Non tanto per i gol: il primo, molto bello (al volo, su percussione di Di Lorenzo); il secondo, «normale», su ennesimo tocco in profondità del capitano. Soprattutto per la «sveglia» data a Politano che, subito dopo aver pareggiato il rigore di Harroui, si era messo in posa davanti a una telecamera, invece di guadagnare in fretta il centro campo. Dallo scudetto a Frosinone, la clausola Osimhen continua a dettare legge. Capita spesso, ai leader.
Alla prima, di solito, si è indulgenti. Nel caso specifico, poi, c’era una prima nella prima: Garcia e non più Spalletti. Differenze? Calma. Anche a Verona, un agosto fa, l’approccio fu pacioso e la squadra andò sotto. In assenza di Kvara, più destra che sinistra: anche perché Raspadori tendeva ad accentrarsi. Meno possesso palla. Più ricerca del tiro da fuori. E Cajuste, l’unico «intruso»? Mobile ma irruente: sul penalty, e pure dopo. E’ una lancetta appena atterrata su un orologio raffinato. Diamogli tempo. Primo in B (contro la prima in A), il Frosinone che Di Francesco aveva ereditato da Grosso si è rivelato modesto, ma dignitoso, come ribadito dal palo di Baez (su punizione).
Se la «plusvalenza» del Napoli resta Osimhen, Lau-Toro rimane la pistola fumante dell’Inter. Doppietta l’uno, doppietta l’altro: su passaggio-cross di Dumfries da destra; su diagonale carogna di Arnautovic, appena entrato, da sinistra. La scorsa stagione, il Monza aveva soffiato 6 punti alla Juventus e 4 agli inzaghisti, 10 su 12 in totale. C’erano Carlos Augusto, Rovella, Sensi. C’erano. Vince di slanci, l’Inter, con Thuram a caccia di spazi e Sommer-time in attesa di mire meno vaghe, ancorché, in alcune mischie, insidiose: gira e rigira, sarà di Calhanoglu la «parata» più impegnativa.
Da Marassi, sinfonia Viola: 4-1 al Genoa di Retegui. Segnalo il bacio all’assist di Bonaventura per la sgrullatina di Mandragora. Gongola, Italiano, pensando ai processi per il gol preso…
Mi raccomando, chi guarda la partita che fornisca feedback perchè dei pagliacci delle tv locali o dei minus di Juventibus non mi fido.
Peccato non essere riusciti a vendere Chiesa eh…
unebbono. megio beraddi.
Forza ragazzi!
FORZA JUVEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!+
Forza Juve, resisti.
La salita , la salida, la Volpiana , è una prerogativa del 433 , poi come scritto proprio nel link di Luca L , ci sono state delle varianti e degli abusi , ed il Barca di Guardiola ha quasi sempre (forse sempre) con il 433
FIGLIO DI TROIONA MARCIA multinick, scusa una curiosità: perchè vuoi solo giocatori indaisti alla Juve.
Non sai rispondere, SGAMATO e DEMENTE?
Cio’ che qualche demente giudica “bislacco”, rappresenterebbe, invece, una soluzione a salvaguardia del campionato (ammesso che ci siano le condizioni per disputarlo), riducendo il numero delle partite a vantaggio delle competizioni europee e della nazionale, ossia: due gironi da 10 squadre con partite di andate e ritorno. Final four tra le prime due di ogni girone con incontri di andata e ritorno incrociati. Stesso dicansi per l’assegnazione dei posti in europa league. Retrocessioni: retrocedono le ultime di ogni girone, play out per la determinazione della terza, con finale tra le vincenti degli spareggi.
Una po’ di pepe sul torneo e meno partite.
Scritto da DinoZoff il 2 ottobre 2020 alle ore 19:46
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Qui ancora in pieno dominio juventino con Sarri implorava le merde della figc di passare ai play-off per dare una chance alla sua inda e alle altre.
Mai più sentito il figlio di troiona che specula sui cadaveri dei conoscenti (forse conoscenti…) scrivere dell’argomento…
CHI E’ CHI SGAMA CHI, FIGLIO DI TROIONA MARCIA?
Cosa cazzo hai sgamato…RUFFIANONE e LECCACULA, oltre che bastardo figlio di triona di uno SCIACALLO
Scritto da Giovanni il 20 agosto 2023 alle ore 19:30
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Ci rinuncio, evidentemente non ti sono presenti chiaramente le dinamiche organizzative all’interno di aziende assimilabili alla Juventus ed in particolare il ruolo e le responsabilità dei top manager come Giuntoli.