A volte, guardandola dal basso, uno può pensare che sia falsa la Juventus, non il campionato. Falsa rispetto all’idea che dovremmo avere di lei e di cui lei dovrebbe essere gelosa, orgogliosa. Lo scrivo dopo che ha battuto il Lecce alla «solita» maniera, segnando e rischiando. Certo, ha sofferto anche (e soprattutto) per il palo di Danilo, le occasioni di Miretti, il contropiede divorato da un ingordo Chiesa, lo scavetto terminale di Vlahovic. Ma pure la squadra di Baroni ha avuto le sue: una di Ceesay, in particolare, smorzata dai pugni di Szczesny.
Meglio a Bologna, Madama. Allegri ha mescolato le carte in vista della Dea e del Siviglia, e ricavato – udite udite – un gol da Paredes (su punizione) e uno da Vlahovic (di volée mancina, bello). L’argentino, il serbo: un oggetto misterioso e un bagaglio smarrito. I salentini erano rientrati in partita grazie a un mani-comio di Danilo e al rigore di Ceesay. Inutile tornare sul calendario che spinge, pressa, sballotta, in campo e fuori. E’ ormai difficile che Madama, messa com’è e allenata com’è, possa dominare. Non ci è riuscita con il Lecce, figuriamoci con le altre. Certo, ha piedi – penso a Di Maria – che possono inventare; ed ebbene sì, il Pogba sbirciato nella spazzatura del match, tutto suole e tocchi lesti, sembrava un riflesso dell’antica grandeur.
Vi dirò. Nel muro alzato dal 70’ in poi, ho colto in Bonucci gli speroni catartici di una volta; le stimmate di un anticipo sull’Higuain napoletano, ecco. Bonucci, 36 anni, il battitore libero. Scritto che, dopo i gol, Paredes e Vlahovic sono tornati le statuine del presepe di questo avventurato scorcio, non resta che ribadire il concetto fondante: i giovani al «potere» ci rendono tutti sessantottini, ma costano. Voce dal loggione: ci vorrebbe un maestro. E bravi i loggionisti. Lo so, lo sanno, ma qualcuno piace a Calvo. O era «a qualcuno piace Calvo»?
E domenica… battuti dall’Atalanta e, secondo tradizione contro i
Gasperini’s boys… tre quattro infortuni da trauma.
Inda schiacciasassi. Dominio e 3 gol in 45 minuti, cose che noi juventini non sperimentiamo da tempo.
Ripeto, occhio che i protetti dalle istituzioni sono andati in forma al momento più indicato.
Speriamo che l’essere favoriti in semifinali giochi loro uno scherzetto di qualli indimenticabili.
Intanto l’inter, arrivato il momento decisivo della stagione, sembra in grandissima forma.
Non è una Juve falsa.
Non è la Juve….mmmm forse è la stessa cosa.si in effetti è una Juve falsa ad immagine del suo allenatore che è un falso allenatore ed un uomo falso.
Letto adesso il pezzo di Beck.
Ringrazio gli dei di non averla guardata.
ecco, su palladino io scommetterei. ho sentito anche le opinioni di diversi calciatori, ne parlano tutti benissimo.
già , è una juve falsa e sta spegnendo ogni passione. devo dire che non faccio più tanta fatica a rinunciare alla partita, cosa che prima mi risultava impossibile.
La novità di Pep è che mentre negli addietro Rodri e prima di lui Fernandinho scalavano a fare il centrale nella difesa a tre che diventava quattro o da 4 a 5,quest’anno stones sale dalla difesa a 3 o 4 a fare il centrale aggiunto di ccampo a fianco di Rodri,permettendo così a silva e debruyne di salire a supporto di halland per un 3241.
Molto interessante specie alla luce di ciò che aveva spiegato pochi giorni fa anche Palladino per ciò che riguarda la fluidità dei ruoli che si sta verificando negli uktimo 2-3 anni.
Molto male di maria, visibilmente scazzato.paredes da dopolavoro. Fagioli sempre presente, out con qualche errorno. condizione fisica scandalosa, tutti corrono più o meglio della Juve.
Danilo e Bremer no buono.
Haldo. A qualcuno piace Haldo.
Di nuovo arrivato uno. E ringrazio tanto la mia mamma che mi ha fatto studiare di corridore.