Inter padrona: del gioco, degli episodi, dei gol (alla fine, 5-1). Non c’è stata partita, se non nella ripresa, per rari scorci, a risultato in ghiaccio. Subito al comando, la squadra di Inzaghi: rigore per mani-comio di Gagliardini (attaccato a LauToro, ma il braccio «alza» il volume), trasformato da Calhanoglu. Poi il capitano, di tap-in, su cross radente di Dimarco.
Una mezza spalla in offside toglie a Pessina la rete dell’1-2: anche qui, naturalmente, farina della Video assistenza. «Mancano», a Palladino, i Colpani (fiscale, il giallo-lampo inflittogli da Rapuano) e i Ciurria della scorsa stagione. Travi diventate pagliuzze.
Costretto dallo scarto a osare, il Monza s’impicca nel secondo tempo al contropiede degli avversari: Calha su assist di Thuram e, dopo i penalty di Pessina (contatto Darmian-Dany Mota) e Lau-Toro (tamponamento Akpa Akpro-Frattesi), il figlio di Lilian a pasta ormai buttata (Dan Peterson) e Caldirola tutto giù per terra.
I cambi hanno contribuito a ribadire la differenza. Sul mio podio: Mkhitaryan, il turco e Martinez, balzato a quota 18. Nel Monza, non uno che mi abbia eccitato (a cominciare da Gagliardini stopper): nemmeno Valentin Carboni.
Vi segnalo, sullo 0-3, il gesto tecnico di Alessandro Sorrentino, classe 2002, vice di Di Gregorio: un balzo felino a deviare il colpo di testa di Pavard. Il vento della «manita» se l’è portato via, ma fidatevi: è stata una gran bella parata. Sul serio.
Vigliacco multinick appena ho detto la mia su Sarri mi hai subito insultato perché avevi la coda di paglia.
Verme vigliacco.
vedo che allegri sta parlando spesso di divertimento. forse il circo è passato di moda… anche se all’occorrenza tornerà in auge, sono sicuro. a paraculaggine non lo frega nessuno.
Asino ragliante, sei tu quello che mi sta sempre dietro, ad annusarmi il culo. Io ho risposto al commento di Riccardo Ric. Per la precisione.
@ Alex, hai visto le partite NFL?
Miami out coi Chiefs ; non é certo una sorpresa… clima un po freddino ( -22°) , anche se in attaco abbiamo fatto solo 7 punti, la partita l’abbiamo persa in difesa prima di cominciare, mancavano praticamente tutti!!!! Mahones poteva contare fino a dieci prima di decidere cosa fare con la palla..
i cowboys hanno una maledizione addosso, é stavolta non so come finisce con Prescott.
mi sa che @quartieri si sta leccando i baffi coi suoi Bills…
a questo punto io tifo per Baltimora ( perché ho un po di colleghi li tifosissimi Ravens)
Sarri sa benissimo come funziona, lamentarsi un giorno si, l’altro pure, è solo ipocrisia.
Il tennista che si lamenta che si giocano troppi tornei rinuncia a giocarne qualcuno, rimettendoci gli eventuali guadagni. Semplice.
Purtroppo non so scrivere in barese e già so che ripetere in italiano non servira a nulla ma confido in Google translator.
Uno può essere conscio dei benefici che gli porta un certo sistema ma nello stesso tempo può ammettere che si tratta di un sistema malato.
Non è la prima volta che succede e non sarà l’ultima.
Tantissimi tennisti e coaches ad esempio criticano il fatto che si giochino troppi tornei.
Non capisco perché ti sei sentito chiamato in causa.il mio post e’semplicemente la mia opinione su ciò che ha detto Sarri.
Coda di paglia per qualche passaggio del mio post?
L’asino proprio non ci riesce a ragliare a vanvera. Dalla Supercoppa giocata in Arabia, Lotito ci ricava i soldi per pagargli lo stipendio. O ci si adegua, al sistema che regge tutto l’ambaradan, o si allena la squadra della parrocchia.
Il fatto che un professionista faccia parte di un certo ambiente non lo obbliga certo dall’astenersi a muovere critiche (peraltro in questo caso totalmente vere e quindi costruttive)nei confronti dell’ambiente stesso in cui lavora.
Anzi il fatto che a dire ciò che non va sia un addetto ai lavori ha molto più valore che non detto da un giornalista piuttosto che da un coglione di 60 anni che cambia un nick al mese su un blog di calcio.
Se chi beneficia di grossi guadagni grazie ad un sistema malato ne denuncia l’insostenibilità ,non solo merita di essere ascoltato attentamente ma soprattutto di essere rispettato.