Le attenuanti generiche della prima valgono per tutti. Ci mancherebbe. Ciò premesso, la «salida allegriana» dell’impatto sembrava appartenere a una squadra finalmente «normale». Pressing, velocità d’esecuzione, recupero rapido e baricentro, rispetto alle mappe d’antan, da cime innevate. Sventrata nella rosa, l’Udinese di Sottil ci metteva del suo: l’ingenuità di Zarraga a monte dell’azione Vlahovic-Chiesa, rifinita con un saettante destro dal limite; il mani-comio di Ebosele che propiziava il penalty trasformato dal serbo, giusto al 20’. E a bollicine ormai esaurite, l’uscita-capestro di Silvestri su cross di Cambiaso, un invito a nozze per la testa di Rabiot.
Va scritto che, sullo 0-2, l’arbitro aveva sorvolato su un contatto Rabiot-Thauvin, il classico rigorino che puoi dare (come sabato, al Frosinone) e non puoi dare. Sacchi suggerisce sempre di leggerle, le partite, nella loro interezza, e non di piegarle agli episodi. E allora? Chiesa «libero d’attacco» è un’idea che ha pagato: sino a quando, almeno, c’era benzina e la squadra lo puntellava «alta», in linea con l’indirizzo delle dottrine moderne.
Alla fantasia, in passato, provvedevano Dybala e Di Maria: ora che non ci sono più, bisogna inventarsela. Si è giocato più a sinistra (Cambiaso-Chiesa) che non a destra, là dove Weah seguiva più la lavagna che l’istinto. Con Miretti mobile ma grezzo nelle scelte e Locatelli, tosto, a presidiare i valichi.
Il caldo, lo scarto e i cambi hanno consegnato la ripresa al temperino di Samardzic, a un paio di parate di Szczesny e a una Juventus sazia e un po’ lessa. Iling-junior e Yildiz hanno sparso coriandoli di gioventù. Rimangono, della serata, quei venti minuti d’ingaggio. Belli e persino« cattivi». E’ una fetta che, senza Europa, il cuoco dovrà trasformare in torta.
concordo che la nostalgia non aiuta a capire il mondo che cambia. La frase “ai miei tempi” non fa parte del mio vocabolario anche perchè ricordo che quando ero giovane, già gli anziani del tempo dicevano….”ai miei tempi”. E’ una ruota che gira. Però mi reputo conservatore perchè ritengo che debba essere conservato quel che merita. Per dire, limitandosi al calcio, “ai miei tempi” le partite iniziavano alle 15,00 a settembre, poi alle 14,30 per tutto il periodo invernale, per poi tornare alle 15,00, per iniziare alle 16,00 a maggio. Vero che non c’erano posticipi anticipi, notturne, ecc ecc, ma nello stabilire gli orari ed i calendari si teneva conto anche delle condizioni climatiche per preservare il livello tecnico e la salute dei calciatori. (e comunque “illuminare” più partite di calcio a settimana è uno spreco di energia, direi..). E le temperature medie, così raccontano i meteorologi, sono aumentate. Ma se ne strabattono, sull’altare dei diritti tv, sempre più partite, anche con temperature che mal si conciliano con il gioco del calcio.
Sui rigori concordo.ieri Causio mi chiedeva se c’era un rigore per un intervento di coufal ma sono sicuro che solo dieci anni fa quella domanda non me l’avrebbe mai fatta.purtroppo ci stiamo abituando ad un andazzo spregevole così che quando è la,ns squadra a non ricevere un rigore farsa rispondiamo “eh ma oggidi’quei rigori li danno”.
Io non parlerei di modello saudita,inglese o quant’altro.ognuno deve crearsi il modello più efficiente per il mercato in cui opera.
le troppe partite creano noia,concordo e infatti guardo solo premier league e qualche rara partita di champions di cui ancor più raramente guardo interamente i novanta minuti.
credo quindi che non sia il ripetersi di bayern Real Madrid quello che va impedito ma chiunque pensi ad una competizione sportiva dove si ha diritto di partecipare in base ai debiti che si fanno con le banche perché costui è un idiota.
Se uno arriva a dire che la roma ha più diritto dell’Atalanta di fare la champions è un pazzo e i pazzi vanno messi in condizione di non nuocere.
altro aspetto che dovrebbero analizzare, i dirigenti del calcio mondiale, sono certe assurdità regolamentari. I rigorini visti in Udinese Juve e Milan Torino sono offensive nei confronti del concetto del gioco del calcio, così come il fuorigioco o meno per una unghia. Questi sono gli aspetti che dovrebbero approfondire.
Soprattutto quello che cambierà la prossima stagione è che la Champions porterà molti più soldi nelle casse dei club. Quindi la Juve DEVE qualificarsi.
ho dato una lettura al nuovo format della champions che dovrebbe iniziare dalla prossima stagione. Bah, magari funziona, un po’ arzigogolato, ma prima va visto sul campo. E’ certo però che le partite della prima fase passeranno da 6 a 8, con il pericolo di dover disputare altro scontro diretto, prima degli ottavi, se non ti posizioni nelle prime otto del mega girone iniziale. Quindi calendari ancora più ingolfati. della riforma dei campionato ovviamente non se ne parla, anzi, hanno ben pensato di cambiare format della super coppa italiana con semifinali e finali. Quindi altre partite. Il campionato inizierà a luglio? Ma sul punto ha ragione Sarri, giocare in Agosto in Italia è assurdo, il livello tecnico delle partite diminuisce. Queste sono gli aspetti che portano disaffezione. noia, stanchezza.
Luca.
Non l’ho letto, però se hai scritto che il regime dell’Arabia Saudita è una schifezza sono d’accordo con te. Politicamente sono un progressista, però non sono nemmeno uno di quelli che pensa che il nuovo, per difinizione, sia sempre meglio rispetto a quello che c’era prima. Dipende sempre da come si cambia. Per quanto riguarda il calcio, il “nuovo” ha peggiorato le cose. Il calcio, diciamoci le cose come stanno, piace sempre meno. I giovanissimi non lo guardano nemmeno più. Si accontentano, quando se lo ricordano, degli highlights di tre minuti su Youtube mentre smanettano con il telefono. Segno dei tempi.
Bah io ricordo che nei ruggenti settanta, c’erano i “grandi” che dicevano che questi bambocci dei giocatori per quel che fanno prendono troppi soldi e sono viziati. Altro che ecc ecc.
Se no chi sa quanto erano buone le mele si tempi dei romani.
Le cose cambiano. Il rugby è sport rude e senza buffoni fintanto che non arrivasse ai livelli di interesse del calcio. Anche li allora, comincerebbero i rotolamenti le perdite di tempo ecc
Caro Alessandro, non so se hai letto il mio post in cui dico che la Saudi League mi fa schifo e per quale motivo.
Dico solo: la nostalgia non aiuta a capire il mondo che cambia.
Tutto qui
Però bisogna fare i conti con i target di mercato, questi non sono degli sprovveduti e hanno il potere di indirizzare i gusti