Dai gironi agli ottavi è come uscire da un giardino per entrare in una giungla. Serve il machete. Il Napoli lascia all’Eintracht il primo spicchio di notte, 15 minuti sì e no, poi lo mette a nanna. E’ Lobotka la bussola, e Lozano il braccio che la mostra. E così, 2-0 come venerdì, con il Sassuolo, e quarti in tasca. I primi della storia, sarebbero. Tra campionato e Champions, sempre lo stesso Napoli, sempre lo stesso Spalletti: fate pressing, non calcoli.
Già prima del gol rompi-ghiaccio, Lozano aveva colpito un palo e Trapp parato un rigore a Kvara, rigore che Osimhen aveva strappato, di forza, alla pedata sbadigliante di Buta. Emblematica l’azione che spariglia il mazzo. Lobotka recupera palla, lancio verticale per il messicano, cross radente, tap-in del nigeriano sul secondo palo. Auf wiedersehen.
Napoli padrone, con Meret disoccupato e Kim sultano del forte. Detentori dell’ultima Europa League e sesti in Bundesliga, i tedeschi ci hanno provato, ma Glasner non è Aladino e, con Goetze e Kolo Muani accerchiati, ciao lampada. Il rosso al francese ha sepolto una partita già defunta, e comunque suggellata dal sinistro del capitano (Di Lorenzo) su tacco del georgiano, poi murato dall’eroico Trapp a un passo dal tris.
Velocità di crociera, alta. Turbolenze, ridotte al minimo. Lobotka, Kim, Lozano i più ficcanti. Osimhen è uno che sposta, fisicamente e letteralmente. Kvara, il dribbling fatto carne: e se, braccato e raddoppiato, ogni tanto fatica a districarsi, qualcuno lo «corriggerà ». Direte: di fronte c’era l’Eintracht-avesse-detto. Cambiano gli avversari, non cambia il Napoli. E dal momento che il nostro campionato non gode proprio di capelliana reputazione, non mi sembra poco. In estate, non se lo filava nessuno. Oggi, gli si chiede la luna.Comunque. Dovunque. Resta un’anomalia, una mina vagante: sempre più mina e sempre meno vagante.
** Liverpool-Real Madrid 2-5. Questa, poi. Anfield resta un ruggente canto, non più un Colosseo vietato ai turisti. Non bastano, a Klopp, il tacco di Nunez e la paperissima di Courtois su Salah. I blancos si guardano attorno più sorpresi che depressi. Cercano una presa di corrente, la trovano, e allora via: stereo a tutto volume: Vinicius, gran fendente; ancora Vinicius (su paperissima di Alisson, stavolta); poi Militao di crapa, su parabola di Modric; quindi doppietta di Benzema, con un Gomez non proprio esente o innocente.
Ancelotti gongola. Asfaltare i Reds a casa loro è impresa riservata a pochi eletti. Ci teneva, il Real, a ricordare i guizzi di Amancio, l’ala destra di un Madrid che Francisco Gento faceva pendere, incredibilmente, a sinistra.
Il Liverpool attuale fa acqua in difesa perché il centrocampo non pompa e non filtra. E in attacco passare da Firmino-Mané a Gakpo-Nunez, bé, insomma, qualcosa vorrà pur dire. Rimangono le tracce di un’ordalia che, fra splendori e miserie, ci ha fatto toccare il cielo con un calcio. Quel cielo non più lontano da Napoli come avrei giurato ad agosto.
il Napoli ha un Mister che crede nel gioco, nell’organizzazione e nel coraggio di andare a prendere l’avversario in ogni dove . Sono anni che il Napoli investe in questi valori , poi ovvio uno pensa : ma cosa ha vinto ? Nulla fino ad oggi . Però io chiedo : e cosa doveva vincere ? Ma avete visto la rosa ? Togli Osimeh (e noi abbiamo Vlaovic non Ciccio Caputo) , gli altri chi sono ?
