Altro che sabato del villaggio. Se mai, del miraggio. Emozioni fortissime, da Malaga. Italia in finale di Davis. Gli esperti vi spiegheranno perché. Chi scrive si limita a prenderne atto: 2-1 alla Serbia. Il crollo del corto Muso costringeva Sinner a ri-battere Djokovic. Fatto, dopo aver annullato tre match-point. Non era ancora la meta. Mancava il doppio. Eccolo: il Grande Peccatore e Sonego, il capo-cordata e lo sherpa fedele, bye bye a Novak e a Kecmanovic, il suo Sancio Panza. I superlativi, in questo caso, non adescano: fotografano. Bravissimi. E domani, l’Australia. A 25 anni dall’ultima: in campo neutro, però.
Il tennis si mangia il calcio. A cominciare dall’1-1 tra Manchester City e Liverpool, Haaland all’alba e Alexander-Arnold al tramonto, per transitare al 4-1 del Newcastle al Chelsea, sancito, in un paio di minuti, dalle fotte difensive di Thiago Silva and company.
Dai nostri cortili, giunge notizia della sconfitta della Lazio a Salerno. Rigore di Immobile (quello, e basta), pareggio di Kastanos e sorpasso di Candreva, il migliore, complice Provedel: 2-1. Brutta Lazio: avara, piatta. Con Sarri in versione lippiana: se il problema sono io… Era l’unica piazza senza vittorie, Salerno.
A Bergamo, primo hurrà per Mazzarrino. Kvara di testa, Lookman idem e quell’errore di gittata di Carnesecchi che ha stappato l’azione dell’1-2: Cajuste a Osimhen, Osimhen in spaccata a Elmas, un bacio all’episodio e una palpatina alle lavagne.
E’ stato un match di «pugilato», con i duellanti a darsele di santa ragione (metaforicamente parlando). Chi finiva alle corde, alle corde spingeva l’avversario. Salvo i primi 25’ della ripresa, che la Dea del Gasp ha dominato in lungo e in largo. Poi i cambi: fra questi Cajuste, Osimhen (fuori da 48 giorni) ed Elmas. Il tabellino ne sarà lusingato.
Cos’è cambiato da Garcia a «Uolter»? Ho colto qua e là un po’ più di garra, come se qualche califfo avesse voluto fissare una sorta di confine. Ma per giudizi meno vaghi, aspetterei.
** Milan-Fiorentina 1-0. Un Diavolo con le grucce, una Viola senza centravanti. Ha risolto il penalty procurato e trasformato da Theo. Splendido l’assist di Jovic; non altrettanto, il sinistro [del serbo] che, alla distanza, rimbalzerà sui lombi di Terracciano. La trama, noiosa, era nell’aria. Pioli bada al sodo, Italiano al «solito» calcio che la penuria di squali rende generoso ma sterile. A spulciare il taccuino, affiorano un’uscita di Maignan su Beltran, un paletto della ditta Nico Gonzalez-Tomori e, giusto agli sgoccioli degli sgoccioli, un miracolo del «gardien» francese su Mandragora. Pure il Milan ha avuto le sue (con Pulisic, con Calabria; Jovic a parte), ma la manovra non decolla e la storia non s’impenna; se non all’83’, quando entra Francesco Camarda, centravanti, 15 anni 8 mesi e 15 giorni. Il più giovane deb in serie A. Buon viaggio.
CL7, sei andato alla manifestazione contro la violenza sulle donne?
Riferito all’ultimo post di Giovanni:::))
Mi tocco i maroni….::))
Commovente Matteo, ansia e patemi queste partite si vincono così! Un sacco di errori, ma nel terzo e’ sempre rimasto in partita, anche quando sembrava girasse dalla parte di Popyrin. Non ho contato quante palle break ha annullato, ma un sacco!
Mamma mia che tensione!!! Che liberazione…bravo, bravo Matteo!!! Ragazzi aveva addosso una pressione ENORME, sapeva come tutti che arrivare sullo 1-1 al doppio finale era PERICOLOSISSIMO perché gli Aussies dispongono di un doppio VERO e non improvvisato come quello della Serbia o come anche il nostro, pur meraviglioso nelle 2 partite giocate…Ebden-Purcell sono una delle coppie Top nel circuito, sarebbero stati grossi problemi…dico “sarebbero stati” perché ora non posso pensare che Jannik NON vinca co De Minaur con il quale è 5-0 negli head to head…e poi QUESTO Sinner…
Panatta stesse zitto… certe frasi sarebbe meglio evitarle
Grazie CL7!!!…rido…
Evvai che andiamooooooooo!
Bravo Arnaldi!
Bravo Riccardo!
Vai!!!