Da salvare, il gol ( bello: da Miretti a Locatelli, il migliore, a Kean, controllo e destro), non il resto: anche per il contesto, immagino. Da una parte, la Juventus B; dall’altra, un Verona ammaccato e decimato. Allegri che fugge da tutto e da tutti incarna e riassume il polverone di una trama scheletrica, molto fisica e molto brutta, solcata da rari «petardi». Un incrocio di Danilo su punizione carambolata, un tuffo di Szczesny su lecca di Terracciano, un liscio di Bremer su sponda di Gatti.
Barrenechea rimane un biglietto della lotteria che «esce» sempre. Meglio Miretti, nella ripresa. L’Hellas di Zaffaroni ha fatto il dover suo e chiuso all’attacco, ebbene sì, nonostante gli ingressi di Vlahovic, Di Maria e Kostic. Sarò greve: non una sera da raccontare in giro. Magri gli applausi: al figliol prodigo in campo (Kean) e al capitano in tribuna (Del Piero). Solo a loro.
** Inter-Fiorentina 0-1. Per Inzaghi, è la decima sconfitta, la terza di fila. Per Italiano, la quinta vittoria consecutiva in campionato. Ha risolto Bonaventura, di testa, uno dei più brillanti (con Dodò, Castrovilli e Mandragora). E’ stata una partita pazza, fitta di ribaltoni e di occasioni, con il centrocampo terra di nessuno e di tutti: i più rapaci, i più veloci. Il liscio di Ikoné, i tiri di Mandragora e Castrovilli, il palo di Barella, i gol mangiati da Mkhitaryan, Lukaku (un paio, almeno) e Dumfries: poteva finire in tanti modi, ma prendersela con il caso, al decimo k.o., non regge. Più lucida, la Viola: così «droit au but» da offrire praterie ai contropiedi avversari. Più frettolosa e imprecisa, l’Inter. Un disastro, Correa titolare; e dagli ingressi di Dzeko-Lautaro, poco roba. Resta il mistero di Lukaku: implacabile in nazionale, placabilissimo nei nostri cortili. Ad Appiano, processi ed eccessi. Sull’Arno, avanti tutta. Con quel briciolo di fortuna che l’audacia, generosa, apprezza e coccola.
Questa l’ha scritta un tifoso friariello
“La sconfitta mi preoccupa solo se ridanno i punti alla Juventus..
Il contraccolpo psicologico potrebbe essere devastante”
Questi sono proprio malati hanno paura anche a più 15. Con questa Juve poi
L’allenatore conta, eccome se conta. Solo con un pagliaccio la Juve può essere dodici punti sotto il Napoli. Dodici.
Manca osimehn ma non mi pare che pioli abbia messo de ketelaar a marcare kvaraskelia.
Uno guarda la panchina del napoli e poi quando guarda quellà della Juve si chiede tante cose.
Scritto da Robertson il 2 aprile 2023 alle ore 21:35
Soprattutto una:
quando lo cacciano?
Uno guarda la panchina del napoli e poi quando guarda quellà della Juve si chiede tante cose.
È un’amichevole. Detto questo, tra Simeone e Osimhen ce ne passa
vista la finale. Sinner non riesce proprio ad entusiasmarmi. Non mi entusiasma, non mi accende
Intanto il Napoli è sotto di 2..!
Deluso da sinner.la partita con alcaraz è roba di due gg fa e non è che siano stati in campo sei ore.
Per me il crollo e’stato più che altro emotivo.sicuramente il servizio è migliorato ma le percentuale di prime resta quasi sempre molto bassa.poi chiaro che medvedev fa giocare male un po’ tutti ma la mia personalissima sensazione è che sinner continui ad essere un giocatore monotematico.jannick è un bel personaggio ma in campo mi trasmette pochissime emozioni.
Djokovic nel 2021 ovviamente