Fallito lo scritto con gli inglesi, sarebbe stato deleterio crollare pure all’orale con i (corti) maltesi. Deleterio e quasi impossibile. Bene o male, l’Italia è ottava nella classifica Fifa; loro, 167esimi. Li allena Michele Marcolini, artigiano vagabondo. Allo stadio di Ta’ Qali è finita 2-0, testa di Retegui e tapi-in di Pessina. La partita, valida per le qualificazioni europee, ci permette di incerottare il claudicante avvio.
Il Mancio ne aveva cambiati otto, rispetto alle ombre del Maradona. Non lui, però. Non Mateo Retegui. Centravanti grezzo, poco incline al fraseggio e all’orpello, il gol nel sangue. A segno di destro, giovedì, su tocco filtrante di Pellegrini. Di cabeza, stavolta, su corner di Tonali. Due su due: una media tanto significativa quanto «insidiosa». Per chi sarà chiamato a ripetersi; per la concorrenza, avvisata. Per tutti, tranne che per il ct. Naturalmente, non è il caso di stringersi a coorte: da un’isola all’altra c’è una bella differenza. E comunque, a rigor di cronaca, l’unica, grande parata della notte l’ha effettuata Donnarumma: su Satariano, al pronti-via.
I giudizi sono indizi, non certo sentenze. Non un azzurro tenebra come nel primo tempo di Napoli; ma sbiadito, sì. E noioso. Molto noioso. Soprattutto nella ripresa; girata di Scamacca a parte. Il raddoppio lo aveva siglato Pessina, uno dei nuovi: in mischia, su cross di Emerson Palmieri. Nel centrocampo dei senzaJorginho, è emerso il fisico di Cristante, uno di quei «soldati Ryan» che tengono su, di peso, i quadri delle pareti: quadri non sempre d’autore, fra parentesi.
L’operazione Malta non ha aggiunto nulla allo «status» della Nazionale. Errori tecnici, omissioni, piccolo cabotaggio. Il mister era incavolato nero. Come quei pochi, immagino, che sono riusciti a non addormentarsi.
Mah Beck
Ceferin è un pupazzetto come un pupazzetto sono gli infantini e simili. Fintantoche chi li tiene su andrà a vedere il banco. Sopra, e sotto. E’ il sistema che mette questi individui nelle condizioni di acquisire potere. Prima di essere eletti devono baciare tutte le pantofolone, crucche, britanniche, franzose spagnole e, meno, dei Galeazzo Musolesi del nostro disgraziato paese.
Una volta insidiatesi su un cumulo di danari (non loro) che possono distribuire, basta loro gestirsi gli stateterelli e due tre grossi e sventolare buffonate come il calcio del popolo per gli zazzeroni del caso.
E a quel punto scalzarli diventa difficile, anche e soprattutto se i loro omologhi nelle federazioni sono della stessa natura. E’ qualcosa di analogo alle alleanze che ci sono tra parlamentari, trasversalmente agli schiieramenti: prima di tutto difendono il loro fortino .
Te credo che gli agnelli i comissi i delamentis e gli ammericani abbiano la mosca al naso. Ci mettono i loro, quello non ci mette nulla e si fa dare, gli ultimi, 3 milioni l’anno per fare la verginella stizzita ed indigninata.
Prima risolveva cause di pollivendoli a lubiana. Forse, eh? Ha trovato il bengodi e non lo molla.
Grazie Causio e Giovanni!
Un’associazione che può distribuire 2 billion l’anno, può comprare o come si dice elegantemente, fare opera di persuasione, chiunque, tranne quelli che ambiscono a prendersi tutta la torta anziché una fettina. Se verrà un arabo più ricco dei qatarioti che mette sul tavolo 10 billion per farsi la superlega, la superlega si fa domani.
Buonasera Beck,
e dello “schizofrenico “ Liverpool invece cosa vogliamo dire?! Dal tonitruante 7-0 allo United per passare alle sconfitte con Bournemouth e oggi la disfatta all’Emirates? Che ne dice della concreta prospettiva di vedere il prossimo anno i Reds in Conference League?
Gentile Beccantini, io magari esagero a definire Foden un fenomeno, però secondo me è riduttivo dire che è solo bravo. Ne ho visti pochi, a vent’anni o giù di lì, fare giocate come le sue.
Gentile Robertson, quando si sceglie il denaro come unità di tutto, le tentazioni si moltiplicano e non si è mai contenti. Ceferin non è un’aquila, per carità . Ma ha una fortuna: intorno a lui ronzano zanzare squattrinate o altre aquile più ricche di lui e, dunque, (abastanza) sazie. Non è poco.
Buon pomeriggio, gentile Alessandro. Il Manchester City è la mia squadra favorita per la Champions. Quanto a Foden: bravo, ma piano con termini come “predestinato” e “fenomeno”. Non abbia fretta.
Che dire, è il paese di Galeazzo Musolesi di bonviana memoria.
Colombini….chi era costei?Ognuno racconta la storia per come gliel’hanno raccontata.Gavrilo Princip a fine giugno 1914,sulle pagine del Corriere della sera ,veniva descritto come un vile terrorista.Oggi è un eroe nazionale!!La storia viene sempre raccontata dai vincitori,purtroppo!
Beck, quando dice:
“Stessa paura che l’attuale esperanto degli gnomi di Nyon non seduca i ragazzi dello smartphone accanto.”
Mica solo quello: stessa insofferenza al fatto che a fronte di 4,5 billion € ( pochi, cmq, rispetto a quelli che riesce a farsi scucire la EPL) la cricca nyonista se ne pappi grosso modo la metà , essendo regolatore, organizzatore e soggetto economico facente profitto.
In sostanza oltre che incapaci, pure ladri. Ti credo che gli azionisti che rischiano del loro pensino a qualcos’altro. Il colmo del ridicolo è che la UE difenda un’associazione di diritto extra UE e per questo fuori controllo. Con figc che regge il sacco.
No?