Il calcio sarà anche mobile qual penna al vento, la penna di noi giornalisti, ma spiegare come l’antiquario Inzaghi abbia ridicolizzato il modernissimo Schmidt non è da tutti: a cominciare dal sottoscritto. Era il Benfica che, pur sconfitto venerdì dal Porto, aveva bombardato la Juventus, pareggiato due volte con il Paris Saint-Qatar, demolito il Maccabi Haifa e, negli ottavi, il Club Brugge. Era l’Inter precipitata al quinto posto, un punto nelle ultime quattro partite, tristissima nella mira e tribolatissima domatrice del Porto, lo spogliatoio screpolato dagli umori, dalle scelte, dal mercato. Ebbene: 0 a 2. Senza se e senza ma. Con la semifinale di Champions (sempre più italiana, a questo punto) in tasca.
Ho rivisto l’Inter del Camp Nou, capace di ribellarsi ai propri limiti e alle proprie tremarelle, spesso padrona, schiava non più che in due o tre mischie: e comunque, con Onana sempre sul pezzo. Può darsi che le aquile avessero volato troppo alto, e per questo le ali fossero fiacche, può essere tutto: tranne, l’Inter. Non solo i gol: di Barella, di testa su cross di Bastoni, da sinistra a destra; di Lukaku, su rigore, per mani-comio di Joao Mario. Più varie ed eventuali. Pauroso era il Benfica, prolisso e sterile; non l’Inter, coraggiosa e non contemplativa. Ha avuto dai panchinari Lukaku e Correa più di quanto non le avessero dato i titolari, Dzeko e Lau-toro. Ha giocato di squadra, inflessibile, pronta a cogliere l’attimo: o di scacciarlo, nei periodi di relativa emergenza.
Migliori in campo: Barella, Mkhitaryan, Bastoni. Ma andrebbero citati tutti, da Darmian a Brozovic. In Europa è diverso, evidentemente. Inzaghino, immagino, sarà tornato il mago di Riad, un po’ più lontano dall’esonero. A conferma che, spesso, sono i giocatori a determinare fortune e sfortune dei tecnici. Con la testa del «da Luz», dove sarebbero in classifica?
Il pronostico baciava i portoghesi, almeno il mio: un indizio, sicuro, verso l’epilogo. Rimane il ritorno, a San Siro: ma lo scudo è solido e il morale sobrio. Occhio, però: serve continuità. Comunque e dovunque. Per restare in Champions, bisogna vincerla o arrivare tra le prime quattro. Ci siamo capiti.
** Manchester City-Bayern 3-0. Ringhiando sotto il diluvio. Sfida tra pesi massimi, ritmi martello e ribaltoni folgoranti. Tuchel ce l’ha messa tutta, ma Rodri da fuori, Bernardo Silva di cabeza su cross di Haaland (dopo fotta sesquipedale di Upamecano) e lo stesso Haaland su sponda di Stones hanno sancito una sentenza, più che uno scarto. Possesso palla: City 44% Bayern 56%. Pep è ancora lì che se la ride.
Domani sera, chiusura dei quarti: Milan-Napoli senza Osimhen, Real-Chelsea. La penso come l’immenso Vujadin Boskov: «Se uomo ama donna più di birra gelata davanti a tv con partita di Champions, forse vero amore, ma non vero uomo». Regolatevi.
Juventus Football Club S.p.A. comunica che la Procura Federale presso la F.I.G.C. ha notificato in data odierna a Juventus e ad alcuni suoi esponenti attuali e passati la Comunicazione di conclusione delle indagini relative alla c.d. “manovra stipendi della stagione sportiva 2019/2020”, alla c.d. “manovra stipendi della stagione sportiva 2020/2021”, ai rapporti tra la Società e taluni agenti sportivi, nonché a taluni presunti “rapporti di partnership” tra Juventus e altri club. La Procura Federale, anche in virtù di asserite violazioni contabili, ha ipotizzato la violazione dell’articolo 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva.
