Come se undici belve avessero spinto il domatore fuori dalla gabbia e preso possesso del circo. Ecco a voi il Napoli contro l’Atalanta. La Dea che, ai tempi del Papu e di Ilicic, giocava più o meno così. Con un’aggressione ai limiti della circonvenzione di capaci. E a un ritmo indiavolato, quello della giustizia sportiva quando vuole.
Te la do io la calcolatrice. Il destino si è consumato dopo un’orgia di arrembaggi. Palla strappata a Ederson e servita a Osimhen, in profondità. Da Victor a Kvara, con mezza difesa in libera uscita. Occhio, allora. Come a Reggio Emilia, contro il Sassuolo, il georgiano ha preso le lavagne e le ha appese non vi dico dove. Un dribbling, un altro, un altro ancora. Non più in verticale, come al Mapei: in orizzontale, questa volta. E poi bum, di destro. Ciao Mare, ciao Musso, ciao todos.
Spalletti e Gasp sono allenatori che insegnano e non si offendono se il singolo li scavalca. E’ il segreto del calcio: del calcio, almeno, che nasce brullo nelle strade e tale non sempre resta, perché i cultori dell’oppio – e dell’ovvio – si vendono allo Schema e lo innalzano a dogma assoluto. L’eccesso opposto di coloro che, viceversa, vanno al casinò e puntano tutto sul singolo.
La velocità di crociera non è mai scesa, e alla distanza qualcosina hanno combinato persino Muriel e c. Solo qualcosina, però. Il polpaccio di Kim è stato l’unico ululato di sirena, subito cancellato dalla sgrullata di Rrahmani, lui sì migliorato dalle novelle del Certaldese. Con la Lazio di Sarri, fatale era stato un episodio. Il 2-0 all’Atalanta ha ribadito la supremazia della trama, la dittatura dell’orchestra. Scudetto in pugno, quarti di Champions in tasca (mercoledì, l’Eintracht da 2-0): e uno stadio che canta sempre. Può bastare, per ora.
Fagioli il migliore, a parte Rabiot.
Ha le stimmate per essere titolare a lungo.
Anche a me la squadra è piaciuta dal goal di rabiot in poi. Qualche segnale di DV. FAGIOLINO prosegue il suo percorso. Io penso che Cuadrado, al di là di qualche errore, rimarrà nel cuore di tanti che portano per la Juve.
Mi è piaciuto vedere ora Stankovic abbracciare a lungo Dusan parlandogli all’orecchio , molto probabilmente confortandolo…povero Dusan è un po’ fuori di testa , sbaglia troppo per quelle che sono le sue doti ma bisogna dire che la sfiga con lui ci vede benissimo
Scritto da Giovanni il 12 marzo 2023 alle ore 22:42
Molto bello, sì.
Dusan ha dato segni di ripresa nel secondo tempo, guarda caso quando si è cominciato a giocare all’attacco senza più gigioneggiare. A conferma di quanto soffra le lunghe fasi della partita in cui è costretto a fare la boa, spalle alla porta.
Nel secondo tempo comunque al di là della sfiga e del casino mi sono abbastanza piaciuti
Scritto da Fabrizio il 12 marzo 2023 alle ore 22:45
sarà stata la relativa abbondanza di gioventù…ma si è visto un po’ di voglia e di entusiasmo…
il problema è la base tattica rasentante lo zero, ma d’altronde a noi piace giocare perche ad allenarsi ci si annoia
la cosa più bella della partita è stata che mentre Allegri predicava “halma” i ragazzi sono andati a fare il quarto…
Scritto da sos il 12 marzo 2023 alle ore 22:42
Vero… Fagioli, che si è lanciato in pressing sul portiere a tutta birra per due volte, ha lanciato il segnale di ribellione alla lobotomia del Cialtrone…
Nel secondo tempo comunque al di là della sfiga e del casino mi sono abbastanza piaciuti
Mi è piaciuto vedere ora Stankovic abbracciare a lungo Dusan parlandogli all’orecchio , molto probabilmente confortandolo…povero Dusan è un po’ fuori di testa , sbaglia troppo per quelle che sono le sue doti ma bisogna dire che la sfiga con lui ci vede benissimo
la cosa più bella della partita è stata che mentre Allegri predicava “halma” i ragazzi sono andati a fare il quarto…