Quando la cronaca (un quarto di finale, la scorsa stagione) si scorna con la storia (14 Champions), ci si annoia di rado. Napoli-Real è stata una croccante roulette la cui pallina è «morta» nella casella della schiena di Meret: 2-3. Garcia era andato sul classico, Ancelotti no: orbo di mezza difesa, senza centravanti e con due «vipere» fra i cespugli, Rodrygo e Vinicius. Modi e mode. La bellezza della diversità .
Il Maradona, pieno zeppo, ha visto di tutto, da tutti: l’uscita farlocca di Kepa, poi bravo su Osimhen, a monte della capocciata di Ostigard, già a segno a Lecce; il regalo di Di Lorenzo, scartato da Bellingham e sfruttato da Vinicius; il dondolio leggiadro dell’inglese in mezzo a statuine fin troppo sull’attenti; il rigore di Zielinski, da un mani-comio di Nacho sfuggito persino a Osi. E la lecca di Valveverde: pura polvere da sparo.
Bene il Real all’inizio, con gli avversari meditabondi, ancora blancos e, sul due pari, il momento più ispirato del Napoli. In chiave singola: sprazzi di Kvara (solo nella ripresa, però); spallate di Osi (con Rudiger che gli ringhiava addosso, stopperone d’antan); benino Politano, che non avrei tolto; Lobotka di molta lotta, Zielinski di poco governo; Ostigard e Natan senza riferimenti e, per questo, non sempre a proprio agio.
Dall’altra parte: Jude Bellingham, classe 2003, la fantasia al potere. E se n’è mangiato un altro di testa, addirittura. Gioca con il radar incorporato, metà ballerino e metà spadaccino. Carletto ne sfrutta il fiuto, l’incedere ambiguo (che confonde i rivali), liberandolo dagli schemi, se e quando serve.
** Inter-Benfica 1-0. Dopo un primo tempo di studi e di sbadigli, un secondo alla baionetta. Traversa e palo del Lau-Toro scatenato, paratone di Trubin, portoghesi al muro: la rete di Thuram è una goccia, rispetto al diluvio di occasioni. Si vede che il destino era a cena fuori: simili sprechi, di solito, lo rendono di cattivo umore. Magari la tv inganna, ma l’Inter di Inzaghino mi è sembrata il Settimo cavalleggeri, non l’accozzaglia di onanisti descritta dall’Arrigo. E Di Maria? Come un gatto in tangenziale. E infortunato, naturalmente. Mi ha ricordato un film che davano a Torino.
Grande Sinner, tennis stellare
bene così Medvedev , riprovace la prossima volta
Esatto, non si vede nessuno ma proprio nessuno rinunciare a giocare come noi, agendo esclusivamente di rimessa o sperando in qualche errore avversario. La proposta di calcio della Juve è zero, la prova ne è che fa andare regolarmente in bestia ogni volta che la si guarda. Per cui non la si guarda più in attesa di tempi migliori.
Scritto da Fabrizio il 4 ottobre 2023 alle ore 11:28
A questo punto l’unica è convincere magnanelli a fare von Stauffenberg con una valigetta alla prossima riunione tecnica. L’importante è che non esca troppo presto, se no finisce ancora peggio.
Accupare, Moeller.
E in Silenzio, grazie.
Certo, davanti allla nullità del cialtrone,
culoncino sembra Happel
inzaghi finora solo supercazzole, e due scudetti regalati a squadre di una spanna almeno inferiori alla sua.
le altre son masturbazioni cerebreali.
Scritto da ezio maccalli il 4 ottobre 2023 alle ore 10:24
purtroppo temo andranno entrambe agli ottavi. speriamo escano almeno le altre due. e che i sorteggi poi siano poi un pò più sorteggi e meno tavole apparecchiate.
Scritto da ezio maccalli il 4 ottobre 2023 alle ore 10:23
Quando ha finito di mangiarsi tutte le unghie delle mani,puo’ iniziare pure con quelle dei piedi.
Dicono sia rilassante.
Il problema è che chi detesta Allegri, come la maggior parte qui, non per questo assolve la società o i giocatori per quanto si vede. Invece gli altri ormai non sono più cheerleaders, sono praticamente sacerdotesse, continuano a difenderlo a spada tratta e incolpano esclusivamente giocatori (che sarebbero scarsissimi, dei veri brocchi, tipo Vlahovic che non stoppa il pallone, Chiesa che non li scarta tutti, ecc.) o la società , lei certo indifendibile, ma sono già esistite dirigenze o proprietà non esattamente irreprensibili epoure un’area tecnica gestita bene. Questi qui non si rendono conto (oppure negano l’evidenza, non so) che se Locatelli in nazionale sembra una cosa e nella Juve un’altra, un motivo ci sarà , e non è che in nazionale sia circondato da Kroos Bellingham Haaland eccetera…
Scritto da ezio maccalli il 4 ottobre 2023 alle ore 10:24
facciamo uno di scudetto, quello dello scorso anno il Napoli l’ha stra-meritato
Scritto da Dylive il 4 ottobre 2023 alle ore 10:19
Finalmente uno sobrio,grazie.
poi il tifoso è anche un po’ accecato dalla passione, io stesso spesso non riesco a resistere e un’occhiata alla partita non rinuncio a darla. ma francamente, come ho scritto, sono sul punto di mollare, ormai è troppo.