In virtù delle ragioni già illustrate, inter alia, nella Relazione finanziaria annuale al 30 giugno 2022 e nella Relazione finanziaria semestrale consolidata al 31 dicembre 2022, la Società ritiene di aver applicato correttamente i rilevanti principi contabili internazionali, nonché di aver operato nel pieno rispetto del principio di lealtà sportiva. Per maggiori informazioni, si rinvia alle relazioni finanziarie citate, nonché ai comunicati stampa diffusi dalla Società in data 2 dicembre 2022 e 24 marzo 2023.
Si precisa che la Comunicazione trasmessa non costituisce esercizio dell’azione disciplinare da parte della Procura Federale; la Società potrà ora avere accesso agli atti e articolare le proprie difese nei termini previsti dal Codice di Giustizia Sportiva.
Mi stai dicendo che pioli non obbliga leao ad arretrare sulla.linea dei terzini per coprire di di Lorenzo? È così dissennato? E appena prende palla lobotka non scappano tutti all’indietro? Ecchezzazzo.
La verità è che sei un rifiuto umano e lo hai dimostrato sfruttando schifosamente la morte di quel ragazzo e adesso cerchi di salvare la tua faccia di merda la dose infangando mio padre.
Beh tentativo andato a vuoto ma continua pure uomo di merda.
Meret Di Lorenzo Rrahmani Kim Mario Rui, Lobotka Anguissa Zielinski Lozano Elmas Kvara. Ragazzi Spalletti non è un allenatore, è Padre Pio.
Scritto da madfool il 12 aprile 2023 alle ore 22:00
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:))))
Il Napoli fatica più del solito a centrocampo perché Pioli gli ha preso le contromisure. Vedremo tra 10 giorni se anche il cialtrone che in queste cose solitamente è bravo avrà trovato le contromisure o mi mette chiesa terzino su kvara e de Maria a zonzo davanti.
Per inciso è il tipo di partita che, per dieci minuti, ha fatto anche la Juve. Col Benfica in casa, per esempio. Poi, paissati in vantaggio, sgsgsgegsgestire!
Il Milan invece non gestisce un cazzo, magari verrà eliminato ma avra’ GIOCATO A CALCIO.
Che è la ragione per cui si scende in campo e per la quale si vanno a vedere le.partite. Incidentalmente.
Lovre….lascia stare un pezzo di merda del Roero che offende i morti con un Nick la mattina e con un altro il pomeriggio, sfruttando il povero padre malato per teorizzare le sue stronzate sul Covid.
Un lurido verme da schiacciamento.
Scritto da DinoZoff il 12 aprile 2023 alle ore 21:51
Parlaci delle tue teorie sul covid.
Quando era un’invenzione della Cina braccio armato della Russia e quando dovevamo andare a fare jogging mentre la gente moriva soffocata e scrivevi “picchia duro salvini”.quelle non erano strozzate vero?
Dai su parlacene lurido figlio di cagna bastarda.
io ho sempre parlato dell’inutilita del vaccino MAI della NON esistenza della malattia ed E’il motivo per cui conversando con altri qui dentro che parlavano delle loro esperienze familiari,parlai anche della mia e del perché non credevo nel vaccino.
Ho visto il Milan dominare a Napoli padrone del campo e del pallone così vorrei vedere giocare la mia Juventus
Il Napoli ha in gran bell’impianto di squadra ma ha perso un po’ di tono e coesione in mezzo. Non ne faccio una questione di centravanti, perché questi non hanno MAI infortuni, quindi può succedere.
Gran bella partita. Marmellate di passaggi indietro al portiere e giocatori che si amministrano, nisba.
Speriamo che i nostri si mettano ovatta nelle orecchie da qui a domani sera.
Meret Di Lorenzo Rrahmani Kim Mario Rui, Lobotka Anguissa Zielinski Lozano Elmas Kvara. Ragazzi Spalletti non è un allenatore, è Padre Pio.