Non è finita finché non è finita. Ma stavolta è proprio finita. Tranne che per Spezia e Verona, costretti allo spareggio salvezza, com’è giusto che sia. L’applauso del Maradona a Fabio Quagliarella, napoletano giramondo, 40 anni di gol e, improvvisamente, di lacrime, ha suggellato uno scudetto che ricorderemo e una stagione che ognuno tirerà per la giacca della propria giustizia.
La faccio breve. L’Udinese, decimata, non aveva più nulla da chiedere. La Juventus aveva, in compenso, molto da farsi perdonare. Molto? Troppo. Ha deciso un bel gol di Chiesa, inciso come un bisturi nella pancia di una classica partita di fine campionato. Chiesa, schierato ovunque tranne che all’ala. Con Rabiot stranamente a destra. E Allegri visceralmente incatenato al terzo posto sul campo, che avrebbe garantito la Champions. Invece, «solo» Conference: sempre che Ceferin sia d’accordo. La traversa di Bonucci ha ribadito quanto il destino fosse stufo di corti musi.
Cos’altro? Di puro catenaccio l’ultimo quarto d’ora, dopo i cambi di Sottil, e, in generale, un attacco tragicamente sterile. A proposito. In Friuli, là dove un agosto fa aveva chiuso Cristiano, ha chiuso anche Di Maria. Il marziano ne aveva abbastanza. Il Fideo non ha fatto abbastanza. Dicono che Allegri dovrebbe restare. Contenti loro.
Scontento almeno io, invece, per l’addio di Zlatan Ibrahimovic. Era nell’aria e nelle ruggini, però certi annunci spiazzano sempre. Ha distribuito emozioni e brividi come fossero cazzotti, metà gangster e metà ballerino, 41 anni di calcio brado e di cicatrici gelose. Un fuoriclasse. Cittadino del mondo, nato a Malmoe come Anita Ekberg. La dolce vita che solo i grandi sanno recitare.
Possibile scambio tra Juventus e Atalanta: Miretti a Bergamo, Carnesecchi a Torino come vice Perin.
Scscesny in premier.
Poi la promozione di Manna invece di prendere Giuntoli. Mi ricorda tanto la scelta di Alessio Secco.
Incredibile. Hanno confermato questo pagliaccio che ci ha affossati nelle ultime due stagioni. Incredibile. Qui c’è molto altro. Sembra che il Cane voglia che la Juve vada ancora più giù, forse per amplificare la gestione negativa del cugino o per chissà quale altro motivo. Ma sicuramente c’è molto di più, andiamo oltre la superlega e le beghe familiari.
Andrea Agnelli si dimette anche dal Consiglio di amministrazione EXOR
Il tutto fatto nella convinzione che si arriverà tranquillamente tra le prime 4?
Come “VISION” non c’è male ::)))
Folle entusiaste dopo il fatidico annuncio di Scanavino…
https://www.ilbianconero.com/a/juve-le-parole-di-scanavino-infiammano-i-tifosi-vergogna-state-d-44780
Pare che ci sia una nuova minaccia dell’uefa. La juve adesso deve costringere il Real ad affermare che la uefa non ha minacciato la juve. Se no la squalifica.
Scritto da Robertson il 7 giugno 2023 alle ore 15:13
Secondo me la conferma di Allegri fa parte della vendetta di Ceferin….
“Vediamo…. li squalifico? No, è meglio la Conference ed Allegri fino a fine contratto. E’ più afflittivo”
Pare che ci sia una nuova minaccia dell’uefa. La juve adesso deve costringere il Real ad affermare che la uefa non ha minacciato la juve. Se no la squalifica.
Mi sembra ci sia poco da commentare. A questo punto meglio parlare di tennis.
E buona conference a tutti.
Bertoldo chiediti chi è perchè ha ri-votato Ceferin alla presidenza dell’Uefa.
E perchè Gravina ne è il suo vice.
Poi avrai anche le risposte.
Cosa avrebbe dovuto fare la Juventus, a fronte di minacce alquanto tangibili, arrivate tramite il postino Evelina, per proteggere gli azionisti ed i tifosi?
Meglio un anno di Conference, oppure ipotetici cinque anni tra squalifiche e mancato raggiungimento in classifica di una posizione CHL?
Chi ha più ragione ed intelletto li usi….