Diario mondiale, prima puntata. Introdotto dal rotondo 2-0 dell’Ecuador al Qatar, doppietta di Valencia, piano piano si entra nel vivo.
** Inghilterra-Iran 6-2. Gli iraniani non hanno cantato l’inno. Gli inglesi si sono inginocchiati. Ma niente fascia arcobaleno. «Sconsigliata»: Infantino infantile. Poi la partita. A senso unico. E non solo perché Queiroz ha perso subito il portiere. Troppo forte, l’England del re e non più della regina. I gol: Bellingham, Saka, Sterling, ancora Saka, Taremi, Rashford, Grealish, Taremi di penalty. Su tutto e su tutti, Jude Bellingham, classe 2003, pulizia e geometria («Hey Jude», cantavano i Beatles: non per lui ma fa lo stesso). A secco, Harry Kane. Il vecchio leone ha controllato la caccia dei cuccioli, proteggendone le giovani fauci. La curiosità : 27 minuti di recupero tra infortuni e cambi. Però.
** Senegal-Olanda 0-2. Equilibrio diffuso, fra squadre alla ricerca di una scintilla che accendesse il gioco. O almeno, gli episodi. Togliete Mané a qualunque tecnico e poi riparliamone. Alla fine, ha vinto Van Gaal. «Alla fine» in tutti i sensi, visto il minuto delle reti: 84’ Gakpo, 99’ Klassen. Pendono, sull’esito, i riflessi lenti di Mendy. Inoltre: Koulibaly di mestiere, Dumfries e De Ligt non sempre a proprio agio, De Jong un po’ stranito.
** Stati Uniti-Galles 1-1. Un tempo a testa. Il primo, tutto americano. Esterno destro di Timothy Weah, figlio di, splendidamente smarcato da Pulisic. Il secondo, quasi tutto dei Dragoni. Page, il ct, azzecca la mossa: dentro Moore, una torre. Berhalter, viceversa, si addormenta sul cuscino del vantaggio. E’ una fotta sesquipedale di Zimmerman a offrire a Bale il rigore dell’onesto pari. Ho cercato Ramsey senza trovarlo. Ho trovato McKennie senza cercarlo: alla periferia, mezzo acciaccato. Un classico. Usa e getta.
Urca accendo la radio e sento che gli Argentini sono sotto due a uno. Allora guardo il finale di partita sui Rai Play e scopro chi è l’arbitro. Questo farà di tutto per far pareggiare gli argentini, penso.
Infatti negli ultimi minuti si dimentica una fallo sul portare clamoroso, non ferma il gioco quando un Saudita finisce a terra dopo un colpo tipo Battiston e alla fine raddoppia il recupero senza motivo. Peccato per lui che questa volta non trovanessun Benatia sulla sua strada.
Bravi a sauditi perchè non vorrei proprio vedere Messi messo sullo stesso piano di Maradona. Due campioni ma di livelli diversi.
Gentile Primario, Allah Akbar! (o è colpa di Scaloni?)
E.C. : quei due figuri si meritavano ecc.ecc.
vediamo Causio, impressionante
Scritto da Riccardo Ric il 22 novembre 2022 alle ore 13:10
quando è uscito sembrava vigile, credo che come minimo abbia ingoiato un paio di denti (oltre che un naso da pugile)
Prima partita che guardo e godo come un pazzo: l’Argentina vincerà anche il mondiale, ma per quei due figuri di Dimaria e Paredes si meritavano questa umiliazione. E con Messico e Polonia avranno il loro daffare.
L’Arabia Saudita ha fatto la sua partita, ha attaccato, non ha mai rinucnciato (se non nei minuti finali) ed ha meritato.
PS ha ragione robertson, se c’è qualcuno che alza la velocità l’Albiceleste va in crisi.
vediamo Causio, impressionante
Dis-Messi
si gode
Il bello di un Mondiale, partita epica dei ragazzi sauditi
Beh, magnifico….probabilmente l’Argentina passa lo stessi ma vedere la faccia di Di Maria non ha prezzo