Uno prende il risultato di Fiorentina-Juventus (0-1) e lo scuote come un salvadanaio per «vedere» cosa c’è dentro, per sentire cosa tintinna. Un bel gol in avvio, il primo di Miretti in carriera, bello per l’azione (McKennie-Kean-Rabiot-Kostic) e al di là dell’esitazione fatale di Parisi. Fabio Miretti, il cocco del mister (l’ho letta).
Dopodiché, un catenaccione che rimanda all’epoca di Carosello, agli anni di una pubertà godereccia e spensierata; tutti terzini; Gatti, Bremer e Rugani in versione gladiatori; McKennie stampella e ventosa; Kostic addosso a Nico Gonzalez con Miretti a supporto; Kean di sentinella sulla trincea più lontana (?) dall’area. E Chiesa? Sembrava l’ospite che, invitato a una festa, non riesce a far ballare nessuna.
E una Viola in pressione costante, zanzaresca, senza Bonaventura per oltre un’ora (mah), sempre lì a menare il torrone, sempre lì a vellicare le barricate di Max. Una marea di cross, un pugno di corner, un sacco di tiri murati. Ma parate di Szczesny, due: su Nico e, soprattutto, sulla punizione di Biraghi. E poco ci è mancato, agli sgoccioli, che Cambiaso, di testa, siglasse il raddoppio, addirittura.
Prego risultatisti e prestazionisti di non scannarsi. Il calcio è questo, e il catenaccio non è reato (anche se non aiuta a crescere: in Europa, specialmente). Diranno che Italiano, alla terza sconfitta di fila, avrebbe dovuto fare questo e quello. Bravi, i professorini del sofà : il suo regno per un centravanti. La Vecchia ha giocato, ebbene sì, come Allegri predica in privato e censura, o comunque assolve, in pubblico. Da provinciale con l’elmetto, da amazzone ruvida e scontrosa, un po’ di legnate e via d’episodio. Sei partite, zero gol al passivo: c’è chi farà la ola. L’umile scriba prende doverosamente atto del tabellino e della classifica. E continua a scuotere il salvadanaio. Non c’è altro. Se non l’abbraccio fra Arthur e Corto muso e, immagino, le paturnie di Sacchi e lo sdegno di Adani.
P.S. Chi scrive ritiene che l’idea di rinviare la partita per le tragiche inondazioni dei giorni scorsi sarebbe stata motivata e nobile. A un patto, però: che fossero state le autorità politiche di Firenze e della Toscana a proporla, non i tifosi della Fiesole (in questo caso, ammirevoli). A ognuno il suo (senso di responsabilità ).
Se si parla di efficacia, il risultato raggiunto è sempre la dimostrazione di essa. Se si parla di costruzione ecc. il discorso è diverso.
Ovvio che vale anche il contrario. Mancanza di risultati uguale inefficacia dei mezzi per arrivarci. Il fallimento è relativo ai traguardi prefissati.
Scritto da ezio maccalli il 7 novembre 2023 alle ore 16:30
e’ atipica come quella con Lecce e similari , dove cazzo vuoi andare con Nzola e Beltran di punta ? vs una squadra come la ns poi , che ha sempre SEI giocatori dietro la linea della palla
https://fondazionejb.com/
per chi fosse interessato….ne parla anche Tuttosport
https://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/juventus/2023/11/07-116370534/jdentit_bianconera_il_tifo_juve_si_difende_da_veleni_e_aggressioni_social
“Un approccio del genere finisce con l’anestetizzare e togliere passione alle lunghe fasi di attesa delle partite, riempendole di nulla invece che della volontà di creare i presupposti per fare esplodere le emozioni, dei giocatori e degli spettatori. Tutto questo rende brutte la partite della Juventus ed è un discorso estetico, di appagamento visivo, ma anche di efficacia in campo. E se sul primo ci sarà sempre dibattito per via del gusto personale, e magari c’è a chi questo nichilismo piace, sul secondo invece credo che non ci sia molta discussione. Se una parte della bellezza di una squadra deriva dalla sua efficacia in campo, ecco, sicuramente su quella parte la Juventus di Massimiliano Allegri ha ancora tanta strada da fare.”
——-
(sempre dalla lettera di san paolo)
qualcuno si illude che siamo “efficaci” quando arrivano questi risultati di corto muso ma non è così, il problema grosso, per come la vedo io, è che non stiamo costruendo nulla e temo che nel lungo periodo ne pagheremo il conto.
che poi anche se giudicassimo l’efficacia esclusivamente in base al risultato non potremmo che constatare il totale fallimento del (non)gioco di questo secondo allegri, che come risultato ha prodotto solo mortificanti figure barbine in italia e fuori.
Perdenzo è bella, quasi come Frenando Alonso…..
secondo me discutere di violacei Juve è inutile perchè è una partita atipica, con una squadra che ha difeso ad oltranza (anche perchè le volte che poteva ripartire lo ha fatto male sbagliando scelta o misura) e dall’altra parte una squadra che in questo momento ha problemi e fatica indipendentemente dall’avversario e dal proprio atteggiamento.
nel calcio di oggi lo 0-0 l’ 1-0 son diventati risultati più rari perchè le partite durano in media 10 ‘ di più, perchè perdere tempo è pià difficile non potendo più passarla venti volte al portiere che poteva prenderla con le mani, perchè i mischioni in area sono vivisezionati ed è più probabile farsi beccare se fai falli….etc. etc….
poi si corre di più, di conseguenza è meno facile addormentare le partite……… ed è vero che quasi nessuno si da più per vinto in partenza , una volta, la metà delle squdre se prendeva goal dalla Juve, o altre di alta classifica, pensava a limitare i danni pensando alla prossima, oggi, per fortuna, è raro che succeda.
“Perdenzo Italiano è questo. Niente di più”…Perdenzo è una chicca,,,quasi alla stregua di allenatore afflittivo. Quasi.