Dalle mazzate del meno 5 di Napoli e del meno 15 di Roma all’errore di Szczesny, sul destro – parabilissimo – di Lookman. Era il 4’, e la Juventus sembrava già condannata. Di nuovo. Invece no. Ha reagito. E’ passata addirittura in vantaggio (rigore «varista» di Di Maria, destro di Milik a suggello di una bella azione). Ha sofferto, in avvio di ripresa, l’uno-due dell’Atalanta (Maehle, su tocco di Lookman; ancora Lookman, di testa, alla terza doppietta consecutiva, su parabola di Boga). Ha ripreso il risultato, con Danilo, su punizione (da schema). E’ tornata sotto, è tornata sopra, persino con Cuadrado, e, con Miretti, ha sprecato un regalo di Demiral scartato da Kean. Alla fine, 3-3.
Le partite sono divertenti anche per gli errori, Allegri e Gasperini se la sono giocata inseguendo filosofie che, per lunghi tratti, si sono mischiate. Di Maria, finché ha retto, ha acceso il buio. Fagioli, dal penalty all’assist per Milik, gli ha fornito legna preziosa. Ci sono stati brani di gran pressing, con un arbitro, Marinelli, che si asteneva sempre e, dunque, i rari fischi diventavano assemblee di condominio. En passant: da penalty, per me, anche la trattenuta di Palomino, poi infortunato e sostituto dal turco, su Milik (al 6’).
Il ritmo, alto, ha cancellato i rimpianti e i rimorsi. Reduce dall’incubo Osimhen, Bremer si è allacciato con Hojlund, un danese per nulla amletico: gran duello. Tra campionato e coppa, l’Atalanta veniva da 13 gol. Ha confermato, grazie alla vena di Lookman e ai dribbling di Boga, la felicità ritrovata. Altro discorso, le difese. Il fortino di Madama è precipitato da zero reti in otto gare a otto in due: quando si alza l’asticella, può succedere.
Sono entrati Chiesa e (tardi) Muriel. La sfida era un aquilone impazzito che ognuno tirava a modo suo. Restano le ceneri di un fuoco che, almeno per una notte, ha riscaldato noi romantici.
Io ho Sky Sport e non mi sogno di disdire un cazzo di niente.
Non è quell’incapace di Andrea Agnelli ad impedirmi di guardare il Manchester City – gestita da uno sceicco che ne capisce più di lui – o la Champions League in 4K
Riccardo Ric
Agli azionisti della Juventus,turlupinati da quel genio di Andrea Agnelli, secondo te quanto gliene fotte di Osimen?
Ma figuriamoci, questi nemmeno sanno cosa succede a casa loro domani mattina.
Il 2027 manco lo sanno scrivere.
Più che uno scherzo è sciacallaggio… tipo quelli che sbavano perchè sperano in qualche cartone o quelli che pensano già a far man bassa dei nostri giocatori.
Anche io l’ho pensato.
https://www.tuttojuve.com/primo-piano/gazzetta-it-juventus-ipotesi-rinnovo-per-allegri-possibile-prolungamento-fino-al-2027-630313
E’ uno scherzo, vero?
sono in trepida attesa della telefonata nella quale mi chiederanno il motivo della disdetta. E della controfferta che mi faranno per rispondere loro con un bel ..”forse lei non ha capito, nemmeno a gratis cambio idea…”
Scritto da Riccardo Ric il 24 gennaio 2023 alle ore 13:01
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Quindi…sistema FERMANA o Fermanapoli se si vuole?
Operatrice tim con la quale ho parlato …
Scritto da andreas moeller il 24 gennaio 2023 alle ore 14:18
Come ha parlato,a grugniti?
Complimenti.
Davvero mi dispiace non essere abbonato a Dazn, vivendo all’estero, perchè mi sarebbe piaciuto sbattere la disdetta in faccia alla FIGC ed alla Lega Calcio, perchè non facciamoci confondere: a Sky e Dazn non mancano voci di merdacce antijuventine che non meriterebbero nemmeno il reddito di cittadinanza ma la goduria è quando gli amministratori di queste piattaforme alzeranno (se non l’hanno già fatto) il telefono per chiamare i vertici delle istituzioni calcistiche.
O ci siamo dimenticati quando, da detentori di diritti calcistici per la serie A, quei lebbrosi di Merdaset minacciarono di chiudere i rubinetti, venendo immediatamente accontentati per il loro mmmmilan.