Battere l’Olanda a casa sua – anche «questa» Olanda, per almeno un’ora fragile, grigia e sterile – è sempre motivo di vanto. E allora, piccoli appunti-spunti.
1) La Nations League è stata creata (da Platini, ahimè) per raccogliere mance dalle tasche delle amichevoli. Terzi, nel 2021, e terzi pure a Enschede. In entrambi i casi ci è stata fatale la Spagna. Poi, nella finalina, 2-1 al Belgio e 3-2 ai batavi.
2) Mezz’ora alla grande: dal 3-5-2 al 4-3-3, lo «spartito» che sentiamo di più. Per quanto non sia il modulo a fare il monaco. O non debba essere.
3) I «cannonieri». Dimarco ha aperto le danze: bel terzino, grande stagione, gran gol. Di sinistro, senza se e senza ma. Occhio, viceversa, alla fase difensiva: la finta di Bergwijn l’ha proprio bevuta fino all’ultima goccia.
4) Frattesi. Ha il gusto del blitz, il senso della porta. Con le furiette, aveva dettato il lancio a Jorginho e firmato una rete annullata per mezza scapola in fuorigioco; con l’Olanda, ha segnato d’astuzia, in mischia. Asilo alla Lazio, laurea al Sassuolo, 23 anni: non mi stupisce che sia al centro del villaggio (e del mercato). A patto che legga gli epinici, il mio compreso, «cum grano salis».
5) Chiesa. Il suo ruolo è all’ala. Non punta d’appoggio: vedi Spagna, vedi la Juventus dell’Allegri bis. Tra il pre e il post infortunio resta ancora un abisso, al netto dei carcerieri o dei liberatori. E del gol odierno, in contropiede (uhm).
6) Positivo l’esordio di Buongiorno. Prezioso sempre, Acerbi. Il Mancio è uomo di mondo: sorriderà dei su e giù della propaganda, da è tutto uno schifo a è tutto un giardino. Più o meno.
7) Retegui. Era alla terza, dopo i gol a inglesi e maltesi. Scomparso tra i fili spinati di Van Dijk. Immobile ha 33 anni, il centravanti – di ruolo, di peso – rimane un problema. In attesa che si rimetta Scamacca. Coraggio.
** Croazia-Spagna 0-0 dts (4-5 ai rigori). E’ stata una finale «senza» centravanti, anche se qualcuno c’era (Morata), bruttina e con il primo giallo all’80’ (Gavi). I rigori, che in Qatar – per «procura» – avevano promosso i croati e bocciato gli spagnoli, questa volta hanno baciato le furiette e sculacciato gli avversari. Tie-break, più che lotteria. Unai Simon ne ha parati due: a Majer e Petkovic. Laporte ha massacrato la traversa. Di Carvajal il lampo che ha spento le luci di Rotterdam. La Spagna era a secco dall’Europeo del 2012: la Nations League ne gratifica lo stile che, da Luis Enrique a De la Fuente, si regge sempre sul palleggio. Mi spiace per i croati. Sono un francobollo. Terzi ai Mondiali del 1998 e del 2022, secondi a quelli del 2018, secondi in Nations League. Modric (38 anni a settembre), Brozovic e Kovacic avrebbero meritato di chiudere in bellezza. Modric, alla sua età , l’ho visto in crisi solo una volta: la sera del 17 maggio, quando il Real venne travolto per 4-0 dal più bel City dell’era Guardiola (e oltre). Perisic terzino sembrava un ossimoro. Invece no. Per il ct Dalic, importante non è farsi notare, ma farsi ricordare. Gli sarebbe servito, in campo, quel traliccio che lo scortava in panchina: Marione Mandzukic.
Una società seria difende sempre il proprio allenatore. Sempre.
Scritto da Logan il 25 giugno 2023 alle ore 16:04
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A prova di galoppino di Puglia Viva.
A me sembra che il piano dei vigliacchi eredi dei vecchi Agnelli sia quello di cazzaggiare un altro anno (gettandolo nel cesso) col cazzarone; sperare che arrivi tra i primi 4; aspettare Spalletti per la stagione 2024/25.
Questa è la Pro Patteggiallegrese.
Scritto da Logan il 25 giugno 2023 alle ore 16:04
C’è sempre un punto di vista diverso. A te piace parlare di società che si fa comandare a bacchetta dallo spogliatoio. Io vedo un allenatore incapace di gestire lo spogliatoio. Del resto stiamo parlando dell’allenatore al quale, prima del campionato, fu concessa udienza privata da CR7, sul suo yacht. In ogni caso, c’entra un cazzo. Apprezzo la tua coerenza nel continuare a capire un cazzo, del punto in questione.
Imbarazzante la gestione Rabiot , non lo vuole nessuno, oppure nessuno è disposto a dargli quello che ora prende alla Juve , mentre che meno dare la solita mazzetta alla mamma , e noi che si fa ? Si cerca di rinnovare un altro anno , ovvio al solito prezzo , cioè 7 pippi netti , x poi vederlo la prossima fine stagione di nuovo con il teatrino di oggi , nel mentre Chiesa , che chiede gli stessi soldi, gli si nega il rinnovo e lo si mette sul mercato .
Sempre detto , questi nemmeno peggior fantacalcio potrebbero giocare , e ripeto , non capisco Giuntoli , se è così bravo come dicono e come sembra , cazzo ci viene a fare da noi ?
Scritto da Guido il 25 giugno 2023 alle ore 15:27
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Io non ho scritto di risultati sportivi. Ho scritto di una società che si fa comandare a bacchetta dallo spogliatoio perché il mister li fa lavorare troppo e non hanno voglia. Parlo della società che non difende il tecnico. Ho scritto del momento in cui la Juventus ha cessato di esistere. Non fare il furbo. O almeno cerca di capire con chi puoi farlo e con chi non è il caso perché ti agama subito. Cosa non difficilissima peraltro.
Abbiamo vissuto anni esaltanti e periodi abbastanza bui, anche lunghi, in passato, a nessuno è mai venuto in mente l’idiozia che morisse la Juventus.
Una squadra muore quando la proprietà rinuncia a difendere i propri dirigenti da accuse infamanti e palesemente infondate, mettendone in discussione la regolarità dei risultati conseguiti sul campo, barattando l’onore e la dignità , con il minor danno economico possibile. Sul campo si può perdere 10-0, come vincere 9 scudetti consecutivi. È lo sport. Concetti molto semplici, eh.
“Non chiedetevi quello che può fare Allegri per Juventus, chiedetevi cosa può fare la Juventus con Allegri”
Facce ride (cit.) ancora!
Il vigliacco multinick in free climbing sugli specchi…