Fuga di gruppo. La fine di un’epoca. La fine o il crollo, tempo al tempo. C’era una volta il consiglio di amministrazione della Juventus. Si sono dimessi tutti: fra gli altri, il presidente Andrea Agnelli, il vice Pavel Nedved e l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene (si fa per dire). Emerge, dal comunicato, che a Maurizio Scanavino è stato conferito l’incarico di direttore generale.
Alla base dell’esodo figurano l’indagine Prisma, aperta dalla Procura di Torino con l’accusa di falso in bilancio e la richiesta (bocciata) dei domiciliari per lo stesso Agnelli, e le ultime contestazioni della Consob, che hanno spinto il club a rivedere il progetto di bilancio da approvare, facendo slittare per ben due volte l’assemblea degli azionisti, fissata adesso il 27 dicembre. Sul banco d’accusa, più che le plusvalenze fittizie, ci sarebbe la «strana» contabilizzazione di alcuni stipendi all’epoca della pandemia.
In una lettera ai dipendenti, Andrea ha spiegato che «Stiamo affrontando un momento delicato societariamente e la compattezza è venuta meno. Meglio lasciare tutti insieme dando la possibilità a una nuova formazione di ribaltare la partita». La sua elezione risale al 19 maggio 2010. Dopo un settimo posto, il secondo consecutivo, con Beppe Marotta e Fabio Paratici diede vita a un ciclo irripetibile: 9 scudetti, 5 Coppe Italia, 5 Supercoppe. Più due finali di Champions, «i grandi rimpianti».
Il periodo di confusione è cominciato nel 2019, in coincidenza con gli sviluppi dell’operazione Cristiano Ronaldo, portata a termine l’anno prima. Non per il valore del marziano, ma per il delirio di onnipotenza che coinvolse ambizioni (l’Europa, a ogni costo), mercati e scenari. La Superlega fu una ossessione barbara, la farsa dell’esame Suarez un duro colpo all’immagine, il labirinto dei rimpasti tecnici (via Allegri per tornare ad Allegri dopo Sarri e Pirlo) un segno di infantile arroganza, lo sprofondo rosso degli ultimi bilanci e le plusvalenze segnali sinistri.
Sino alla bomba di stasera. «La compattezza è venuta meno»: tocca a John Elkann, visto che il messaggio dovrebbe riguardarlo. Il problema non è John versus Andrea, come se fosse un western. Il problema è: chi ha ragione, la Procura o Andrea? Nel 2006 Calciopoli spediva la Juventus in serie B e le confiscava due scudetti. Nel 2023, il 24 luglio, la Juventus celebrerà il secolo degli Agnelli (100 anni meno dodici, dal 1935 al 1947, dalla morte di Edoardo alla presidenza dell’Avvocato), ma questa è un’altra storia. Che comincia male. Molto male.
Post scriptum. Complimenti a Tony Damascelli. L’aveva fiutato.
Alcune persone si preoccupano di quello che avverrà e temono per eventuali sanzioni; non è importante questo la juve si difenderà e venderà cara la pelle. La cosa importante, salutare è che il marcio juve è stato estirpato e da ora in avanti si inizierà a lavorare per la ricostruzione e state certi che ciò avverrà in breve termine, ne sono sicuro.
Ma i consiglieri è lui che se li è scelti
Scritto da Giovanni il 29 novembre 2022 alle ore 09:07
Si Giovanni, la mia analisi più o meno coincide con la tua. Sui rapporti tra i cugini non mi esprimo, perché son cazzi loro e poi nemmeno mi interessa più di tanto. E concordo che la preoccupazione maggiore, anzi L unica, risiede nei riflessi sportivi eventuali a carico della Juventus, le beghe giudiziarie personali che se le sbrighino. Certo, spiace, perché AA è stato L artefice del rilancio della Juventus ai massimi livelli, ma è innegabile che negli ultimi anni non ne abbia azzeccata una, anche mal consigliato, secondo me.
Con una proprietà disposta a ricapitalizzare per 700 milioni, credo che sarà difficile provare che i magheggi (ancora da dimostrare) sono serviti per iscriversi al campionato. Credo.
per guido delle 13:17
facile da ammettere per delle persone equilibrate, ma ci sono persone che da anni battono strade diverse, strade della falsificazione dei dati e dei fatti . poi ci sono persone senza personalità che sono pecore e seguono il capo branco e non riescono a ragionare con la propria testa e aspettano sempre l’imboccata, ancora non hanno capito le cause di questa situazione e forse pensano che sia tutta colpa di Allegri.
PISCI
a 90
e silenzio
che se gli gira
il caino vi compra e vi mette in giardino
Scritto da DinoZoff il 29 novembre 2022 alle ore 13:14
La domanda e la risposta mi sembra siano insite nell’articolo. Gli eventuali magheggi contabili (ancora da dimostrare, eh) erano tali da coprire un’impossibilità della Juventus di iscriversi al campionato? Se la risposta é “no”, le sanzioni sono del tutto minori.
Scritto da Causio il 29 novembre 2022 alle ore 12:54
Figurati Amedeo…il povero Cherubini era il DS del Foligno e pensava in cuor suo di aver già vinto la sua personale lotteria della vita andando a fare il “secondo “ di Paratici alla Juventus…poi una mattina, come Gasperino il carbonaro nel “Marchese del Grillo” , si è risvegliato Machese , ovvero Chief Football Officier della Juventus SpA , con tutta la parte sportiva e tutte le squadre sotto di lui…poi Gasperino si dovette risvegliare dal sogno ( così credette lui…) e si ritrovò’ carbonaro, il buon Cherubini credo torni presto a ruoli decisamente più ridimensionati e per lui più adeguati…concordo che un Giuntoli della situazione sarebbe ideale in quel ruolo di DS con ampi poteri
Ci sarebbe sempre Luca Cordero di Montezemolo a piede libero…
Certo, in questa situazione così confusa, per non farci mancare niente, ci vorrebbero anche le dimissioni dell’allenatore. Questi tifosi della Juventus…