A proposito della sentenza-bomba. Sul «Corriere dello Sport-Stadio» del 27 aprile 2021 scrivevo: «E’ opportuno che gli scandali avvengano, cita il vangelo di Matteo. Ecco. Il riferimento alla Superlega mi sembra congruo. Nel 2000 il basket consumò una sorta di rivoluzione copernicana, spaccando gli equilibri cogenti e demolendo la solidarietà vigente. Dalle ceneri della rivolta sbocciò l’Eurolega, a proposito di assonanze calcistiche, un torneo esclusivo e semi-chiuso, a inviti, con l’Olimpia Armani fra i clienti più stabili e, grazie al castello normativo e selettivo, più tranquilli. Vincere lo scudetto non offre garanzie: le «scarpette rosse» vi giocano comunque, mentre la Reyer Venezia ne ha «sprecati» due, addirittura».
Ancora: «Il basket è il basket e il calcio il calcio. All’epoca, come rammenta Toni Cappellari, ex direttore sportivo della grande Olimpia di Dan Peterson, la Fiba non aveva i muscoli dell’Uefa. E i ribelli non erano potenti ma pochi: erano tanti e tanto forti».
Appena saputo di un episodio che rende l’idea della “statura” del padrino di Nyon. Ieri c’è stata una sua conferenza stampa, in risposta alla sentenza UE, in streaming. Andrea Agnelli si è connesso, ma è stato estromesso appena lo hanno riconosciuto…
In una video-intervista realizzata e diffusa dal giornalista Sergio Vessicchio, il Procuratore federale Giuseppe Chinè, si è espresso sulla possibilità di sanzionare i club indebitati, dribblando (con tanto di risatina) la domanda sul pesante deficit dell’Inter. Le sue parole trascritte da TJ: “Se le società possono essere sanzionate per situazioni debitorie? Assolutamente sì, sapete che abbiamo una commissione che è la Covisoc, una commissione che vigila sui bilanci delle società sportive professionistiche; sapete che le violazioni che attengono al bilancio e anche all’esposizione debitoria, determinano penalizzazioni in classifica. E’ chiaro che le sanzioni esistono, ma ovviamente io mi auguro da Procuratore federale di non doverle mai applicare. La situazione dell’Inter è un po’ delicata? Su quello non posso rispondere (ride, ndr)”
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© Tuttojuve.com
Mentre voi ridete e scherzate, a Nyon, c’è il padrino che si sente violato.
Insensibili!
Finalmente una erezione per il veneto
Come sente odore di ricorso,Leoncini 45 si risveglia dal letargo,complimenti.
Come sente odore di ricorso,Leoncini 45 si risveglia dal letargo.
Intanto a22 ha in mano penali potenziali per 2,7 miliardi di euro (300 milioni a testa x 9). Per cui le italiane le tedesche, le altre spangole (atletico? non ricordo) e soprattutto le inglesi possono fare tutte le affermazioni che vogliono ad uso bopolino bue da spennare, se tirano fuori quei soldi li.
In realtà, credo che il tutto sarà soprattutto una enorme leva negoziale per le squadre europee nei confronti dei fuorilegge (CGUE dixit), di Nyon. Da valutare pure se siano previste sanzioni per l’esercizio illegittimo di regolatore e nel contempo gestore dei proventi attuato sino ad oggi, pesantemente e drasticamente cassato dalla CGUE. Perchè il giudizio vale per il passato e presente, oltre ovviamente ad impedire alla uefa di continuare a fare i proprio porci (termine esattissimo nel caso), comodi.
Come federazioni nazionali, e i loro legali, non abbiano alzato una volta la manina per chiedere conto, a partire dal momento in cui la uefa si trasformo in questa lobby svizzero araba balcanica (ovvero una ventina di anni fa, almeno), rimane un mistero assoluto
Ma letto il comunicato da analfabeti di ritorno fatto dalla federazione italiana genocidio del calcio si capiscono tante cose. Tra le altre, che non capiscono neppure quello che scrivono, figuriamoci quello che leggono..
Quando slavina fa scriverer che “difenderanno il calcio italiano in tutte le sedi” non sa evidentemtne che l’italia è parte della UE e che il massimo organismo leglislativo decisorio (INAPPELLABILE) è, ohibo, la CGUE. Quindi in qualsiasi causa che questi peracottari potranno fare il giudice estrarrà dal cilindro la sentenza, santa, del 21 dicembre 2023. E li manderà al mare.
Pare il Bacigalupo…
Casteldisangro e Nizza Millefonti hanno già fatto sapere che non aderiscono alla Superlega?
Volevo ricordare agli amanti del calcio del popolo che il GIRONA è di proprietà del Manchester City e che quindi, dovesse mai qualificarsi per la Champions, NON potrà parteciparvi.
Per il resto, tutto bene…