Diario mondiale, ventunesima puntata. Le finali per il terzo posto sono come le confessioni: racconti al destino i peccati commessi e/o i torti subiti e speri di trovare la forza e la concentrazione per espiare la penitenza. La Croazia l’ha trovata più del Marocco e così, dopo essere stata addirittura seconda nel 2018, ai tempi di Mandzukic, è di nuovo terza come nel 1998, all’epoca di Suker. Proprio i giocatori che le sono mancati, là davanti, per l’ultimo passo. Il più subdolo.
Onore al Marocco di Regragui, naturalmente, sempre in partita dal battesimo all’epilogo. Prima nazione africana a centrare le semifinali di un Mondiale. Nella fase a gironi era finita 0-0. Questa volta, 2-1. Testa di Gvardiol – da schema, su punizione – testa di Dari – sempre da punizione, ma non da schema – e arcobaleno di Orsic, subito titolare, la mossa di Dalic. Tutto nel primo tempo. Alla ripresa, falò di assestamento qua e là, fino alle occasioni di En-Nesyri, una parata da Livakovic (stranamente fermo, viceversa, sullo spiovente del pari) e l’altra a pelo di traversa, dopo uno stacco alla Cristiano.
La Croazia è un francobollo di nemmeno quattro milioni di abitanti. Mai dimenticarlo. Le sono bastate due vittorie in sette partite per salire sul podio. Il basket che cedette al Dream Team di Air Jordan aveva Drazen Petrovic, il calcio oppone Luka Modric, 37 anni suonati e sonanti, la bussola che ogni boy scout, acerbo o navigato, vorrebbe avere. Occhio, inoltre, a Gvardiol, lo Zorro degli stopper. Ha fallito un esame solo: con Messi.
Del Marocco vi invito a ricordare l’assetto difensivo finché Aguerd e capitan Saiss hanno retto; poi Bounou, il portiere, Hakimi la freccia, Amrabat il lucchetto mobile, Ziyech e Boufal il dribbling, Ounahi delicato finisseur. Né miracolo né favola: un allenatore, una squadra.
per la finale, non potendo perdere entrambe, preferirei forse una vittoria argentina, non per i calciatori, ma per la gente.
Robertson tranq, avevo scritto chiaramente che la premessa non c’entrava niente con quanto seguiva, lo so che non parlavi di me, sei uno che legge e capisce.
calcisticamente io ho sempre preferito messi. umanamente, per quello che vale (nulla, ovviamente…), non mi è mai stato particolarmente simpatico nessuno dei due.
Christian
Ovviamente non mi riferivo a te
Detto che un po’ di cordoglio (d’ordinanza) non si nega a nessuna persona decente, non è che il mondo dell’analisi e critica calcistica abbiano subito uno tsunami irremediabile, mettiamola cosi.
Ma vederlo accostato a Brera e Mura, beh…
Poi certo per amici e parenti lo comprendo.
ed ha pure avuto un giorno in meno di riposo
tifo Francia perchè parte svantaggiata dal virus e perchè i Dimaria e i Paredes venuti a svernare alla Juve mi stanno sulle palle
Premesso che mi spice parecchio per Sconcerti, era un giornalista singolare, l’ho anche preso in giro una volta, proprio qui, scrivendo un articolo come avrebbe fatto lui. Fine della premessa che però non c’entra niente con quanto segue. Quando passa tempo dopo un distacco… quasi sempre ricordi chi hai perso ma perdi cosa ti ha dato. Qualche giorno fa ho ritrovato un articolo di Brera, e per la miseria, Brera manca abbestia.
https://www.repubblica.it/dossier/sport/mundial/2022/07/11/news/quel_santo_catenaccio_riscoperto_da_bearzot-357207071/
Sulla finale mi frega solo una cosa.
Finalmente è l’ultimo atto della più volgare pagliacciata della storia del calcio.
Bah, fra i due, ancor prima che arrivasse alla Juve, ho sempre preferito Cr7. Poi, claro, si sta parlando di “alieni” (cit)
Scritto da Riccardo Ric il 18 dicembre 2022 alle ore 13:30
Assolutamente d’accordo.
Cr7 ha sbagliato a scegliere la premier.doveva fare come messi e andare a passeggiare due anni in Portogallo per preparare bene il mondiale.alla sua età avrebbe dovuto capire che un sano paraculismo allunga la carriera invece ha voluto sempre le sfide più difficili.
A mio parere uno che non ha mai giocato in premier non sarà mai un fuoriclasse al 100%.