E’ proprio un povero Diavolo. Come se la rimonta di Mou ne avesse forato il gioco, la fiducia. Orrendo e sconfitto, in coppa, da un Toro in dieci. Imbarazzante per un tempo a Lecce, tritato dalla squadra di Baroni, lei sì assatanata. Due a zero, autorete di Theo (un fantasma) e capocciata di Baschirotto (un guerriero). Con Leao che sembrava un borghese piccolo piccolo e gli altri in perenne balia delle mareggiate salentine, compreso Bennacer. E Pioli? Ostaggio delle circostanze. Poi, nella ripresa, la rimonta: per via dei cambi e del calo, umano, degli avversari. Leao, finalmente, e Calabria, di testa, su assist aereo di Giroud, fin lì un’ombra, incerottavano il risultato, non il resto. Il Lecce soffriva, ma non si spezzava e così il 2-2 faceva dimenticare, almeno in parte, il tesoro meritato e saccheggiato.
** Inter-Verona 1-0. Gol-lampo di LauToro (che il Qatar non ha saziato, anzi) e poi una coltre di noia. Rari i tiri, nulle le emozioni. Tappa pianeggiante e bruttarella dopo i triboli copeteri con il Parma, Inzaghino allegro gestore, Hellas organizzato ma sterile, terribilmente sterile. Mercoledì, a Riad, il derby di Supercoppa: i duellanti vi arrivano grigi.
Classifica: Napoli 47, Milan 38, Juventus e Inter 37. Ad agosto lo scudetto viene sempre diviso per tre o per quattro. Oggi può perderlo solo il Napoli. Ne mancano ancora venti, ma c’è una bella differenza.
Chi Bremer, Danilo ed Alex Sandro?
Bremer, Danilo, Gatti?
Danilo, Gatti e Rugani?
Chi?
Festa Arsenal: no Martinelli, no Partey.
Anche se poi qualche genio potrebbe dire che é meglio prendere cinque pere due volte che perdere dieci volte per uno a zero.
Bene, pare che l’Atalanta sia un filino in forma.
Occhio a non prendere la seconda manita di fila…
Come fai a proporre calcio nel 2023 giocando con 3 stopper …
Ecco appunto. Non fare come la nana. Non dire bugie che tu De Zerbi manco sai come è fatto, Lassie.
Pure Cagni e Ranieri.
Stimo De Zerbi ma non è che lo stessi promuovendo per la Juve quindi il tuo “figurati io De Zerbi etc..” oltre che falso (dato che i tuoi modelli calcistici sono Seghedoni (cit.), Murrigno, Lazzaroni, Giorgi, Toneatto, mummia Simoni, Inzaghino ed altra minestreria) è irrilevante. Ma non posso pretendere che un microcefalo di destra riesca a comprendere quello che a fatica riesce a leggere.
Figurarsi, De Zerbi era un nome proposto da me, all’epoca del primo avvicendamento di Allegri, nell’ipotesi di cambiamento, appunto, di metodologia, in un distorto concetto di “ammodernamento”. Non che propendessi per tale cambiamento, ma, nel caso, De Zerbi, non certo il guru Sarri. Giovane, emergente, a Benevento ed a Sassuolo davvero aveva fatto vedere qualcosa di interessante. Gasperini (per carità) ancor più di un altro necessiterebbe di una società “forte”, sarebbe la sua prima, ed ultima, esperienza in una big. E la prima, allìInter, proprio sul piano della gestione della tensione, fu fallimentare. Mazzone almeno aveva i coglioni.
Scritto da Andrea il 15 gennaio 2023 alle ore 18:30
Quella , in realtà, non fu Arsenal-Juventus ma, piuttosto, Arsenal C- Juventus C nel senso che le riserve delle riserve dell’Arsenal perdettero contro le riserve delle riserve della Juve senza che la JuveC effettuasse un solo tiro nello specchio della porta in 90’…ricordo che commentai quella partita con “divertimento” nnon assegnando davvero alcun significato, nel bene e nel male, ad un match del genere , 0-2 con due autogoal clamorosi…cosa sia il VERO Arsenal lo stiamo vedendo quest’anno in Premier e stasera in casa degli Spurs…Arteta sta andando oltre ogni più rosea previsione dei tifosi gunners…