Polvere. Né di stelle, né da sparo. Solo polvere. L’Atalanta del Gasp non è più «quella», ma si sforza di assomigliarle. Al netto del calo tecnico della rosa, la Juventus dell’Allegri bis è sempre quella, una squadra che porta in giro un nome grande dal gioco piccolo. Morale: zero a zero.
Mancava l’artiglieria pesante: Scamacca e Touré da una parte, Vlahovic e Milik dall’altra. Giocava, Gasp, senza un centravanti di ruolo. De Ketelaere, o chi per lui, era lo Zirkzee del Bologna, mobile qual piume al vento. Il pericolo è che Bremer ci cascasse e si lasciasse «adescare». Una sola occasione (doppia), sciupata grossolanamente da Zappacosta: su cross di Ruggeri, da sinistra a destra, specialità della casa.
Dal 20’ in poi, Madama si sistemava un po’ meglio. Due tiri, uno di Fagioli e uno di Kean, parati. Il giro palla era però lento e scontato, a caccia perenne delle accelerazioni di Chiesa. Che potrà, spesso, decorare il centro del villaggio, ma toglietevi dal cervello che, da solo, possa diventarlo (il villaggio).
Proprio l’ex Viola, in avvio di ripresa, impegnava di nuovo Musso. Terza conclusione nello specchio: punto e a capo. I cambi, Muriel in testa, davano energie alla Dea e le toglievano alla Vecchia. Le coppe le ha Gasp, ma da come è andato il secondo tempo sembrava che in ballo ci fosse Allegri. Mezzo miracolo di Szczesny su punizione di Muriel (guanti, traversa, fianco, corner); mezza papera del polacco su sventola del colombiano, con Koopmeiners che si mangiava il tapin (e, poco dopo, sciupava un cross di Bakker, riserva ennesima). Insomma: Bergamo altissima e Goeba bassissima.
Dal dentista, per qualche minuto, soffriva persino il City del Pep, figuriamoci una signorinella dalle gengive fragili, quarta nella mia griglia estiva, e dal precettore antico. Direi che è tutto: il «solito» tutto.
Per giocare ad alto livello
Viscidoff le partite di serie c e D non fanno un bagaglio di esperienza credibile per giocare in serie A il succo del mio discorso mi sembrava semplice persino per te ma mi sbagliavo.
I morti lasciali stare soprattutto smetti di infangarne la memoria come hai fatto con quel povero ragazzo.
Bestia cornuta.
Dopo avergli visto CONFERMARE il fuorigioco, chiaramente
Scritto da Luca L. il 2 ottobre 2023 alle ore 06:28
Spiegazione chiaramente inaccettabile…se così fosse andata cosa impediva al VAR, per evitare tale obbrobrio, di richiamare l’arbitro un secondo dopo avergli visto assegnare il fuorigioco per dirgli “il goal è valido!! “…avrebbero certo fatto una figura del kazzo , ma così non è forse 10 volte peggio ?! In quella partita si passa in un minuto da 1-0 per i Reds a 1-0 per gli Spurs. tu dai il goal validissimo al Liverpool , è 1-0 palla al centro e diventa una partita del tutto diversa, anche con i Reds in 10…vediamo come e quando il Tottenham la partita la vince lo stesso…forse sì, non possiamo escluderlo, quel che è sicuro è che era 1-0 Reds e palla al centro…
LA SPIEGAZIONE
Eurosport è l’unico che spiega veramente perché il gol di Luis Diaz in Tottenham Liverpool non è stato convalidato.
÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷÷
La spiegazione dell’”errore umano” arriva da Dale Johnson (giornalista di ESPN): “Il VAR, Darren England, ha controllato il fuorigioco pensando che la decisione sul campo fosse ‘gol’. E’ stato un rapido controllo del fuorigioco perché era chiaro che Diaz era in-gioco, quindi ha detto all’arbitro ‘controllo completo’. Nel dire all’arbitro “controllo completo” sta dicendo che la decisione sul campo era corretta”. Il problema è stato che la comunicazione dall’arbitro era “no gol”, da qui è nato l’errore umano di cui si è tanto parlato.
#elkannout
Io guardo la luna
Nella prima juve di conte non c’era padoin, comunque Giaccherini quando arrivo’ a torino aveva già giocato 100 partite o giu’ di li segnando in carriera una ventina di gol, Vucinic aveva giocato tra Lecce e Roma oltre 250 partite e 80 gol complessivi.
——
Parlavo della carriera complessiva, non in serie A…(paragonata a quella di Miretti, Fagioli e chi ti pare….)poi se ti dico che non sai leggere non ricominciare con la storia dei morti…
Leroy Kincaid
@FallingMatuidi
·
2h
Anno 1: “Non ha trovato la Juventus che conosceva lui, ambiente da recuperare mentalmente”.
Anno 2: “Colpa della penalizzazione”, quando fino a Gennaio eravamo fuori dalla CL e protagonisti di un campionato horror.
Anno 3: “Colpa dei giocatori non all’altezza”.
Però una cosa vera Viscidoff l’ha scritta.
Il cialtrone è convinto di avere una squadra scarsa e non manca mai di rammentarlo pubblicamente ed ovviamente il body language dei giocatori è quello di un gruppo mortificato ed avvilito nonché smarrito per lampante mancanza di qualsivoglia idea di gioco corale.
Rammento due domande fatte a Conte appena arrivato:
“Ti hanno chiesto lo scudetto”?
Risposta “Non avevano bisogno di chiedermelo”.
“Pensi di avere una buona rosa”
Risp.”i miei giocatori sono i migliori del mondo.Sempre”.
Giaccherini arrivo alla Juve con 36 presenze in serie A e 7 gol.
In precedenza tanta serie B e C