Il punto sulle finaliste.
Inter (Champions): 3-2 all’Atalanta. Tre gol belli e verticali, soprattutto il primo e il terzo, a conferma di un disegno preciso. D’accordo, la Dea era decimata, ma Inzaghino veniva dalla finale di mercoledì. Inizio furibondo (triplete in 9’: Lukaku, Barella e, a ruota, Calhanoglu, gran sventola in fuorigioco). Poi pit-stop, palla agli avversari e zampata di Pasalic nel traffico. Ripresa: mi aspettavo un calo dei «coppisti», invece no, a testimonianza di uno smalto atletico niente male. Contropiede di Lukaku (che palla!), assist di Brozovic a Lau-Toro: e sono 21. Dagli indiani del Gasp, manco una nuvola di fumo: se non agli sgoccioli, su punizione di Muriel e carambola traversa-Onana. Ricapitolando: Inter camaleontica, capace di molto; occhio solo a certi cali là dietro. «Citylife» non aspetta altro.
Fiorentina (Conference)-Roma (Europa League) 2-1. Turnover di qua, turnover di là . Mourinhani a cavallo per un tempo, El Shaarawy subito a segno, su bella azione Belotti-Solbakken. Aveva la partita in pugno, la Lupa. Non l’ha capito, complice l’ostinazione acrobatica di Cerofolini. Calma piatta anche dopo. Sino, almeno, ai cambi di Italiano (Terzic, Kouamé, soprattutto). Se le processioni della Viola sapevano troppo di santo patrono, nel giro di 3’, dall’85’ all’88’, esplodeva il harakiri: o comunque, un’impennata francamente lontana dalle ceneri, tipiede, degli episodi. Da un paio di cross e da un paio di mischie, brillavano, fatali, i pugnali di Jovic e Ikoné. Improvvisamente.
Causio, sono solo semplici ricordi, nemmeno meritevoli, ma grazie.
Scritto da bilbao77 il 28 maggio 2023 alle ore 10:43
Bellissimo ricordo, grazie
Per la prima volta raggiunge la EPL il Luton Town, la prima società a passare dalla quinta divisione alla massima espressione del calcio inglese, all’interno dell’era della EPL stessa.
Il Luton è un club che mi riporta ragazzino quando su alcune televisioni private locali veniva trasmesso Football Please, condotto da Michele Plastino.
La JUVE era il centro dell’universo ma che bello era vedere le sintesi di quelle partite dove il calcio, a parte alcune eccezioni tipo Liverpool ed il Forest di Clough, era veramente una disfida di Barletta disputata da energumeni su campi quasi uguali a quelli che calcavamo nelle partite delle giovanili. Non di meno ti faceva sentire meno segregato nella tua provincia, respirando l’atmosfera favolosa degli spalti che erano più impressionanti di quello che comunicano oggigiorno. Per carità l’ambiente odierno della EPL è sempicemente fantastico, ma allora c’era quel ruggito selvaggio e proletario, tipico dell’epoca che ovviamente oggi manca.
Non dimentico ovviamente che erano anche gli anni dell’hooliganismo, dettaglio non trascurabile e del quale davvero non si sente la mancanza.
Ebbene la promozione del Luton Town, raggiunta ieri a Wembley ai calci di rigore, per gli esperti dicono possa valere sui 200 milioni di €.
Faranno forse un’offerta per Dusan? :-)
Vinceranno sempre gli stessi in Germania, ma i perdenti sanno perdere e non ricorrono ai magistrati per cambiare le cose
https://twitter.com/ftamsut/status/1662529030992560128/mediaViewer?currentTweet=1662529030992560128¤tTweetUser=ftamsut
se de laurentiis non libera giuntoli io mi auguro che si attenda un anno e si faccia un accordo per dopo, optando nel frattempo per una soluzione “interna”. ma è fondamentale che si cambi allenatore subito, pare che siano in ascesa le quotazioni di tudor. leggo poi del solito accordo assurdo con szczesny, con un rinnovo automatico (a facili condizioni) per un altro anno allo stesso folle stipendio che percepisce attualmente. poi dice che uno non si deve incazzare a vedere i disastri che hanno combinato negli ultimi anni. avevano proprio perso la brocca.
Ma quale minimo sindacale,ma hai visto le partite che abbiamo vinto?Abbiamo fin troppi punti,altro che minimo sindacale(abbiamo rubato a Lecce Cremona Spezia Verona ecc ecc)!!
Scritto da Lovre51 il 27 maggio 2023 alle ore 23:51
Concordo al 100%.
Rispondo io.
Se devo andare dietro a quello che ho sempre sentito di fronte a cotanto agonismo, sono dopati ma tanto hanno l’immunità e non li controllano.
Buonasera gentile Beccantini.
Spesso nel corso di una stagione qualche allenatore di troppo (o troppo poco) si lamenta degli impegni ravvicinati, dello sforzo mentale e fisico che incide sugli atleti.
Poi arriviamo a maggio, portiamo tre squadre in finale in Europa, e Fiorentina e Inter specialmente corrono come ossessi a due giorni e qualche ora di distanza da una finale di Coppa Italia, intensa.
Di chi le colpe, di chi i meriti?
Gentile 3, yes.
Onana ha quel rinvio secco ficcante a mezza altezza su Lukaku che scompiglia.