Quando i più deboli bloccano i più forti, hanno diritto a piccoli sconti d’estetica, a simboliche detrazioni sui Social. Ci mancherebbe. Non ricordo un derby d’Italia così grigio, così sterile. E così cavalleresco. Per 75’, almeno: sino all’ingresso di Cuadrado (fischiatissimo: perché?). E mai, comunque, oltre i confini dell’isteria. Quasi un armistizio, dunque. Lo hanno sancito due bei gol. L’1-0 di Vlahovic, di destro, su assist di Chiesa. L’1-1 di Lau-Toro, in anticipo secco su Gatti, da una volatona di Thuram. Tu chiamalo, se vuoi, contropiede. Alla squadra del Feticista del corto muso, ebbene sì. Il destino, a volte, si diverte più di noi.
Juventus-Inter: tutto, per una volta, tranne che una polveriera. Pochi tiri, rare occasioni. Una di Chiesa, ciccata all’inzio. Szczesny e Sommer hanno spazzolato briciole. Si sono rivisti pezzi di Vlahovic: nel tiro, nelle sponde. E Church, da libero d’attacco, un po’ qua e un po’ là, ha cercato di monetizzare la penuria di munizioni. Un’ora di Nicolussi Caviglia, un passerotto, là dove di solito osano le aquile. Poi Locatelli. Quando ormai il dado era tratto.
L’Inter. Si è spesa, sì, ma senza esagerare. Anche perché, allo Stadium, Madama fa ancora paura. L’intento di Inzaghino era quello di adescare le sentinelle di Allegri. Ci è riuscito sulla rete del pari, lì e stop. Figuriamoci. Non uno che, da Barella a Calhanoglu, abbia toccato picchi clamorosi. Bene la Maginot, bene, per un tempo, Thuram (al 6° assist) e Lau-Toro (alla 13a. rete).
La Juventus. All’inizio, mordi e fuggi. Alla lunga, tutti sulla riva del fiume, a presidiarla. Non ha coppe, ma non sempre lo dimostra. Avrebbe dovuto osare di più Simone? Avrebbe potuto di più Max? Le aveva vinte tutte, in trasferta, l’Inter. I tabellini si rispettano.
La bassezza dell’ometto Cialtrone, la sua natura ipocrita e menzognera è proprio epitomata dalla vicenda Sassuolo.
Inizia la stagione, pronti via la Juve dichiara e, sinceramente, mostra la volontà di migliorare la bieca proposta calcistica.
Intento raffazzonato e buttato lì in fretta e furia, ma qualcosa in effetti si vede.
Poi arriva la sfida del Mapei, dove la Juve produce varie occasioni, segnando 2 gol, ma ne concede 4 in maniera dissennata al limite del risibile. Almeno 3 gol sono regali di Coso in primis, col sostegno dei compagni vedi il buon Gatti.
Niente a che vedere con schemi, moduli o tattica.
Le cheerleaders del Cialtrone, adoranti e con occhi languidi, sottolineano come poco c’entri il minestraro con le cappelle individuali dei giocatori di Reggio Emilia. Lo dicono come sempre per difenderlo? Può darsi ma almeno qui una logica c’è.
Invece lui cosa fa? Prende la palla al balzo ed usa una debacle, figlia di errori ed orrori tecnici individuali, per mettere in scena il solito annuale pentolone di minestra e merda da rimestare.
Se la mangi lui, a 9 milioni l’anno, ma meglio farà a non scendere dal secondo posto a fine anno.
Quindi per “giocarsela tutta”bisogna barricarsi nela ns area contro chiunque e sperare in un corner e se non arrivasse pazienza perché è pronto il piano B:palla a lebron james.
Tutto questo ovviamente perché se si prova a sottomettere l’Empoli 90minuti poi succede come a Sassuolo.
Tutto torna.
Ma si dai , è giusto , teniamo il profilo basso , la rosa più cara della serie A , nessun impegno infrasettimanale, e poi che diamine , siamo il Siena mica la Juve , non abbiamo lo stadio , non abbiamo milioni di tifosi , la proprietà sono quattro indebitati ecc ecc
Tutto è possibile, il cammino è lungo come la Transiberiana
Scritto da Nick Falco il 27 novembre 2023 alle ore 14:30
Già, ma noi quest’anno saltiamo qualche fermata, per cui sarebbe inaccettabile arrivar dietro a chi invece le fa tutte.
Il campionato comincerà il 1. marzo come ogni anno. Vedremo in che posizione ci troveremo in quel momento e in quale forma. Noi avremo solo il campionato a cui pensare mentre l’Inter probabilmente dovrà giocarsi gli ottavi, poi forse i quarti di Champs, etc…. Tutto è possibile, il cammino è lungo come la Transiberiana
uuuhhh,,,quanta permalosità da acido raggrinzito……vabbè….tornando alla sostanza delle cose, Allegri fa benissimo a mantenere profilo basso e parlare di quarto posto, (analogo al. “veniamo da due settimi posti) perchè come si montano la testa credendosi bravi, siccome non lo sono, rimediano scoppole tipo Sassuolo. Premesso ciò, il punticino o punticione o punto di ieri è più utile in ottica scudetto che in ottica quarto posto. Una sconfitta non avrebbe certo inciso nel quarto posto, quindi avrebbe potuto provarci a vincerla con più convincimento, ma un punticino, o punticione, o punto in questa fase ed in questa contingenza è utile in ottica primato. Il progetto è chiaro, restare attaccati adesso alla vetta in attesa di gennaio, mettere il quarto posto in cassaforte,…e poi a quel punto… giocarsela tutta…difficilissimo eh….
D’altra parte è comprensibile vista la conclamata incapacità di comprendere la sostanza delle cose e perdere il proprio tempo piluccando minuziosamente nella ciotola (degli altri) per vedere se si trova qualche osso non ancora pulito. Com’era? 300 giorni, 299.. Un ometto di pongo.
eh si….dopo,,,,facile così….
Lassie hai perso un’altra occasione per stare a cuccia.
Pardon vycpalek con l’Ajax