Milan, dunque. Il Napoli esce con l’onore che si deve alle squadre che, sospese fra due obiettivi – uno dei quali, lo scudetto, saldamente in pugno – si battono anche per l’altro. L’1-0 di San Siro è un macigno che rotola sul Maradona. Mancano, a Spalletti, Kim e Anguissa. Un oplita e uno sherpa. C’è Osimhen, in compenso. Il capo-cannoniere. Tomori e Kjaer gli montano una guardia spietata. Da nessun cozzo, però, sprigionerà mai rancore. Evviva.
Come all’andata, il Napoli parte in quarta. Circonda l’inferno del Diavolo, lo invade, lo martella, ma non lo occupa. E così, come mercoledì scorso, sono i contropiedi a orientare la trama. Giroud si fa parare da Meret un rigore conquistato da Leao. Poi, su invito di Tonali, impegna strenuamente il portiere. Ecco: Lobotka cerca leader e trova gregari, da Zielinski a Ndombele. L’infortunio di Politano, che fin lì aveva costretto Theo a tribolati rammendi, non è una pagliuzza: lo sarà Lozano, al di là di un episodio da moviola dovuto a un salvataggio di Leao, ebbene sì. Penalty, non penalty? Siamo al limite del limite. Immagino che, questa volta, Pioli abbia ragionato come Thiago Motta a Bologna (su Rebic).
Leao, già. E Kvaratskhelia. La pallina della roulette gira attorno a «quei due». Il georgiano si fa un mazzo così, braccato da Calabria, atteso da Krunic, sbirciato da un Brahim Diaz più terzino che mezzala (uffa). Prova a evadere dal carcere, ci riesce in avvio di ripresa, ma alza troppo la mira. Si farà parare da Maignan – una parata, una sola: quella, a conferma di una stoffa eccelsa – il rigore che, a 10’ dal termine, avrebbe potuto riaprire i giochi (mani-comio di Tomori su cross basso di Di Lorenzo).
Il portoghese, in compenso, gode di sieste e rinfreschi, tranquillo e beato. Osserva la coda al buffet, curioso, affamato. Sarà proprio lui a scatenare l’azione che spacca tutto. Pisolo di Ndombele, un dribbling, un altro e un altro ancora, in spregio delle lavagne, e palla docile a Giroud per il più classico, e comodo, dei «canestri». Un’azione, se permettete, «lebroniana».
La splendida incornata di Osimhen, su schizzo di Raspadori, evita almeno l’onta di una sconfitta oggettivamente immeritata. In entrambe le manches, salvo rari scorci, Pioli ha sempre giocato di rimessa, alzando un catenaccio – al Maradona, soprattutto – che i «celopuristi» scorticheranno. Dite? Sento, sotto casa, i clacson festanti di tifosi che sbandierano drappi rossoneri. Fate un po’ voi.
Per i maniaci del possesso palla: Napoli 74%, Milan 26%. Per i laureati in balistica: Napoli 23 tiri, Milan 6 (4 a 4 nello specchio). Dimenticavo: naturalmente, avevo pronosticato Napoli.
Pensierino della notte: se l’Inter non si suicida con il Benfica, in semifinale avremo l’ennesimo derby. E quindi (dal 2017, quando protagonista fu la Juventus di Allegri), il calcio del campionato italiano tornerà a offrire una finalista di Champions.
** Chelsea-Real Madrid 0-2. Doppietta di Rodrygo e vai col liscio: sulla seconda pera, da un metro, prendere nota, please, del Valverde-show. Che colpa ne ha, Carletto, se Kanté sciupa e Courtois asciuga (Cucurella). Né passeggiata, né scalata. Una tipica noche in blanco.
Uniti per la Juventus, SEMPRE!
Scritto da TinoPloff il tarzanello – il19 aprile 2023 alle ore 19:59
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Ahahahah, merdoso contaballe.
Sempre eh? Come quando c’erano Sarri e CR7…
INDAISTA DI MERDA! Ci dovevi essere te in mare quel giorno,
Ehhhh….bilbauccia fa la gelosetta pure stasera….
Che succede….oggi vanno male gli affari?
Forse perché i tuoi amici interisti, invece di inchiappettarsi un lurido e schifoso, preferiscono la Benfica stasera….
Vamos Benfica!!!!!!!
Chiedere 75 euro è irrispettoso per lo spettacolo osceno che mette in scena il maledettissimo cialtrone.
Scritto da Alex drastico il 19 aprile 2023 alle ore 20:06
Taucer, che in latitanza della Procura Federale rappresentava l’accusa, si è spinto fino al limite massimo oltre il quale ci sarebbe stata una clamorosa, dirompente , devastante frattura tra CONI e FIGC…riconoscendo “un difetto di motivazione” lascia aperta, come ho detto, l’opzione per l’Organo decisorio, il Collegio del CONI, di rinviare il fascicolo alla Corte d’Appello , con delimitazione della nuova sanzione ai sensi dell’art.31 anziché dell’art.4 del Codice Sportivo…attenzione, dico a tutti , che la “sanzione afflittiva” è perfettamente compatibile con l’art.4 ( “slealtà sportiva” ) , quindi ti do tanti punti di penalizzazione quanti servono a non farti fare le Coppe , ma NON con l’art.31 ( irregolarità amministrative ) che prevede elettivamente sanzioni pecuniarie accompagnate, nei casi ritenuti di più “gravi”, da una modica o modicissima penalizzazione in punti , senza alcun riferimento alla “afflittivita’”…fermo restando che il Collegio potrebbe anche decidere per un annullamento SENZA rinvio…rimarrebbe in piedi la vicenda “manovra stipendi” ma attenzione che anche per quella l’articolo di riferimento immediato sarebbe il 31….e poiché Chine’ NON ha imputato i giocatori insieme alla società Juventus , decidendo di azionare ancora una volta l’art.4 , essendo scaduti i termini per imputare i calciatori , allora l’ “all in” di Chinè nel prossimo processo va a segno, e allora aspettiamoci na richiesta “draconiana” di punti di penalizzazione, soprattutto una volta che il Collegio del CONI dovesse annullare senza rinvio questa “tranche” , o fa un flop CLAMOROSO se all’esito del terzo grado di giudizio, al quale sicuramente la Juve ricorrerebbe, il Collegio del CONI dovesse rilevare una mancata applicazione degli articoli “propri” del codice sportivo
Il dott Taucer mi pare abbia fatto riferimento all’art 4 come difetto e la penalizzazione in punti si riferisce proprio alle sanzioni previste dall’art in questione.
Così fosse e nelle motivazioni della corte si dicesse che questo tipo di (presunte) violazioni non rientano nelle more dell’art 4 sarebbe un ottimo risultato per la Juve.
Infatti gli artt. riguardanti le violazioni amministrative prevedono sanzioni 8n punti solo se si accerta la violazione sei criteri per essere ammessi alle competizioni
corto E brutto muso….il top!!!.. cosa chiedere di più?
Riccardo, visto la mascella che si ritrova, più che corto muso direi di brutto muso…
però ha vinto 2 a 1, risultato maturato nel primo tempo….immagino un secondo col bus parcheggiato e catenaccio di altri tempi…insomma,,,vittoria di corto muso…..(sto ancora scherzando….)
Comunque questa mossa non mi lascia per niente tranquillo. È logico che persa per persa tentano di appiopparci almeno i nove punti.
Tanto per affilare le lame per la seconda parte (gli stipendi)
E comunque una volta tanto non sono andati in giudizio a braghe calate.