Ah, gli esperti (non solo i miei). Sul filone plusvalenze fittizie: mancano precedenti certi, manca una legge, tranquilli. Morale: meno 10. Sul filone stipendi: qui sì che sarà pianto e stridore di denti, allacciatevi le cinture. Morale: 718 mila euro di multa. Fra il partito dell’annientamento e la fazione del rovesciamento, ha vinto – all’italiana – la Juventus del patteggiamento. Che è un po’ colpa e un po’ puntini di sospensione («sempre che non facciate ricorsi: come se qualcuno nascondesse qualcosa, o avesse paura di qualcuno, o di qualcosa. Uhm).
Traduzione: niente cassaforte Champions, la prossima stagione. E, per ora, solo gli spiccioli della Conference che, secondo l’erre moscia dei radical-chic, sta alle altre coppe come la suocera al telecomando. Sempre che Ceferin non le tolga pure quella: ipotesi che, alla Continassa, mi dicono non abbia creato subbuglio né seminato panico.
Quando c’è di mezzo la Juventus, il Paese si spacca. Naturalmente. Geneticamente. Alcuni parlavano addirittura di serie B. Vi giro un brano di Lorenzo Vendemiale de «il Fatto quotidiano», periodista y diario al di sopra di ogni sospetto: «La retrocessione di cui tanto si è parlato a sproposito, non è mai stata seriamente in discussione, e – diciamo la verità – non sarebbe stata neanche congrua: il codice la prevede solo in caso di vizi sulla regolare iscrizione al campionato, e nessuno può sostenere che la Juve di Agnelli non avrebbe potuto partecipare alla Serie A, senza i benefici contabili delle plusvalenze e della manovra stipendi».
E allora? Provate a invertire l’ordine degli «addendi»: meno 10 per la manovra stipendi; ammenda per le «auto-plusvalenze» (nel senso che i partner si aggirano nel vago). In questo caso, ci sarebbero stati meno strilli. Forse. En passant, ho trovato esilarante la procedura scelta dai giudici per distribuire le fette della torta: 4 punti a Paratici, 3 ad Agnelli, 2 ad Arrivamaluccio, 1 a Cherubini.
Rimane – pericolosissimo, in un Paese che sposa le regole e va a letto con le eccezioni – il messaggio «di poter stipulare accordi paralleli con tesserati, senza depositarli nelle sedi ufficiali, passandola praticamente liscia». Ecco. Occhio.
Ricapitolando. Verdetto politico, a metà tra la porcata e la pagliacciata, con la Juventus che ha pagato poco, abbastanza, troppo in base alla fede e alla fedina di ciascuno (dei suoi e di noi), e con il coro da tragedia greca che ha accompagnato la farsa: i Ricchi e Poveri, Madama e il Chievo, due pesi e due misure. Per Vendemiale, ancora: «Probabilmente l’unica conclusione giusta possibile. Poi la giustizia è un’altra cosa».
Infine: togliete il fiasco al presidente Gravina, l’anti-razzista a gialli alterni: «E’ il risultato più bello del calcio italiano», ha commentato. Invitarlo a cambiare spacciatore sarà anche un «attimino» esagerato, ma se potesse scegliersi un altro ghost-writer, be’, sarebbe un piccolo passo per l’umanità ma un grande passo per l’uomo.
Scritto da andreas moeller il 31 maggio 2023 alle ore 08:00
Gia’ terminato il primo turno all’ortofrutticola,carissimo?
Coraggio,adesso arriva un furgone di zucchine da collaudare, tutto x lei
Hanno salvato la faccia all’impresentabile FIGC e tagliato le unghie, su incarico banditesco della cricca di Nyon, alla Juventus, che peraltro non aveva la coscienza del tutto pulita, ecco.
Beck dice:
“(«sempre che non facciate ricorsi: come se qualcuno nascondesse qualcosa, o avesse paura di qualcuno, o di qualcosa. Uhm).”
