Petardi di Champions. Precedenza a Madrid, noblesse oblige. Il Real era decimato, il Napoli no. Eppure: 4-2. Questo è il Bernabeu, questa la differenza. Un’amichevole di lusso, illuminata dal genio di Bellingham. I gol volano come coriandoli di carnevale: subito Simeone (da cross di Kvara e sponda di Di Lorenzo); Rodrygo di saetta (su azione di Brahim Diaz, vice del vice); Bellingham di testa, su pennellata di Alaba e dormita di Natan. Nella ripresa, «telefonata» di Nico Paz alla quale Meret, bravissimo poco prima su Rudiger, risponde male; poi l’ingordo Joselu, imbeccato da un esterno destro di Jude in caduta che bé, insomma, ecco, ci siamo capiti.
Mazzarri ha giocato alla Mazzarri: un po’ di soste ai box, un po’ di sgommate. Osimhen è entrato al 46’. Da Kvara, più baci che dribbling: almeno stavolta. Il migliore, Anguissa: che «scardabagno», il suo gol. Gli innesti di Ancelotti, già : Nico Paz, classe 2004, e Joselu: un Pacione sin quasi alla fine. Decisivo l’errore di Meret, così come – sabato a Bergamo – lo erano stati i piedi di Carnesecchi. Gli episodi, gli episodi. Uffa.
** Benfica-Inter 3-3. Tripletta di Joao Mario, ex di turno, in 34’. Per un tempo, Inter allo sbando: gli otto cambi di Inzaghi, l’orgoglio degli avversari, i resti di Di Maria: tutto quello che vi pare. Non uno che vincesse un contrasto, non uno che avesse un’idea. Nel secondo, scortata da manciate graduali di innesti, la riscossa: Arnautovic, Frattesi, rigorino propiziato da Thuram e trasformato da Sanchez, rosso «varista» ad Antonio Silva, palo di Barella. Insomma: da un quasi disastro a un quasi trionfo. Può essere che gli ottavi in tasca abbiano condizionato l’approccio. Boh. Spiegare il calcio risulta spesso inspiegabile. E allora hanno ragione tutti: evviva.
Quindi nel secondo tempo abbiamo parcheggiato il bus e sguarnito il centrocampo, riuscendo alla fine a farli pareggiare. Poi Gatti é uscito dagli schemi e ha salvato il deretano all’indegno cialtrone.
Meno male i tre punti, va’…
O un pazzo in un parcheggio O un lastroni ghiacciato che lo mandi a sfracellarsi con l’auto
A questa testaccia di cacciucco non gli entra proprio in testa che se la Juventus comanda il gioco è più probabile che segni piuttosto che la prenda contro una squadra modesta, E se rifiuta di di giocare allo sport per cui si è iscritta al campionato, qualche probabilità di segnare ce l’ha pure il Monza.
Una vergogna.
Un giornalista serio che gli faccia qualche domanda seria
Questo ignobile, vergognoso secondo tempo in un mondo normale dovrebbe aver chiarito le idee a giuntoli, al cane, e soprattutto agli agenti di giocatori che non vorranno farsi rovinare la carriera da questo lestofante,
Nonostante Allegri… Nonostante Allegri… Gatti segna e si beccherà il cazziatone
Ma ci pensa gatti
Prevedibile
Eccolo qua
OVVIO