La Befana ha cambiato orari: vien anche di (mezzo) giorno, non solo di notte. Sono segnali. Non i primi. La sgomitata di Bastoni a Duda, che Fabbri e l’addetto al video non colgono, a monte del tap-in di Frattesi, chiappe alla balaustra (addirittura: esagerato). Siamo al 93’. Errore grossolano. Il rigore varista (di Darmian su Magnani) che scaccia i fantasmi del «gomblotto» e Henry, al 100’, calcia sul palo e Folorunsho, di testa, ribatte fuori (dopo il rosso protestatario a Lazovic). E così Inter-Verona 2-1, Inzaghino campione d’inverno. Sul cornicione dell’uno pari ci si era arrampicati attraverso i gol di Lau-Toro (il 16°, al rientro) e di Henry, entrato al posto di Djuric.
La capolista molto aveva attaccato e molto sprecato, ma anche gli avversari, consci dei propri limiti, non si erano mai chiusi a chiave. Anzi. Dai cambi, Inzaghino ha ricavato la vivezza di Dimarco e Frattesi; Baroni – sino, almeno, all’attimo del penalty – le ante del traliccio francese. Già a Marassi, con il Genoa, l’Inter non era sembrata irresistibile. Nell’attaccare, è un po’ disordinata. Lascia varchi. Che, se non suggelli il gruzzolo, possono diventare praterie e costringerti alla riffa del destino.
Dicono: Duda ha accentuato. Può essere. Ma la simulazione (palese) di Faraoni mica fece «rivivere» il secondo dei gol realizzati da Kean contro l’Hellas. Alla Nasa di Lissone c’era Nasca, lo stesso di San Siro. Che, dopo aver dormito su Bastoni, ha suggerito il dischetto a Fabbri. Che era il Var di Marassi, in Genoa-Juventus, e non corresse le distrazioni di Massa sul braccio di Bani. Massa che al Maradona, in Napoli-Inter, eccetera eccetera. Senza dimenticare, cito dai pizzini della «Gazzetta», la spinta di Bisseck, sulla rete di Arnautovic, in Genoa-Inter. Ma allora, perbacco, il pugno di Gatti a Djuric passato in cavalleria, Di Bello, Fourneau e Nasca (toh) in Juventus-Bologna e «quelli» di Lecce-Milan. E i mani-comi, e gli offside scemi-automatici, e le preventive di Mourinho.
La video assistenza è in funzione dalla stagione 2017-2018, e da allora si dirige in due: uno in campo, l’altro alla tv. Solo che lorsignori non lo capiscono, si parlano e non si parlano, ci vanno e non ci vanno. Favola della morale: le ombre adescano e i social seducono. In attesa di Salernitana-Juventus, domani. Auguroni al signor Guida.
Gentile Triplete, buon pomeriggio. Rispetto la sua opinione, ci mancherebbe, ma ribadisco, nel mio piccolo, che il contrasto fra Arnautovic e Magnani è reciproco. Come ricorderà, non dedicai manco una riga alla sbracciatina di Darmian a Chiesa (non reciproca) a monte del gol di LauToro in contropiede, a Torino. Del fermo immagine, con tutto il rispetto, non mi fido; anche quando è eventualmente favorevole alla mia tesi. Grazie dello spunto.
Grande partita di forza e orgoglio della Next gen che batte 4-3 il Pescara del nemico Zaman. Ottimi Comenencia e Guerra.
Nn capisco lo stupore. È tutto chiaro. Stupefacente è invece l sentenza della corte di giustizia . Siccome, purtroppo, a don Chisciotte non credo più da tempo, credo che in sede UE evidentemente stia cambiando qualcosa. Slavina però ha ancora debiti. E la carne degli arbitrelli è debole. I regimi fanno porcherie fino ad un attimo prima della fine, quindi nulla di strano, neppure che con 800 milioni di debiti ed in fatturato di 400 ad una squadra in rosso venga consentito di fare mercato a leva con in.bond da 300.in scadenza domani, ed una proprietà inseguita da creditori e tribunali. La verità è che dovrebbero nominare un commissario straordinario.
