Diario mondiale, seconda puntata. Che figura: do l’Argentina favorita e subito patatrac. Da 1-0 a 1-2 con l’Arabia Saudita (ed Esaudita, almeno nei desideri). Dieci minuti, e il rigorino di Messi sembrava già una sentenza, non solo un indizio. Col cavolo. In avvio di ripresa, la squadra di Scaloni ha rallentato e si è distratta. Pensava, forse, di avere il destino in tasca. Nel giro di cinque minuti, dal 48’ al 53’, ha così incassato i gol di Al Shehri e Al Dawsari (molto bello, questo). Richiamata dalla siesta, non è stata più capace di domare stupore e frenesia. Ha creato mischie, occasioni, ma nulla di clamorosamente letale.
Leo sbocconcellava i ricordi – che, beninteso, a noi bipedi normali sembreranno sempre fette di torta – il più vivace era Di Maria (a livello di 6, però). Non il Papu. Non de Paul. E meno che mai Paredes, vedetta che gridava vendetta. L’allenatore degli arabi è un francese, Hervé Renard (in italiano, volpe). Ha il pallino dell’organizzazione, del pressing «mediano» e dell’eclettismo tattico. Per un tempo, li ha mandati tutti al manicomio con un fuorigioco che pendeva addirittura dal cornicione della metà campo. Alla Zeman di Foggia. Avete presente Lau-Toro? Scomparso per frustrazione. Poi, ribaltato lo scarto, la Volpe è passata dalla trappola dell’off-side a un catenaccio fiero e randellante, al limite dell’area. Resistere, resistere, resistere. A Scaloni un solo appunto: la carenza di lettura. Possibile che ignorasse come gli avversari avrebbero cercato di disinnescare le sue mine?
Veniva, l’Argentina, da una striscia di 36 partite utili, fra le quali l’1-0 al Brasile che, nel 2021, le aveva garantito l’ultima Coppa America. Un flop omerico. Al debutto in Russia, quattro anni fa, aveva dovuto patteggiare con l’Islanda: 1-1. Se escludiamo gli spiccioli d’impatto, ha ruminato calcio, in perenne attesa di una mancia dal Var, di una giocata di «lui» o di chi per «lui».
Avviso agli sceriffi: vista la moda dei recuperi extra-large, sarebbe il caso che, al di là degli infortuni e delle sostituzioni, il quarto uomo, in accordo con l’arbitro, sbandierasse il recupero del recupero. Per evitare che qualche Piave mormori.
** Danimarca-Tunisia 0-0. Il primo del torneo (e il secondo pareggio, dopo Usa-Galles 1-1). Ma non un intreccio noioso. Che bello, rivedere Kjaer ed Eriksen insieme a un Mondiale e, verso la fine, passarsi addirittura la fascia di capitano. Era il 12 giugno 2021 quando – a Copenaghen, durante Danimarca-Finlandia dell’Europeo – il cuore di Christian si fermò e fu proprio Simon a soccorrerlo e proteggerlo. E dalla tragedia nacque una favola. Tornando al match odierno, bravi i portieri, Schmeichel e Dahmen. Palo di Cornelius, volate di Maehle e il solito lavoro sporco di Hojbjerg. Sull’altro fronte, tutti guerrieri in difesa (Talbi di più), poi Abdi nel cuore della sfida e gli artigli di Jebali. Può essere fiero dei suoi, Kadri. Hjulmand, non credo.
** Messico-Polonia 0-0. Il secondo consecutivo. Penso a Frossi, al suo «risultato perfetto». Avrà offerto champagne, da lassù. Lewandowski gli ha dato una mano, facendosi parare un rigore da Ochoa. Riassumendo: un vorticoso su e giù dall’inizio alla fine, tra sportellate e imboscate. Ma sotto le sgassate, niente. Qualche petardo di Lozano e, in generale, più sombreri che nuvole bianche. Poco Zielinski, e poco pure Zalewski. Meglio la ditta Glik-Kiwior in versione rottamatori. Bereszynski stremato alla meta. Szczesny in giallo al traguardo. E Milik? La fifa di Michniewicz l’ha tenuto in panca per 88’. Rimane il tormentone di Lewa: al Mondiale non gliene va bene una. Solo lì. Strano? No.
