Al pareggio di Valentin Carboni (classe 2005) avevo cominciato a scrivere: non è sempre Firenze, pensando al catenaccione del secondo tempo (là e qua, in Brianza). E come titolo: da «solida» minestra a solita minestra. Improvviso, il 2-1 di Gatti, su azione rabbiosa di Rabiot, the best. Prima un liscio, poi un destraccio. Gatti che, al 33’, si era mangiato, da un metro, il raddoppio. Gatti, uno stopper in versione centravanti.
E adesso? La Juventus non muore mai è un evergreen: con il Verona, al 96’, aveva segnato Cambiaso. Al netto dell’etichetta, resta un’ordalia di una noia mortale, esplosa dal 91’ al 94’. Con e senza centravanti, il Monza di Palladino (e di un Colpani periferico) ha centrato la porta solo una volta, e in maniera abbastanza casuale: alludo al tiro-cross del Carboncino, un tipo tutto dribbling e faccia tosta.
Bravo, Allegri, a confermare Nicolussi Caviglia; meno bravo, a toglierlo. Se riavvolgiamo il nastro, balza in evidenza l’incipit. Autoritario, come con l’Inter. Lo smash aereo di Rabiot aveva ucciso in culla il doppio miracolo di Di Gregorio sul rigore di Vlahovic (da un abbraccio di Kyriakopoulos a Cambiaso, incursore di turno). L’angolo, per la cronaca e per la storia, l’aveva calibrato Hans il valdostano. Dopodiché, paesi bassi. Molto bassi.
Figuriamoci se Max, alla vigilia, non l’aveva menzionato: la scorsa stagione, con il Monza, zero punti e zero gol (0-1, 0-2). Con tutto il rispetto, un minimo di differenza sarebbe dovuta emergere comunque. Sono sincero: l’ho colta di rado. Non in Vlahovic e, salvo piccoli spunti, neppure in Chiesa. Succede, se miri esclusivamente, o quasi, a difenderti.
La sentenza sposta la classifica (Madama prima per due notti, in attesa di Napoli-Inter), non la filosofia che il popolo peserà sulla bilancia del risultato. E questo è un risultatone. Finché dura.
La verità è che lo scudetto possono perderlo solo loro
Io le mutande non le bagno perché non le porto per questione di praticità: faccio prima ad inchiappettarmi gli antijuventini a prescindere. Si riceve per appuntamento.
Friarielli asfaltati, sfortunati e senza un rigore per fallo silu Osimhen.
Ma secondo tempo senza storia. A noi il colpo di grazia a Mazzariello.
I miei pon pon sono bianconeri e mai li posero’
E appunto.
Le tue sono pari pari a quelle degli altri.
Scuse, giustificazioni e tutto per un Cialtrone mai visto.
Con in più il classico vizio di quelli di destra ovvero nascondere e fuggire dalle responsabilità.
Ma Cristo, non è un processo da cui scappare, come succede ai destricoli ed alle bode renziane.
Mai un responsabile, nemmeno se ruba 7,5 milioni l’anno non facendo un cazzo.
Scritto da Riccardo Ric il 3 dicembre 2023 alle ore 22:27
ahahhahaahaha
posa i pon pon
Intanto i maiali 0 – 3
Ma scuse de che? Sono analisi, opinioni, punti di vista. Scusa e quando si da colpa agli arbitraggi o al destino baro e cinico o ad una mancata espulsione di Pjanic per doppio giallo. Quelle sono scuse. Oppure attribuire ogni colpa all allenatore. Oltre ad essere scusa e’ gettare la polvere sotto il tappeto e’ cercare il capro espiatorio a tutti i costi.
No no, gli allenatori sono parte molto incidente.
Il livornese poi è proprio un incidente disastroso.
Ma le scuse che tiri fuori, mi ricordano davvero i migliori tifosi di quella parrocchia là.
Magari è stato il vaccino eh?
Premesso che io oneri ed onori per il mercato li appioppo sempre alla società, penso anche io che furono acquisti caldeggiati da Allegri. Ed ha sbagliato, semplice come il calcio. C’è da dire su Pogba che linfortunio al ginocchio non era certo prevedibile e non so se era prevedibile che nel frattempo il giocatore si fosse pure fritto il cervello,prima rifiutando l operazione e poi assumendo “il ricostituente” di propria iniziativa. Ma in quel pochissimi sprazzi di gioco si è visto che Pogba sarebbe stato calciatore di altra categoria rispetto ai centrocampisti che abbiamo. E poi la defezione di Fagioli. Con quanto da Raviot a McKennie a Locatelli si vedono miglioramenti importanti. E meritano incoraggiamento
Intanto sento dai resoconti che al Maradona la FIGC ha scelto, tra 2 delle sue 3 predilette figlie, la squadra che dovrà assolutamente vincere e comunque impedire alla Juve di vincere il 39esimo.
Questo sebbene l’inda sembrerebbe stare meritando di condurre le danze, dimostrando una certa superiorità.
PS: il Cialtrone farà l’impresa arrivando quarto…