A proposito della sentenza-bomba. Sul «Corriere dello Sport-Stadio» del 27 aprile 2021 scrivevo: «E’ opportuno che gli scandali avvengano, cita il vangelo di Matteo. Ecco. Il riferimento alla Superlega mi sembra congruo. Nel 2000 il basket consumò una sorta di rivoluzione copernicana, spaccando gli equilibri cogenti e demolendo la solidarietà vigente. Dalle ceneri della rivolta sbocciò l’Eurolega, a proposito di assonanze calcistiche, un torneo esclusivo e semi-chiuso, a inviti, con l’Olimpia Armani fra i clienti più stabili e, grazie al castello normativo e selettivo, più tranquilli. Vincere lo scudetto non offre garanzie: le «scarpette rosse» vi giocano comunque, mentre la Reyer Venezia ne ha «sprecati» due, addirittura».
Ancora: «Il basket è il basket e il calcio il calcio. All’epoca, come rammenta Toni Cappellari, ex direttore sportivo della grande Olimpia di Dan Peterson, la Fiba non aveva i muscoli dell’Uefa. E i ribelli non erano potenti ma pochi: erano tanti e tanto forti».
Onestamente a me piace poco anche la Champion’s con i secondi, terzi e quarti classificati. Campioni di cosa? E il Mondiale a 36 squadre?
W il Nottingham Forest! Bi-Campione d’Europa! Quando mai con la Superlega?
Vista l’ impossibilita’ di vincere una Champions normalmente,pare ovvio che la Juve spinga per la Superlega
De Pasquale.
Il punto è che per vincerla dovrebbero partecipare soltanto Juve A , Juve B , Juve C , Juve D. Allora forse… :)))
Basket. Basta guardare i nomi delle squadre. Come per il rugby. Chi la chiama Olimpia? Nessuno. Io ricordo Simmenthal, Tracer, Billy ( da qui il soprannome di Costacurta), Forst ( Cantù), Igmis ( Varese). Nel calcio Talmone Torino mai esistito, sono rimaste tracce di Hellas Verona e Lanerossi Vicenza. Per la cronaca, a Bologna le hanno sempre chiamate Virtus e Fortitudo. E una delle due ha vinto la Coppa dei Campioni , quella vera. Non seguendo molto il basket, a quel punto ho capito cosa fosse successo e perché la mia Simmenthal in coppa perdesse quasi sempre. Perché ci va d’amblai, ma non per meriti. Senza ricerca del merito non costruisci niente. Tantomeno una squadra forte. E il risultato si è visto con la gestione AA.
Ceferin afferma che la superlega è fuori dal sistema…..non ha capito che il sistema non esiste più con la sentenza di ieri. Questa sentenza avrà lo stesso effetto della Bosman, e, ora aspettiamo l’assalto degli arabi che cercheranno di entrare nella superlega.
Così confineranno nel loro house-garden la premier League.
Libero calcio in libera Europa.
Nel merito, asino ragliante, perché non basta leggere, bisogna capire quello che si legge. Il CEO di A22, quando parla di carte non firmate si riferisce alle (ancora ipotetiche, finché non ci sono i nomi) 64 squadre che dovrebbero far partire la prima Superlega. I contratti vincolanti sono quelli delle squadre fondandi del progetto, che non sono mai formalmente uscite. Vatti a leggere il comunicato della FC Juventus SpA, in cui dice di aver avviato l’iter per uscirne, ma “serve il consenso di tutte le altre squadre”.
Asino!
Comincio a credere che dietro i ragli dell’ asino si nascondano disperati messaggi lanciati per bisogno di attenzioni e di affetto :-)))
In realtà, nessuna delle società partecipanti si è mai ritirata, ci sono dei contratti vincolanti, non è così semplice, basta informarsi. Quello che è successo ad Andrea Agnelli non è diverso da quello che successe a Giraudo e Moggi. Serviva un pretesto qualsiasi.
Scritto da Guido il 21 dicembre 2023 alle ore 11:18
“Ci sono dei contratti vincolanti”o almeno così scrive il vigliacco barese,noto giurista da tastiera laureatosi alla strascinat’unicersity.
Leggiamo cosa dichiara il ceo di A22:
“ Non abbiamo fatto firmare carte, volevamo solo capire quale fosse la migliore competizione. Se ora facciamo speculazioni sui club interessati rischiamo di dividere, ma non vogliamo farlo. Più avanti diremo quali saranno i 64 club che lanceranno la prima Superlega”.
Non abbiamo fatto firmare carte.
Insomma sto ceo è un quarraaqua che le carte invece le ha fatte firmare.
Sto ceo è un quarraqua che dice di non aver fatto firmare carte ed invece lo ha fatto.
Ho grande rispetto per quello che sta facendo l’Atalanta, ma senza storia internazionale e con una grande prestazione sportiva ha avuto accesso diretto alla Champions. Giusto o meno, penso poi alla Roma, che ha contribuito negli ultimi anni a mantenere il ranking dell’Italia, ha avuto una brutta stagione ed è fuori. Con tutte le conseguenze del caso a livello economico. Bisogna proteggere gli investimenti”.
Questo è il calcio che vuole l’ubriacone.
Beh se lo guardi lui.
A parte le scagazzata senza senso del vigliacco multinick credo anch’io che sia troppo presto per capire come cambierà il panorama-calcio e quando inizierà la cosa.
I tempi previsti da Giovanni mi sembra abbiano senso.
Quello che invece e’assolutamente assurdo e’la formula delle 64 squadre partecipanti divise in gironi.
Praticamente è una formula ancora piu chiusa di quella del torneo ad inviti.esempio pratico sarebbe il girono o il Bologna,che qualificatesi,parteciperebbero all’ultimo girone da 32 squadre dal quale si retrocede in 20…
Il primo girone da 14 squadre vedrebbe invece solo una retrocessione(o due?) garantendo insomma quella intoccabilità garantita dalla capacità di far debiti con le banche che invocava il mono ciglio alcoolico.