** Francia-Australia 4-1. Sprazzi di grandeur. Rabiot gol e assist, Giroud doppietta e 51 reti come Henry, Mbappé di testa. In vantaggio erano andati i canguri, con Goodwin. Decollo molle, i bleus, ma poi barra dritta e rare turbolenze. La staffetta tra Lucas Hernandez, acciaccato, e il fratello Theo ha permesso a Deschamps di sistemare la fascia sinistra. Rabiot da Madama a Madame: mezzala puntuale e incisiva. Tutti allegri. Senza dimenticare Griezmann, rifinitore ad ampio raggio, Dembélè, Mbappé, dalle sgommate incendiarie, il fiuto di Giroud, la gioventù vorace di Tchouaméni. Con Kanté, Pogba e Benzema a casa: l’important c’est la rose.
Se poi se ne andasse facendo incassare qualche soldo, dopo aver maestosamente rettificato assieme a fagiolino nostro i condotti sfinterici dei Furinacci, beh dopotutto di Formaggione rabiot rimarrebbe un buon ricordo.
Dai Formaggione, siamo tutti con te,
Una volta ne avevano a bilichi. Intercambiabili, non tutti Gerd ma affidabili e utili
Ma è possibile non ci sia un centravanti in Germania?
ooooooooooooops
CHE POLLI
QUESTI JAAPANESI
La maglia della Germania,.con qualche opportuno adattamento, mi piacerebbe per la Juve
Poi se l idea é quella di lasciarlo partire a zero per poi dare 6 mio a SMS (che NON usufruisce degli sgravi) e 70 a LoTirchio, ma pure no grazie… mi tengo formaggione pur apprezzando il serbo ma a quell eta e a quel prezzo non lo rivendi piu in futuro
Scritto da Wolverine il 23 novembre 2022 alle ore 13:23
Io SMS lo prenderei di corsa, ma non alle cifre di Lotito.
Da che mondo e mondo pero’ i giocatori bravi li paghi.
Alternativamente, mi riprendo Rovella e finalmente lo faccio giocare.
Non é detto che con un centrocampo tutto giovane e italiano (Loca – Miretti – Fagioli – Rovella) si possano eguagliare certi reparti delle altre squadre, ma secondo me tanto male non é e non costa nulla.
In generale poi la Juventus ha uno sbilancio strutturale che ormai dopo l azzardo Cristiano puo essere solo compensato abbassando notevolmente i costi di struttura ergo il parco giocatori. Visto che hanno quel figlio di buona donna a 7 + 2 in panchina lo facessero lavorare sul serio obbligando a far crescere i giovani in rosa, per me che lasciassero partire tutti tutti quelli a scadenza il prossimo anno e vendessero l americano ed il polacco per fare cassa e facessero rientrare i prestiti e poi a fine prossima stagione tiriamo le somme.
Ergo via Cuadrado, Alex Sandro, Paredes, Rabiot, Di Maria
Vendere Consonante e Mc Kennie
Dentro Cambiaso, L. Pellegrini, Rovella, Iling o Soule in pianta stabile se dimostrano un po del loro potenziale nella seconda parte della stagione
I pochi soldi per Vicario o Carneseschi (dando spazio a Perin per 1/2 anni)
E grazie a tutti
Poi se l idea é quella di lasciarlo partire a zero per poi dare 6 mio a SMS (che NON usufruisce degli sgravi) e 70 a LoTirchio, ma pure no grazie… mi tengo formaggione pur apprezzando il serbo ma a quell eta e a quel prezzo non lo rivendi piu in futuro
@ Frabrizio: chiaro la strategia é quella e per questo ha rifiutato il Man UTD. Comunque non posso dargli torto… perche far guadagnare altri quando quei soldi posso prenderli io. Poi se noi invece di Moggi abbiamo signorsi non puoi farci niente…. Insomma l unica arma che aveva la societa era dire non vai ? Bene mancano 3 mesi al Mondiale li passi in panchina ….ma non hanno voluto farlo ergo o gli dai 10 milioni piu bonus alla madre o va via a zero