Dalle «scimmie» a Maignan (Udine, tu quoque?), una gran brutta storia, al secondo 3-0 consecutivo della Juventus., una gran piccola storia. Dopo il Sassuolo, a Lecce, là dove i salentini sono tutto tranne che barocchi. Il sorpasso «virtuale», dal momento che l’Inter araba ha una partita in meno, eccita il loggione. Se mai, si allunga la striscia: 13 vittorie, 3 pareggi. E Vlahovic non smette più: due a Consigli, due a Falcone, il secondo «rubato» letteralmente a McKennie. Non più la schiena alla porta: il pugnale, finalmente.
Mancavano le «frecce», Banda e Chiesa, più Rafa e Rabiot. D’Aversa l’aveva messa sui duelli, Allegri sui campanili per saltare il centrocampo, cosa che però escludeva le pantofole di Yildiz dalla moquette del «giuoco». Un avvio pimpante di Vlahovic, una «parata» di Krstovic (il centravanti) su incornata del texano e, per il resto, un gran ribollir di tackle con Miretti che si smarriva nella giungla e Locatelli costretto a inventarsi «Lavolpiano» tra Bremer e Gatti pur di smistare avanzi di pallone. Il popolo, che certe sfumature non le capisce, sbadigliava.
Tiri, una miseria. Viveva, il Lecce, sulle volate di Almqvist, gli spigoli di Pongracic e il mestiere di Ramadani. Si sa: se deve imporre la manovra, la Juventus sbuffa. Ma nella ripresa, verso il 50′, Allegri richiamava Miretti, inseriva Weah e spostava Cambiaso in mezzo. La trama s’impennava. Cresceva, la Vecchia, e il Lecce ne pagava il fio: sinistro di controbalzo di Vlahovic su spunto di Yildiz e cross di Cambiaso. Zampata del «nove» sul gesso della linea (da una incornata di McKennie e una parabola di Kostic); smash aereo di Bremer (da una punizione di Iling-Junior). E Szczesny? Primo e unico tuffo al 93’, su Sansone.
La Juventus non ha paura di «provincializzarsi», se è il caso. E’ solita e solida. E’ un’amazzone, più che una olgettina. Sarebbe piaciuta a Leo Longanesi: «Il tempo di trascorrere il tempo, è l’arte di non inseguirlo».
Eh….. veder vincere parte delle trecento partite con la Juve e una cassetta di coppe e scudetti deve essere una rottura di coglioni non indifferente….volendo c’è sempre la radio con musica classica…
Nessuno che fa i complimenti ad Allegri per le 300 vittorie in serie A!
Scritto da Guido il 22 gennaio 2024 alle ore 14:24
Li farò quando qualcuno si complimenterà con i miei zebedei per aver retto per tutto questo tempo!
Scritto da bilbao77 il 22 gennaio 2024 alle ore 13:04
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Te piacerebbe che ci lasciasse……dopo aver incenerito culoncino vero?
E invece…..se Supermax dovesse vincere lo scudo ( e sarebbe una grande impresa, quasi equiparabile al 5 maggio 2002), non lo scolli più dalla panca.
Gli interisti dovranno soffrire la presenza anche nel prossimo campionato.
Un Maxallegri è per sempre….
Ma poi Djalò le ha passate le visite mediche…?
Sicuramente sanno loro, ma tutte le volte che ho visto giocare nicolussi, non ho mai capito come si potesse preferirgli nei tre di centrocampo miretti. Per solidità, battuta, forza fisica nei contrasti. Credo, spero, che abbia a che fare solo con il fatto che nicolussi è troppo compassato per giocare mezz’ala (o sembra tale), e non vogliano spostare Locatelli dalla posizione che con fatica ha imparato a fare davanti alla difesa per metterlo mezzala con NC davanti alla difesa (forse non se ne fidano neppure troppo, ma ha giocato con la cartonense, quindi potrebbe giocare pure con le altre)…
Miretti all’inizio era un po’ meglio, e’ vero, ma secondo me si è visto subito che era non propriamente un “fine dicitore” , i piedi non erano esattamente “fatati” , diciamo che era almeno un ometto d’ordine ( a differenza comunque di quest’anno che fa solo casino sbagliando 8l 90% delle scelte ) senza grandi squilli e assolutamente negato per fare qualche goal , dote che in un centrocampista non guasta davvero, Fagiolino per esempio, che si vide dopo e di meno, dette subito prova di trattare il pallone con ben altra sapienza , lo ricordiamo segnare un magnifico goal, quello della vittoria 1-0, proprio a Lecce e poi quello del 2-0 contro l’Inda allo Stadium …peccato davvero avesse abitudini così pericolose con il gioco d’azzardo e che sta pagando amaramente…ma i fenomeni veri della Juve Next Gen sono i 2 che sappiamo Yildiz e .Huijsen…in più, senza essere magari dei fenomeni, si parla molto bene , sempre nella squadra Next Gen, di Hasa e di Nonge con quest’ultimo che ha già esordito in prima squadra sia pure pochi minuti e con il primo, Hasa , titolare della Nazionale under 19 e con questa Campione d’Europa, votato come miglior giocatore di quell’edizione dell’Europeo
Ma anche a me Miretti piaceva molto, all’inizio. Un po’ a causa di una certa dose di entusiasmo che si ha quando si vede un giovane, spcie se del vivaio, che entra in prima squadra. Obiettivamente nel prosieguo della sua esperienza in bianconero mi é parso involuto rispetto ai primi tempi, o piu’ semplicemente piu’ di tanto non riesce a dare. Ma c’é tempo, deve ancora compierne 21.
Ergo, si merita i complimenti.
Scritto da Guido il 22 gennaio 2024 alle ore 14:24
Beh la media della Juve nei campionato a girone unico è il 55,2% di vittorie…Allegri è quasi al 60%…
Nessuno che fa i complimenti ad Allegri per le 300 vittorie in serie A!