Una sassata di Dzeko ha infranto la vetrina del Napoli. E’ la prima sconfitta in campionato e, soprattutto, un risultato che lo tiene in vita. L’Inter ha avuto più fame, ha creato di più, molto di più. L’ordalia è stata vibrante e leale, da Premier, con la capolista che palleggiava sorniona, anche troppo, e gli sfidanti pronti a ghermirla nelle transizioni. Inzaghi ha avuto la partita che voleva; Spalletti no, nemmeno quando attaccava.
Scrivevo di occasioni. Dimarco, subito, poi Darmian, quindi Lukaku, al rientro, e ancora Dimarco (bravo Meret). Di pregio l’azione che ha sbloccato l’equilibrio, introdotta da Mkhitaryan e rifinita dall’indemoniato Dimarco, uno dei migliori con Barella. L’Inter ha avuto il massimo da tutti: anche da Darmian, preferito a Dumfries. Svagato sotto porta (non è il suo mestiere), cruciale nel limitare Kvara e le sue serpentine. Persino Lobotka, di solito padrone del ring, mi è parso in difficoltà fra le gabbie del centrocampo interista. Per tacere di Zielinski.
Dzeko, a 36 anni, ha scolpito la notte. Con il gol, con le sponde, con le ante. Tornava Rrahmani, l’ha perso nell’attimo fuggente che, spesso, seduce la cronaca. Dopo che Calhanoglu si era immolato su Osimhen, i cambi, copiosi, hanno dato un po’ di birra al Napoli, senza però sfigurare l’assetto degli avversari.
Parate di Onana? Di un certo peso, non più di una: su Raspadori, uno degli innesti, a trama ormai sfiorita. E adesso? La classifica, più corta, recita: Napoli 41, Milan 36, Juventus 34, Inter 33. Il tesoretto rimane congruo. Certo, sul piano psicologico, aver stra-dominato fino al 13 novembre e aver perso alla ripresa, può creare qualche problema; non al punto, però, da sabotare le certezze acquisite. L’Inter avrebbe dovuto e potuto chiuderla in anticipo. E’ l’unica che non pareggia mai. Undici vittorie, cinque sconfitte. L’ultimo limite. Non lieve.
Scritto da Lovre51 il 6 gennaio 2023 alle ore 12:01
uno scrive , ed uno risponde, e non spacciamole come opinioni , perche’ le opinioni deveno essere SEMPRE supportate da un minimo di logica e verita’ , esempio :
se parliamo di auto , diciamo le piu’ belle , io dico Ferrari , un altro Maserati , un altro ancora Porshe, vanno bene tutte e tre , queste sono opinioni , se invece arriva una quarta persona e dice che l’auto piu’ bella e’ la Fiat Duna , quella non e’ una opinione , ma una cazzata , ed il post di Nino Ori , copiato ed incollato da Giuseppe , ci racconta esattamente questo , la storia di una cazzata. E’ tutto falso , come la persona che lo ha scritto , che con la Juve ci campa e percio’ deve giustificare tutto .
Caro,scusa la confidenza,Intervengo,questo è uno spazio democratico e quindi ognuno può dire la sua.I professori lasciamoli nei luoghi di loro competenza.Non ti piace la Juve?E chi ti dice niente,l’importante è che tu accetti anche le idee altrui,pur non condividendole!PS.Il calcio mondiale(di tutti)è malato di troppi soldi e di troppi medicinali,si gioca troppo e non c’è più poesia.
Che bella l’accoppiata Vialli-Mancini alla Samp,puro spettacolo.
Ciao Gianluca.
scordavo, e la storiella dei giovani (spesso fuori ruolo) regge meno di un castello di carta, giocano solo grazie agli infortuni, spesso inventati o sopra-dimensionati .
Scritto da Giuseppe il 6 gennaio 2023 alle ore 09:59
classico post piu’ falso di una moneta da tre euro
esempio , scorso anno a Verona , presi a pallate da Tamese Barak & affini
la ns formazione :
Shezny Danilo Bonucci Chiellini Sandro Cuadrado Betancour Arhur Rabiot Morata Dybala, in panca Delight Berna Kulu Texas . Su Chiesa poi , si fece male a Gennaio 2021 Vs la Roma .
Sono propio i tifosi (pagati nel suo caso) come Nino Ori che devono essere estirpati
Ed i vari Paredes Pogba Di Maria, che con un bilancio der cazzo ci costano un Peru’ , li ha voluti proprio l’esperto di Ippica .
R.I.P. Grande Capitano…….sarai sempre tra di noi.
Addio Gianluca. Col cuore gonfio di tristezza. Sei stato tra i nostri eroi non ti scorderemo mai.
Mi spiace immensamente. Gianluca Vialli, Paolo Rossi. Persone che sentì vicine che mi hanno fatto esultare, entusiasmare, commuovere. E giovani, cazzo. Troppo giovani per andarsene.
Un enorme dispiacere.
Addio Gianlux
Luca Vialli segna per noi