Scritto da Alex drastico il 22 febbraio 2023 alle ore 02:03
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Purtroppo per te, tifando Juventus, non sono al dentro degli affari del Napoli.
Potresti rivolgerti a Giuntoli, oppure a Paratici.
meglio Paratici, credo, così ti potrà spiegare direttamente quante vagonate di milioni ha buttato nella finestra…
Comunque la differenza sta in un DS che il Napoli ha, da credo tre anni, e noi no, che ha saputo investire le risorse messe a disposizione dalla società con scienza, conoscenza e oculatezza, prendendo calciatori in simbiosi con il mister e funzionali al suo gioco.
Trova le differenze con la nostra situazione, al netto dei concetti di gioco di Allegri, giusti o sbagliati che siano.
Non è da tutti saper giubilare gente come Koulibaly, Maertens, Insigne, gente che ha fatto la storia degli ultimi anni nel Napoli ed andare a prendere calciatori affamati e funzionali.
Il napule ha venduto tutti quellippppronti che tantompiacerebbero al ricotta (che voleva koulibaly a tutti i costi). Hanno quindi preso questo Carneade terzino olivera, uno stopper coreano misconosciuto che giocava nientepopodimeno che in Turchia e un georgiano a quattro lire. L’anno prima hanno scovato il medianotto africano zambo nei bassifondi della epl.
A Torino invece hanno preso uno dei migliori tre centravanti giovani europei per 75 milioni e il miglior difensore del campionato per 50, vendendo culone bianco al Bayern dove pare che giochi titolare in coppa dei campioni e con profitto.hanno.pure venduto quegli altri due scarsi, alla.quinta o sesta del miglior campionato del mondo.
Proprio fortunato Spalletti.
D’accordo, il gioco latita, il gioco europeo di cui molti si sciacquano la bocca, senza sapere che genere di investimenti hanno fatto Manchester city, Real, Bayern e PSG, laddove nessuno solleva alcun velo, però oggi urge portare la pelle bianconera fuori dalla B e possibilmente dentro una Coppa europea.
Odo i giochisti in difficoltà .
Scritto da DinoZoff il 19 febbraio 2023 alle ore 21:12
Il Napoli che tipo di investimenti ha fatto?
Chiedo per un beccamorto.
Chesto Napule è ‘a fine ro munno!
Juventino da quando Sivori incantava i bambini d’Italia, in nome di essa non tifo mai per le squadre straniere contro le italiane,seppur di proprietà di cinesi e arabi. Da quando vedo giocare questo Napoli – e siccome mi piace il calcio- posso non tifare per loro, come se vedessi giocare la Juve? Napoli e il Napoli meritano la Coppa dei Campioni. Vulesse San Gennare!
Il Cialtrone ha vinto un secolo calcistico fà .
Pioli solamente l’anno scorso perchè a differenza del Cialtrone ha saputo evolversi, cambiare alcune delle sue convinzioni calcistiche.
Un ferro vecchio arruginito come il labronico non ha nè la preparazione tecnica, nè la cultura, nè la modestia, nè la voglia di rinnovarsi per rimanere
Ha trovato lo scemo con i baffi di Bartoletti sopra gli occhi che, indeciso se attivare la potentissima arma segreta di quel famoso articolo di GS o richiamare un pensionato senza stimoli per dargli 8 milioni all’anno…ha scelto questa seconda via.
PS: in verità peccato che lo abbiano fatto dimettere perchè altrimenti avrebbe CERRRRRTAMENTE attivato quell’articolo, uno di questi anni.
Gentile Dario, “Allegri era più sveglio”: si assume una bella responsabilità …
Erano squadre più forti e Allegri era più sveglio.
Gentile Logan, il 10-20%. “Senza allenatore”, il Milan ha vinto uno scudetto e la Juventus cinque…
“Tra campionato e Champions, sempre lo stesso Napoli, sempre lo stesso Spalletti: fate pressing, non calcoli.” Ovvero: l’allenatore conta, eccome se conta.