Diario mondiale, decima puntata. Avanti con gli ottavi: Francia-Polonia, Argentina-Australia.
** Tunisia-Francia 1-0. Non contava nulla, per fortuna. Alludo al pareggio di Griezmann, verso il 100’. L’arbitro – Conger, neozelandese – lo concede e chiude. Improvvisamente, lo convocano d’urgenza al Var. Corre. Controlla. Annulla. Fuorigioco del piccolo Diavolo: mah. Altri due minuti e stop. Vince, dunque, la Tunisia: con un bel gol di Khazri e tanto cuore. Non li aveva mai battuti, i bleus. Non serve, ma resta. Eliminata, tra lacrime e palpiti. E’ la vita, è lo sport. Deschamps aveva schierato la formazione di scorta, compreso Veretout. Una noia mortale: succede, se il sacro fuoco latita. Non sembrava troppo tardi, quando ha sguinzagliato Mbappé, Griezmann, Rabiot. E invece sì.
** Australia-Danimarca 1-0. Sorpresa sulla carta, non sul campo. Tre gare e la miseria di un gol, l’ex danish dynamite. Di uno stopper, per giunta: Christensen alla Francia. Non basta il fosforo di Eriksen. I canguri sono più tosti e più efficaci. Non offrono sciarpe di seta: vendono stoffa da pastrani militari. La partita la spacca Leckie, in contropiede, da area ad area, su delizioso tocco di McGree. Non approdavano agli ottavi, i cittadini di «Down under», dal 2006: per farli fuori, a Kaiserslautern, ci vollero un rigorino di Grosso e il ghiaccio di Totti.
** Polonia-Argentina 0-2. Tutto regolare, tranne il rigore. Non c’era. L’ha tirato Messi e comunque Szczesny – grande sempre, non solo lì – l’ha parato. E’ il secondo, dopo quello agli arabi. Occhio: attorno a Leo, e con Leo, la selección cresce (persino Di Maria, anche de Paul). Rispetto al k.o. iniziale, Scaloni ha azzeccato i cambi: Mac Allister, un interno che recupera e si propone (suo l’1-0, di precisione, su palla radente di Molina); Enzo Fernandez (suo l’assist per Alvarez); Alvarez stesso (ciao Pep), più brillante di Lau-Toro. Poteva finire di goleada. Che tristezza, Michniewicz: troppo catenaccio, troppi calcoli (addirittura sui gialli). E quel Lewandowski là davanti, triste e solitario. Argentina prima, Polonia seconda. Meritava il portiere, non il ct.
** Arabia Saudita-Messico 1-2. Immagino lo sconforto. Stesso scarto dei polacchi contro l’Argentina, ma almeno il petto in fuori. Con gli arabi, un sacco di occasioni e una montagna di sprechi. Non sono bastate le reti di Martin e Chavez (su punizione). Il blitz di Al Dawsari, al 95’, ha ucciso un sogno, proprio quando il terzo sembrava lì, a portata di Lozano o di mischia.
Cosi come trovo intollerabile lo stillicidio di intercettazioni che stiamo leggendo (irrilevanti), trovo altrettanto irritante e sconsiderato un GIP che va a dire ad un giornale che le plusvalenze eccessive, se tali, potrebbero essere in buona fede. Questa gente deve imparare a fare il proprio lavoro senza dire, a torto o a vantaggio, un cazzo agli ordini di informazione. Tra l’altro, nel caso delle intercettazioni, violando la legge, a quel che so.
Ma sto GIP che minchia gli salta in testa di fare dichiarazioni? Cos’è un PR o un impiegato pubblico?
Grazie Giovanni
Io da super profano in materia mi sono fatto l’idea che sia una vicenda intricata pero’non ho le certezze e le conoscenze del molestatore barese che (stra)parla di giurisprudenza copia incollando da tuttojuve.com quindi….chi vivrà vedrà i suppose.
