Trombe di Champions. Al Parco, Mbappé. A San Siro, Leao. Ergo: da 3-0 per il Paris a 2-1 per il Milan. Da Coverciano vi diranno che è un’analisi troppo sbrigativa. Da Fusignano, brinderanno al coraggio, al pressing, al gregge tornato squadra. Deposti i bicchieri e allontanato il vino: era una tappa cruciale, vinta con merito. Anche con sofferenza, certo: la traversa di Dembelé, il palo di Lee. Ma pure Donnarumma (sì, lui). Il migliore dei suoi: straordinario, nella ripresa, sulla punizione di Theo e il diagonale di Okafor (tipo Szczesny-Giroud).
Altro che noia, al Meazza; Pioli «on fire» e non più «fired». Non risulta che facesse giocare Leao terzino, ma insomma: c’est la vie, come diranno adesso di Luis Enrique, le cui radici barcelloniste, se non supportate da tronchi robusti e fronde nodose, tendono al torello e al molliccio.
Nel primo tempo, Mbappé si è mangiato un paio di gol. Non Leao, letale nelle sgommate e lesto nel rispondere alla zuccata di Skriniar con una rovesciata al culmine di un’azione avviata in coppia con Giroud. Giroud che poi, di testa imperiosa, dopo aver schiacciato l’ex dell’Inter, siglerà il raddoppio al 50’. Il cross, al bacio, era di Theo.
Già : «torna» Leao, tornano i titolari (Theo, Pulisic, Loftus-Cheek, un carro armato) e il Diavolo si solleva dai chiodi friulani con garra, testa e cuore. Parigi val bene un po’ di palizzate, e difatti ci sono state, ma anche in quel periodo, il contropiede garantiva viveri e munizioni. C’è chi ricamerà sul blitz di Ibra: ne ha facoltà , Stefi non è geloso. Sa che il risultato viene prima di tutto e allora, welcome genio (da pirla che era). Le edicole tengono sempre pronta la doppia versione.
** Lazio-Feyenoord 1-0. Ma guarda: segna Immobile e l’Aquila vola. Chi lo avrebbe mai detto? Partita rognosa, all’Olimpico. Sarri metà Guevara, a proporre agguati, e metà Bukowski, a smoccolare (metaforicamente) sul coppino di quei batavi che, mortacci loro, di arrendersi non ci pensavano proprio. Agli sgoccioli, Provedel: da portiere, stavolta. In un mischione che persino il rugby ci avrebbe invidiato.
Morale della notte: due vittorie e ottavi apertissimi.
Scritto da Riccardo Ric il 8 novembre 2023 alle ore 11:40
Non è questione di vincere con la tattica di Allegri, è che “il calcio è semplice” :-)))
Provocazione ;-))
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Stagione 2023-2024
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Vlahovic & Kean & Milik & Chiesa: 10 gol
Alvaro Morata: 17 gol
https://www.tuttosport.com/news/calcio/champions-league/2023/11/08-116404186/capello_tira_in_mezzo_allegri_sulla_champions_di_milan_e_lazio_hanno_vinto_
“Stasera Lazio e Milan hanno vinto con la tattica di Allegri”.
rido..ero tentato di esprimere solita riflessione perchè mi era entrata in testa, (LAzio non so, ho guardato Milan PSG), ma in effetti mi sembrava un po’ troppo estrema. Poi leggo che lo ha detto Capello, ed allora….oh, insultate lui eh, non me, lo ha detto lui!
Peccato speravo arrivasse la mazzata finale per tutte e due…..
Speriamo che succeda qualcosa di piacevole stasera….
Bingo! :-)))
Guido, la verità è che ti surclasso nella dialettica e negli argomenti ogni volta che ti presenti. Mi dispiace, ma dovresti fartene una ragione.
Inoltre, io non mi sono mai fatto portavoce di una presunta vera juventinità , ma al contrario, ho sempre sostenuto che questa non esiste e che ognuno tifa in base alla verità del proprio sentimento.
Certamente, io non mi identifico con la squadra del Cane e del Cialtrone: questa ormai non è più la “mia” Juventus, ne ho preso atto.
Per quanto riguarda l’efficacia del Cialtrone, ne abbiamo avuto prova in questi due anni in cui è dovuto ripartire senza lucrare sul lavoro altrui, come fatto al tempo di Conte: 0 titoli. Il resto, come dici tu, sono supercazzole.
Interessanti le letture delle cheerleaders del Cialtrone. Infatti scopro oggi che i muri vanno aggirati. Bisogna che qualcuno lo dica a quei poveri muratori, che si ostinano ad abbatterli.
La battuta (…) su chi si deve divertire nel calcio mi ha fatto tornare in mente la serie “the english game”, dove si spiega come nasca la passione per il calcio. In uno scenario distopico (ecco l’ho detto) mi sono immaginato nel film Mr Kaciucc nei panni del capo, Arthur Kinnaird e veramente ti rendi conto come basti poco a questo mondo per far nascere un cazzo di niente. Basta trovare il personaggio sbagliato che ti fa schifare ciò che proponi. E ti perdi il più bello spettacolo del mondo.
Il Paris è una squadra in mezzo piuttosto giovane. Un poco veneziana davanti, devono aver avuto ordine di non tirare, perchè nel secondo tempo sembravano voler entrare in porta col pallone.
Il milan ha giocato una partita molto gagliarda, fortunato in più di una occasione, ma la fortuna bisogna meritarsela.
Mi ha lasciato sorpreso lo scout del primo tempo. Zero falli fischiati contro il milan, saranno stati anche molto attenti e accorti, ma certo l’arbitro non gli è stato contro. 8 a 0, il computo, mi ha sorpreso molto, ed alcune entratine dei difensori su mbappè e soci, beh lo meritavano quanto quelle del psg.
Il 2-1 stranissimo e molto ingenuo da parte dei parigini, ai quali sembra sempre mancare un po di anima. Detto che per me c’era un fallo, vero ma non evidentissimo, su Hakimi (pollo di suo, quindi gli sta bene).
Giraud grandissimo pro.
Le solite supercazzole, con lo scappellamento a destra, come già chiarito in precedenza in favore di chi :-))) Non avendo argomenti si rigira la frittata a piacimento. Mai scritto che essendo di più, i 40.000 dello Stadium, sono più intelligenti o, addirittura, umanamente migliori. E’ vero il contrario, ci sono quattro (statisticamente) insignificanti gatti che pretendono di parlare in nome del tifo juventino. In nome di TUTTI i veri juventini. Tutti i veri juventini odiano Allegri, tutti i veri juventini non guardano quello schifo. “Poi 40.000 idioti che riempiono lo Stadium li trovi sempre” (cit.) Non manca il vero tifoso juventino che spera che segni la finocchiona. Ribadisco: Efficacia = conseguimento dell’obiettivo. Il resto è supercazzola.