Caro Primario , ce n’è per tutti. Ma il pestone a metà campo c’era. La gomitata su Duda che crolla, si rialza a sbirciare e ricrolla non c’è. Ci sono riprese dalla curva ma anche un fermo immagine che evidenziano l’ennesimo contatto ( dopo la caccia al Bastoni su corner) a disturbo da cui Bastoni si difende allargando il braccio. MAI ad altezza volto. Molto più veniale della presa di lotta su Arnautovic che origina il pareggio. Sono d’accordo: l’arbitro poteva annullare avallando il tentativo di perdere tempo veronese. Ma non lo fanno più, salvo essere richiamati dal VAR. Poteva essere 3-1 con Barella che tira invece di aiutare il Leone ingabbiato, salvo annullarlo per concedere il rigore, sacrosanto. Che alcuni vorrebbero ripetere , ma la regola dice che in questo caso, con Sommer fuori dalla riga di 50 cm, non si ripete, perché colpisce il palo. Regole scritte. Ma ai tifosi e ai giornalisti le regole non interessano, meglio urlare al gombloddo. Plaudo al bambino che in curva urla al veronese steso a terra: “Alzati merda!” YoxTubxe “ “frattesi gol da ascoltare in cuffia” ripreso dalla curva.
E poi si cerca di mischiare errori vari, ma non è così.
Provvedimenti disciplinari, rigori e goal non hanno lo stesso peso sui risultati.
I rigori si sbagliano, ieri ne son stati sbagliati due, i goal son dati di fatto incortrovertibili. Due goal irregolari in due partite son valsi 3 punti…. Fossimo stati alle ultime due del campionato anzichè alla 18 e 19esima?
Mai avuto passione per le scommesse o il gioco d’azzardo in generale e oltre la cara vecchia schedina del Totocalcio non mi sono mai spinto.
E’ però un modo di dire diffuso, una convenzione buttare lì un “Scommetto che…”.
Ecco, dopo quanto accaduto ieri (e per ben 12 volte in 19 giornate) ho cattivi pensieri se dico che oggi
un erroraccio arbitrale o del var “teleguidato” a favore della Juventus verrebbe accolto, se non con salti di gioia, con profondo sollievo da parte del sistema e dell’inda stessa?
La narrazione ne ha un bisogno oserei dire vitale.
Adesso ce l’hanno tutti col Var Nasca e l’arbitro Fabbri…..ma in Genoa Inter non mi pare ci fosse nè l’uno nè l’altro, e le cose andarono nella stessa maniera.
Caro Vocalelli, non è una questione di arbitri e regole……
By the way non ho sentito commenti dalle alte cariche dello stato, nè dei bonolis ……
Scritto da nino raschieri il 7 gennaio 2024 alle ore 11:25
Dimitrov aveva finito benissimo il 2023 e ha iniziato altrettanti bene il 2024, sembra essere tornato d’incanto quello di 6-7 anni fa, ricordiamo che nel 2017 vinse addirittura le Finals ATP ed era arrivato al numero 3 della classifica…poi un declino neanche tanto lento, indegno della sua classe cristallina, il bulgaro ha un tennis bellissimo da vedersi quando la forma fisica e la convinzione lo sorreggono , in particolare un rovescio ad una mano paradisiaco , un servizio potente, un gioco a rete di primissimo ordine…ciononostante, complice anche qualche infortunio fisico di troppo ed una determinazione non esattamente feroce nel sacrificarsi, era malinconicamente sceso nel 2019 attorno alla posizione 20 del ranking e li’ ha vivacchiato , tra il numero 20 e il numero 30, in tutti questi anni…dallo scorso anno il nuovo coach lo ha letteralmente rimesso a nuovo, fisicamente e psicologicamente, e ora abbiamo di nuovo un giocatore davvero tra i più belli da vedersi
Il rigore al 100° per il Verona, prima del quale tra l’altro lo sportivissimo Frattesi va a fare uno scavetto sul dischetto, non scaccia affatto i “fantasmi del gomblotto”, semplicemente perché il gol dell’Inda andava annullato, e Bastoni espulso, mentre il rigore per il Verona c’era. Inoltre, il rigore non é un gol, va ancora tirato e realizzato.
Ho rivisto di nuovo l’azione, Bastoni prima si gira e guarda il veronese, probabilmente prende la mira, e poi gli rifila una gomitata da rosso diretto, e non era girato, o di sbieco, era perfettamente inquadrato dalla telecamera principale, senza contare la capacità di ingrandimento di cui il VAR dispone. É semplicemente IMPOSSIBILE che non l’abbiano vista. IMPOSSIBILE anche pensare che possa essere interpretata come un gesto lecito. Hanno SCELTO di ignorarla, non ci sono altre possibilità. Il campionato non é scortato, é proprio trasportato in carrozza.
Scritto da Robertson il 7 gennaio 2024 alle ore 08:36
Anche Djuric ci ha messo la faccia,diciamo.
Silenzio,vergognoso.