Arrigo non va matto per Simo, nel quale rivede ogni tanto – e magari l’ha rivisto pure a Bergamo – qualcosa di Max (quello della manita, naturalmente). Preferisce Stefi. Perché allena il Milan? Ai maliziosi l’ardua sentenza. C’è un dettaglio, però: l’Inter ha vinto persino fra le candele ardenti del tempio della Dea: 2-1. Non si risparmiava, la squadra del Gasp. Ma non tirava mai. Di Scamacca, per esempio, rammento sponde, non lecche. Non che la capolista incantasse. Per carità . Raccolta, vigile, timida, con Acerbi su Koopmeiners: ah, il calcio totale. Improvviso, il rigore: una sciocchezza di Musso su Darmian, talmente defilato che sarebbe bastato accompagnarlo, invece di tuffarglisi ai piedi. Il tocco-dentro era stato di Calhanoglu, che poi ha trasformato il penalty. Il turco è in formissima: regista, mediano e, se serve, addirittura terzino. Dimenticavo: Pavard, infortunato, da chi era stato sostituito? Da Darmian: ah, il destino.
Più impetuosa, la ripresa. Anche se, paradossalmente, al gol di Lau-Toro (il dodicesimo: gran destro, chapeau) l’ordalia sembrava chiusa. Tra parentesi, Gasp aveva appena ritoccato l’assetto. Com’è come non è, Scamacca – alla distanza, il migliore dei suoi – ha dimezzato lo scarto. La palla gliel’aveva fornita Lookman, passato attraverso un «kamasutra» con Dimarco molto, molto hard. E allora, sotto: parate (rare, ma cruciali) di Sommer e Musso, arrembaggi di qua, contropiedi di là . Sino al rosso, per cumulo, a Toloi. Cinque trasferte, l’Inter, cinque successi. Non proprio canzonette.
** Salernitana-Napoli 0-2. Rudi gironzola tra le macerie dell’ultima. Raspadori quasi subito, Elmas, un panchinaro, quasi al termine. Ordinaria amministrazione. Il Raspa punta centrale continua a timbrare. Qualcuno lo tenga presente.
** Milan-Udinese 0-1. E’ la sorpresona del sabato. Fischi a San Siro. Povero, poverissimo Diavolo. Il primo hurrà di Cioffi lo condanna al netto degli episodi e al di là del rigorino (di Adli su Ebosele, dal dischetto Pereyra). Sgonfio e ambiguo. E un po’ di cazzimma solo agli sgoccioli, con il miracolo di Silvestri su Giroud. Sgommatine di Leao; dubbi amletici, al momento del tiro, di Reijnders e Okafor; centrocampo grigio, Jovic piatto; il doppio centravanti non ha pagato. Daranno la colpa a Stefi. L’Udinese ha mollato il possesso (27% a 73%), ma in materia di occasioni non è stata da meno. Catenaccio? Tra i titoli di coda, non durante. Milan (quinto sul campo, la scorsa stagione): un punto tra Juventus, Napoli e Udinese. E martedì, in Champions, arriva il Paris. L’ultimissima frontiera.
** Per concludere, due parole sul Bologna di venerdì: 1-0 alla Lazio di «C’era Guevara». Un tiro a testa, se non ricordo male: rete di Ferguson, traversa di Castellanos (invalidata da una spintarella di luna). Grande lezione difensiva di «Drago» Motta. Non hanno vinto i più forti: hanno vinto i più bravi.
Incredibile…segna Miretti!!
e ora la var cerca 10 minuti…
La radio ha detto….gooooL !!!!!
FORZA JUVEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!
bravo d’aversa
vince 0 1
i bagonghi sbandano alla grande
lui leva i migliori
e becca 2 gol
Bravo
piccoli cialtroini crescono
sempre affascinante la premier, col luton che in questo stadio minuscolo con la gente praticamente nel campo fa vedere i sorci verdi al liverpool che agguanta il pareggio solo nel recupero. che bello poter vedere la gioia dei tifosi, rincuora. e noi dobbiamo sorbirci ancora le minchiate di ‘sto coglionazzo di renzi…
Nel frattempo rigore sbagliato da Lukaku ma soprattutto altra parata strepitosa….
Renzi: “Oggi si gioca Fiorentina-Juventus. Per i tifosi Viola non è una partita: è LA partita – scrive –. Per un intero anno viene preparata una coreografia speciale e la curva Fiesole si prepara per le grandi occasioni. Ma dopo quello che è successo in Toscana col maltempo come si fa a giocare oggi?». ah ecco va rinviata per le coreografie….ma è lecito pronunciare certe cazzate?
Questo è vero. Ascoltare l’opinione di renzie ultimamente (?) è un eccellente modo per sapere cosa non sia opportuno fare.
Davvero nessuno degli organi competenti ha chiesto il rinvio. Non la Prefettura, non l osservatorio, non la Lega e nemmeno la Fiorentina. Solo la curva Fiesole (e cos’è la Curvs Fiesole?). E per cavalcare l ondata e per mettersi in mostra con i soliti sentimentalismi falsi e ipocriti certi politici si schierano per il rinvio Da Nardella a Giani a Renzi. Esseri schifosi