Diario mondiale, tredicesima puntata. Louis Van Gaal lo ha capito. Con calma, ma lo ha capito: meglio essere «non-geni» comprensibili che geni incompresi. Anche per questo la sua Olanda – senza De Ligt e De Vrij – ha inaugurato gli ottavi liquidando gli Stati (molto) Uniti ma poco furbi. Non più il calcio totale dell’arancia meccanica: erano ben altri i giocatori, e tutti docenti di (e del) ruolo, Cruijff a parte (di più, tantissimo di più). Calcio parziale, oggi. Ordinato come le scolaresche disciplinate, la difesa (a tre) ben posizionata, le transizioni a lama di coltello. Prova ne sia l’azione, picassiana, che ha portato Dumfries all’assist per Depay. Poco prima, Pulisic aveva sprecato, complici le manone di Noppert, un’occasione che avrebbe potuto sabotare la trama.
Non che gli Usa non ci abbiano (ri)provato. La differenza? A Coverciano se la caverebbero così: i batavi, bravi anche senza palla; gli yankees, solo con la palla. Dettaglio che, spesso, mandava in fumo le volate di Dest e Robinson. Pareggio e raddoppio si sfioravano vezzosi fino a quando Dumfries, ancora lui, non offriva al «rimorchio» di turno, il veterano Blind, lo spazio e l’agio del raddoppio. Polli, gli americani: stessa spiaggia, stesso mare, stessa azione.
Il resto dell’ordalia filava mosso attorno ai tocchi di De Jong e alle vampate di Weah e soci, spente da Van Dijk e Aké con un sorso d’acqua. L’Olandesina alternava la canasta del torello alle cerbottane del contropiede. Con Dumfries in versione Nembo Kid: due assist, un salvataggio sulla linea e, dopo la rete quasi «involontaria» di Wright, un cambio, la zampata del 3-1, su servizio di un riconoscente Blind e tra sceriffi con le manette fra le nuvole. Trafelato, il Bartleby di servizio mi chiede se può interessare il possesso palla: Usa 58%, Olanda 42%. Preferisco di no.
Vai così cessaro bidonitez
Quel bastardo di tuffaro non si smentisce mai
Ooooh un tuffo di Lautuffaro.
Uno bravo davvero a centrocampo è Enzo Fernandez del Benfica, e ce ne siamo accorti anche nello scontro diretto…
E pure McAllister come operaio alla Matuidi non è disprezzabile.
Se gioca De Paul e non Paredes un motivo ci sarÃ
EC: quell’incalcolabile…etc.
per una volta menziono un attaccante e non un difensore o un centrocampista. E’ già stato scritto, ma Alvarez è davvero bravo, talento vero. Però, mi spiace per lui, lo sta dicendo pure Adani. Fossi in Alvarez mi toccherei i cabasisi….qualcuno glielo faccia sapere…
Oggettivamente ottavi di finale con “schifezze” (non intendo come gioco ma semmai come peso storico nella storia del calcio) tipo USA, Australia, Cipango, Corea, Marocco (peraltro molto vispo) piuttosto che Senegal sono un cambiamento, magari solo contingente ma comunque epocale.
A pensar male però, al di là della peculiarità di un mondiale a dicembre con le sue incognite e stranezze, sembrerebbe quasi che la missione FIFA di quel bruttone indaista di Infantino, fosse quella di allargare, più che spontaneamente, ancora di più l’audience mondiale perchè certe partite della terza giornata sono state francamente improponibili.
Per dire, quell’immagine dei giocatori tedeschi con la bocca tappata per protestare contro la bieca censura Fifa, a latere del loro imperdonabile e deludente rendimento in campo, sarà forse stato il motivo di quel incalcolabile cm secondo il quale il pallone nipponico è sarebbe rimasto in campo nella partita contro la Spagna?
mi da da pensare vedere De Paul ed il Papu Gomez in campo. Cioè, son due che hanno giocato in Italia, non in squadre di prima fascia. De Paul mi piaceva un sacco, ma poi all’Atletico al momento non ha fatto faville. Gomez, 34 anni, dopo lo scazzo con Gasperini è andato al Valencia, non al Real. Eppure son li che giocano un ottavo di finale ai Mondiali, nell’Argentina. Piu di quanto hanno fatto in carriera, o in carriera, per percorsi e sliding doors hanno fatto meno di quanto era nelle loro potenzialità ?
al momento non c’è proprio partita.