In una notte, 23 punti di distacco possono diventare tante cose: ma uno 0-4, addirittura, pensavo francamente di no. Mea culpa. E’ successo al Maradona, nella prima puntata del romanzo di Napoli-Milan. Già all’andata, per la cronaca, il 2-1 firmato dal Cholito era stato sofferto. Il fiume del campionato aveva poi messo le cose a posto, tracciando argini profondi e invalicabili.
Improvvisamente, ‘sta mattanza. D’accordo, Spalletti ha lo scudetto in tasca ed era senza Osimhen, che al cambio fa 21 gol. Però c’è un però: non può non esserci. Zavorrato da più urgenze, di classifica e di assetto, Pioli ’ha incartato. Con la difesa a tre, aveva incerottato la crisi ed eliminato il Tottenham. Con il ritorno a un 4-2-3-1 mascherato – visto che i centrocampisti erano tre: Tonali, Bennacer, Krunic – ha asfaltato la grande bellezza. L’hombre del partido è stato il «generale» Diaz: assist a Leao, dribbling e raddoppio (complice le ante di Kim). Ondeggiava a ridosso di Giroud, spadaccino imprendibile.
Bennacer su Lobotka, altra mossa. Il Napoli ha lottato fino allo 0-3, ancora di Leao, imbeccato da un assatanato Tonali. Simeone crocerossina è una cosa, Simeone primario un’altra: l’area rimaneva vuota, alla mercé di Kjaer e Tomori. E Kvara? Fascia sinistra, sistematicamente raddoppiato da Calabria e Krunic, e, anche per questo, goccia e non onda, come ci aveva abituato. La sfida l’ha vinta Leao, restituito al suo «ufficio» di sinistra: non segnava da una vita ed era finito persino dietro la lavagna, in castigo.
L’epilogo l’ha siglato Saelemaekers, dribblando tutta Napoli. Al sospettificio ci si chiede: fu vera gloria? Per fortuna, già il 12 aprile a San Siro e il 18 ancora a Fuorigrotta i duellanti si scorneranno nei quarti di Champions. Scritto che il Diavolo è andato più vicino alla «manita» che non i rivali al gol della bandiera, il risultato odierno rimescola carte e morale. Esperti di tutto il mondo, coraggio.
Giovanni
Vero che Müller è oltre i 100 ma ne sentiremo parlare,la palla gli esce molto facile dalla racchetta.
Per il resto concordo in toto con il post di Ric e anch’io “tifo”Medvedev.
I napolisti mi sembrano un po’ giù di corda, ma ci sta e, buon per loro, il meritato traguardo è vicino
Gallo?
no, pollo
Non si vince, ma se se vince domani siamo a -4 dai prescritti. Con tutto quello che ci è successo
Allegri lo aspetto nelle due sfide contro lo Sporting Lisbona, per come si comporterà la squadra e nella sfida di ritorno contro l’Inter. Gli riconosco grandissimo merito per come ha saputo tenere in piedi la baracca dalla penalizzazione in poi.
Scritto da Alex drastico il 7 aprile 2023 alle ore 19:10
Io sono talmente inkazzato con il soggetto in questione che mi ero astenuto dallo scrivere un post al vetriolo…rendiamoci conto che oggi ha perso contro il numero 123 della classifica ATP…si’ Alex, a questo punto c’è da preoccuparsi
visto il terzo di Musetti. Irriconoscibile, in piena crisi di identità. Spero sia un percorso di crescita, che sappia fare di questo periodo un momento di crescita. Musetti, dopo il ritiro di Federer, è l’unico tennista che mi diverte. Quando gioca bene, ovvio, non come oggi. Un po’ anche Medvedev.mi diverte, devo dire.
1 NapoliNapoli 72
2 Juventus 59
3 Lazio 55
4 Milan 51
QUINTA Inter 51 QUINTA
6 RomaRoma 50
7 AtalantaAtalanta 48
..
Se non erro nelle ultime sei partite di campionato l’Inda ha fatto 4 punti.
Solo in un campionato come il nostro sta squadraccia può essere ancora in orbita Champions.
Intanto malissimo Musetti a mio avviso sempre più in crisi di identità tennistica,sospeso tra un tennis d’attacco però giocato troppo lontano dalla linea di fondo ed un tennis di difesa e contropiede dove però spesso sbaglia per primo.
Giovanni che mi dici?devo preoccuparmi?