Eccerto. Si cacavano tutti nelle braghe al pensiero che andassero al TAR o, peggio, al TAS. La juve sarebbe stata in terra ingognita e quindi pericolosa, ma loro sarebbero stati nel guano sino al collo.
Un mano lava l’altra ed entrambe lavano le facce. Di bronzo.
Se poi pensano che con questa mossa gli appassionati di calcio che portano per la juve si precipiteranno allo stadio o a comprare abbonamentio per il campionato o la conference o financo la carpazi, mi sa che sbagliano fortemente i conti.
Intanto, per dare un segnale che potrebbe, forse invertire il mood gobbo, debbono fare una cosa sola. Un bel piede sul culo secco del sedicente allenatore. Poi puliizia dei contratti più inutili e pesanti. Poi si parla e si valuta se guardare qualche partita.
morale della favola, in questo paese puoi fare di tutto e di piu’ , tranne essere tifoso della Juventus
Gentile Logan, diciamo che (le leggi) erano ballerine. Milanesi assolte in sede penale, Chievo e Cesena puniti in sede sportiva (per le plusvalenze, intendo),
Eh ma le nostre plusvalenze sono fittizie.
Però la questione Napoli con valori molto strani di giocatori da eccellenza ma che hanno portato all’acquisto di un giocatore decisivo per lo scudetto…beh per quello c”era tempo.
Per me le conclusioni, fattuali, al di là dell’amarezza, della rabbia e del senso di ingiustizia per quanto é successo, sono tre.
La prima: la Juventus ha avuto dirigenze poco accorte, in certi casi permeate da manie di grandezza e naif quando si trattava di parlare al telefono. Dopo il 2006 leggerezze di questo genere, quando lo sanno anche i sassi che la Juventus é sotto la lente di ingrandimento, non sono piu’ accettabili.
La seconda: malgrado le leggerezze di cui sopra la Juve ha fatto né piu’ né meno quello che hanno fatto le altre, sia per quanto riguarda le plusvalenze, sia per quanto riguarda il resto (per esempio le partnership, per cui siamo solo quinti per volume di affari). Ma paga soltanto lei, come nel 2006. A livello europeo, scontiamo la pugnalata alle spalle di AA a Ceferin ma anche l’atteggiamento mafioso (minacce, vendette) di quest’ultimo. Anche qui, poca furbizia da una parte e accanimento dall’altra (non risulta che Real e Barcellona subiscano lo stesso trattamento. Il sistema-bidone e lottizzato della non-giustizia sportiva é il mezzo con cui Milano, Roma e Napoli sfruttano il minimo dérapage per farci la pelle.
La terza: Oltre alle dirigenze poco accorte e all’accanimento di cui sopra, per cui risultiamo periodicamente il capro espiatorio di un sistema che si lava la coscienza soltanto attraverso le punizioni inflitte a noi, paghiamo soprattutto le lotte intestine in casa Agnelli-Elkann e il fatto che la proprietà da un lato ricapitalizza, ma dall’altro non si fa scrupoli a usare la Juventus come strumento per i propri intrighi o a sacrificarla per far fuori questo o quel personaggio scomodo (la Triade nel 2006, AA adesso).
Per il futuro, auspico assolutamente una cessione, perché siamo francamente stufi marci di veder porcate fatte sulla nostra pelle, ma anche un po’ piu’ di furbizia. E non parlo solo di un utilizzo meno allegro dei telefonini, ma anche il fatto di ricominciare a occupare un po’ di piu’ i palazzi dei potere, come hanno fatto Inda, Roma, Lazio e Napoli.
Già fare un processo con l’accusa di aver infranto delle leggi che non esistono, signor Beck, mi sembra abbastanza strana come cosa.
Spiace, ma il suo “(s)fatto” collega Vendemiale è un cialtrone di prima categoria, re degli sfondoni social antiJ.
C’è poco da parlare, Lei è Primario in quanto primeggia!
Chapeau e a riveder le stelle!
Ammirevolmente,
BZ