Ascoltando insigni esperti del diritto sportivo si apprendono e focalizzano alcune cose piuttosto importanti per questa vicenda, stamattina si confrontavano a Radio Radio l’Avv. Roberto Afeltra e il più noto avv. Mattia Grassani …ebbene in tema di “ plusvalenze” ENTRAMBI hanno detto che QUALSIASI cosa dovesse emergere da più o meno fantomatiche intercettazioni e /o da elementi raccolti dalla Procura l’assoluzione ottenuta al riguardo dalla Juve e altre 11 squadre in secondo grado della giustizia sportiva è IRREVOCABILE,in quanto il codice di giustizia sportive NON prevede in nessun caso la riforma “in pejus” di un giudicato in secondo grado ma solo, eventualmente, “in melius” all’emergere di eventuali nuove prove…rimane il tema degli “stipendi differiti”, vi evito le considerazioni fatte sotto il profilo della giustizia ordinaria e vengo alla questione che più ci interessa , quella di giustizia sportiva: come noto le “cosmesi” bilancistiche contestate alla Juve rilevano, dal punto di vista sportivo, solo se in virtù delle stesse la Juve avesse ottenuto una iscrizione al campionato che, altrimenti con il bilancio totalmente conforme, non avrebbe ottenuto…qui i pareri dei 2 suddetti differivano: Afeltra ha detto che se sarà dimostrato , come sostiene la Juve, che i saldi finali attivi e passivi si compensano e che gli scostamenti sono comunque contenuti entro il 5% la Juve rischia al massimo una sanzione pecuniaria, Grassani vede la vicenda più complessa e non esclude , in linea generale, una penalizzazione in punti, fermo restando che la “gravità’” di tali fatti sarà oggetto di valutazione secondo criteri che ne’ dal punto di vista della giustizia ordinaria, ne’ da quello della giustizia sportiva appaiono di facile è scontata declinazione
“La bilancia èpppari, lancerò una monetina. Se esce iggatto, gioa Gatti, se esce iccane…”
E’ analfabetismo di ritorno o cabaret di retroguardia. Ecco, vada alla sagra di Bibbona a fare iggggrullo.
Il plenitpotenziario acciuga può gestire la comunicazione del bar ovosodo e del torneo del gabbione con topa in premio, non della Juventus, per piacere.
La differenza tra la situazione della Juventus e delle altre squadre tenute su a forza di false plusvalenze è che la Juventus è quotata in borsa, le altre no. Quindi rispondono solamente alla gistizia sportiva, non alla Consob.
AdP sembra la classica soluzione del tipo “mettiamoci lui che quantomeno per un po’ abbiamo (dal punti di vista sportivo intendo) stampa e popolo a favore, poi se si dimostra bravo come Maldini, meglio; una soluzione quindi più ‘smile’ che tecnica.
Povero salernitANO.
In arrivo una bella stantuffata extracalcistica,sul campo gia’ fate ingenti scorpacciate di cannoli.
da Beccantini delle ore 12:00
In attesa che la giustizia faccia il suo corso, ancora una volta è venuto fuori il delirio di onnipotenza che, dai vertici, si è propagato ai quadri intermedi. L’arroganza di un ambiente che ho ben conosciuto. Non sempre illecita, per carità, ma spesso infìda, borderline.
Sono sincero leggendo queste frasi ed in particolare ” l’arroganza di un ambiente che ho ben conosciuto ” mi ha fatto pensare subito a calciopoli e a tutti gli articoli che Beccantini ha scritto contro la juve e la sua proprietà, tanto che pensavo che ci fosse stato qualche cosa di personale e questa frase me lo ha fatto di nuovo pensare, immediatamente . Per carità questo pezzo è stato scritto, secondo me, con sagacia e fotografa perfettamente la situazione attuale, ma solamente non riesco a capire a cosa si riferisca quando parla di arroganza di un ambiente, forse il giornalista ha subito torti ed è un po risentito? mi piacerebbe sapere, comunque a pensar male si fa peccato, ma…….
Scritto da De pasquale il 1 dicembre 2022 alle ore 14:00
Ahahah
il cacciaballe pisciasotto
che fa la morale..!
Questo lurido subumano
(che in italia è un ospite)
dimentica passaporti falsi,
marchi venduti a se stessi come sponsorizzazioni,
cravattari che lo tengono per le palle,
morti di dosping a decine,
il brindellone dallo sguardoi dikce e severo (che bruci all’inferno) che non aveva le deleghe
e gli assssinii di sarroch
E ancora parla!
A 90,
inferiore