La più bella partita del Mondiale. Spiace, non per tifo ma per passione, che a deciderla sia stato lo sgorbio di uno dei protagonisti. Uno dei più generosi: Harry Kane. Aveva realizzato il rigore dell’1-1, concesso per una sciocchezza di Tchouaméni su Saka. Ha sbagliato, calciandolo alla Baggio di Pasadena, quello del 2-2, decretato – via Var – per una spinta di Theo a Mount. Passa, dunque, la Francia, una Francia forte, sì, ma che non sempre ha potuto dimostrarlo. Soprattutto nel secondo tempo.
Era andata in vantaggio con una sciabolata proprio di Tchouaméni, sulla quale Pickford si tuffava in ritardo. E ci era tornata con una capocciata di Giroud, «spallato» da Maguire, su splendido cross di Griezmann, il più creativo dei bleus. Deschamps e Southgate le hanno provate tutte, spostando e pescando pedine. Pressing da una parte e dall’altra, ribaltoni su ribaltoni, portieri impegnatissimi – Lloris, in particolare: che parata, su Bellingham – come un gran premio di Formula 1 senza soste ai box.
Rabiot sgobbava sodo, è stata la sinistra a «tradire», per una volta, i campioni: Theo, Mbappé. Solo bollicine: anche per le «catene» di Walker e di coloro che, a turno, lo soccorrevano. Al di là dell’arbitro, mediocre e spesso contestato, gli inglesi avrebbero meritato di più. Se Giroud «strizzava» Maguire e Stones, i sentieri di Kane scompigliavano le trincee francesi. Rice, Saka, Bellingham offrivano munizioni e soluzioni: non Foden, però. Un palo esterno di Maguire – di testa, in mischia – e il brivido della punizione di Rashford, l’ultima carta, decoravano un rodeo che strappava dal torpore persino i «caschi blu».
Morale? L’England continua a pagare il sabba dei penalty; la Francia ha molto rischiato e molto sofferto. La malizia e gli episodi l’hanno spinta verso quel tavolo che gli avversari pensavano di aver prenotato. E così, Marocco-Francia.
Scritto da Riccardo Ric il 11 dicembre 2022 alle ore 20:52
Di infamare il mondiale del Qatar mi frega poco, del mondiale in Qatar mi frega poco in generale, ma sono morti due giornalisti, negli ultimi due giorni, in Qatar. Uno dei due sfoggiava, in sala stampa, una maglietta arcobaleno. Una coincidenza? Starei attento a fare certa ironia.
Mah, io non credo che il brand si difenda querelando i Bargiggia e gli Auriemma. Magari sbaglio io.
Io non so se Paratici abbia commesso dei reati, lo deciderà un processo, spero per lui e, soprattutto, per la Juventus che tutto si risolva con la solita caccia alle streghe, quando si tratta di Juventus. Leggo, però, quello che leggono tutti e, alla luce di tanti commenti, mi viene da chiedere a certa gente: Qual’e’ la differenza tra un tifoso della Pro Allegrese (cit.) e uno della Pro Paraticese?
P.S. Domanda retorica, non vi affannate a rispondere.
Grazie Mike. Come disse qualcuno, la cosa bella del Natale è che per fortuna viene una sola volta l’anno.
Io invece voglio vedere una società che fa partire querele a destra e manca perché il brand è una valore che a costruirlo ci vogliono anni ma a distruggerlo bastano due settimane.
Scritto da Superciuk il 11 dicembre 2022 alle ore 22:08
Hai tutta la mia solidarietà per la visita “forzata” a quel centro commerciale.
;-))
Scritto da Superciuk il 11 dicembre 2022 alle ore 22:08
È nelle aule dei tribunali che ci si difende, possibilmente non con gli avvocati Zaccone. Con quei comunicati, la FC Juventus SpA, manda un messaggio: Scordatevi il 2006, e farsopoli. Quando hai portato a casa il risultato, come per il (non) caso Suarez, i vari Pistocchi e Ziliani li vedrai affogare nella loro bile. Non ci si difende dai processi di piazza, è quello che cerca questa gente, portare la Juventus al loro livello. Io spero di non vedere mai un dirigente della Juventus rispondere, pubblicamente, a certe macchiette, con la tessera da giornalista. Sarebbe come dare una credibilità di interlocutore al terzo incomodo interista, numerato, o no.
Per forza, era il DG.
https://www.tuttojuve.com/altre-notizie/gazzetta-il-rapporto-paratici-cherubini-mi-stavo-vendendo-l-anima-senza-marotta-non-c-era-un-filtro-sugli-acquisti-624896
per logan, sperando che riesca a capire una volta per tutte.
Marotta diceva a paratici questa operazione non si può fare e paratici si rimetteva in mare a cercarbe una migliore.
era marotta che prendeva tutte le decisioni finali sui giocatori.
Buonasera signori. Dei mondiali non me ne fotte una beata cippa per cui sono qui a tediarvi sull’argomento Juve. La macchina del fango ha fatto egregiamente il suo lavoro. Si è creato un clima pre calciopoli nell’opinione pubblica che sarebbe pronta a scendere in piazza nel caso assai improbabile la Juve dovesse ritornare in corsa per lo scudetto. Leggo che a Roma, durante la partita delle women, le stesse sono state oggetto di cori offensivi, inusuali almeno nel calcio femminile. Oggi ero in un noto centro commerciale di Grugliasco e delle ragazze davano dei volantini con sconti credo per lo Juventus store. Non ho potuto non notare qualche sorrisetto e qualche battuta malevola da parte dei clienti del centro. È stato creato un clima di odio che non cesserà neanche quando l’inchiesta finirà in una bolla di sapone come è stato per il caso suarez o per le plus valenze. In tutto questo la Juve che fa? Si limita ad emettere comunicati per gli addetti ai lavori, difendendosi nelle aule dei tribunali come è giusto ma lasciando tutto il campo all’accusa nel processo di piazza. Ed il processo di piazza in questa Italia dove tre italiani su quattro non hanno letto un libro nell’ultimo anno conta. Si pecura ti fai, lupu ti mangia dice un proverbio meridionale. E qui a difendere la Juve ci sono degli agnelli..