In alto i cuori, i calici e i superlativi per Jannik Sinner, vincitore degli Australian Open dopo una romanzesca rimonta contro Daniil Medvedev (remember Stalingrad): 3-6, 3-6, 6-4, 6-4, 6-3.
Tre domande ai gentili Pazienti:
1) Come e dove collocate questa impresa nell’ambito dello sport italiano?
2) Cosa vi ha colpito del Grande Peccatore, e dove può ancora migliorare?
3) Da Piatti a Vigozzi a Cahill: a chi paragonereste, calcisticamente parlando, i suoi allenatori?
Grande programmazione a Torino, se basta una partita impostata, giocata e sgsgestita a membro per passare da “non abbiamo bisogno di nessuno” alla ricerca disperata di un centrocampista negli ultimi tre giorni d8 mercato…
Ciao, Francis.
“ Prima i giornalisti facevano domande scomode, e quando la risposta era evasiva o palesemente inadeguata e non vera insistevano, mettendo alle corde i potenti; ora chi si permette un tale atteggiamento viene presto espulso da un sistema servile, clientelare e senza schiena per fare spazio alle promo-interviste.”
Daniele Adani UNO DI NOI.
Il vigliacco multinick ci rammenta che si riconosce antropologicamente nel cialtrone livornese spompinandolo con un bel copia incolla.
Da Facebook
#amentefredda
Dovevamo essere più forti degli arbitri e del Var, che ancora continuano a condizionare questo campionato. Ma se non siamo riusciti ad essere più forti dell’Empoli abbiamo poco da lamentarci.
Ciò non toglie che quanto stiamo vedendo, compreso quello che è avvenuto a Firenze ieri sera, ci stia consegnando un campionato comunque falsato, considerato pure il fatto che l’Inter, a causa della sua situazione debitoria, non avrebbe potuto neppure iscriversi, dovendo invece risultare in ben altri registri come quello delle società fallite.
La Juve si è costruita l’occasione di mettere pressione ai nerazzurri – vincere sabato ci avrebbe permesso di affrontare la sfida contro l’Inter senza l’obbligo di una molto difficile vittoria – ma l’ha malamente sprecata.
Per responsabilità varie e variamente distribuite.
Non è colpa di Allegri se Milik si fa espellere, ma non è colpa mia, e di nessun tifoso, se Allegri si è fatto prendere dalle sue ossessioni gestorie. L’Empoli andava azzannato nel primo tempo, e dopo casomai si poteva pensare a gestire. Allegri invece ha pensato bene di gestire un diciottenne pieno di energia come Yldiz, l’unico in grado di dare fiammate a un gioco latitante. E non è neppure colpa mia se la squadra sa giocare (parola grossa, lo so) con un solo modulo, che non è propriamente un modulo d’attacco.
Di sicuro questo uscir fuori delle due fazioni, gli allegriani e gli antiallegriani, a seconda di come vanno l partite, non fa bene alla compattezza del tifo.
Ora tocca ai secondi, fino a una settimana fa erano i primi a rinfacciare. Non mi iscrivo in nessuna categoria; il pensare che la squadra possa e debba giocare più all’attacco e con più soluzioni non fa di me un antiallegriano come il pensare che Allegri abbia notevoli meriti nell’aver compattato il gruppo non fa mi me un allegriano.
Non riesco a tifare per o contro un allenatore, sono semplicemente un tifoso bianconero. Deluso per come è andata contro l’Empoli, moderatamente soddisfatto per come sta andando la stagione. Speranzoso verso il futuro, che però mi immagino (e mi auguro) con un allenatore che porti ventate di aria nuova e più coraggio.
Intanto – passando all’ extracampo – non si parla di tante cose.
Non vedo titoloni sull’interrogazione parlamentare di un parlamentare europeo tedesco sul comportamento della Figc di Gravina che, in aperto contrasto con il diritto europeo, condiziona l’iscrizione ai campionati alla rinuncia a partecipare a competizioni come la Superlega.
Non vedo titoloni e soprattutto commenti per più giorni sulla rinuncia di Boban a continuare a far parte di un carrozzone come l’Uefa, in aperto contrasto con la decisione di Ceferin, da vero e proprio dittatore, di cambiare il regolamento in modo da permettergli di stare ancora di più al potere.
E’ una crepa importante. Ma la notizia è passata sotto traccia perché, si sa, non bisogna disturbare il manovratore.
E molto mi fa riflettere, invece, che sia proprio la Repubblica di Elkann ad ospitare una intervista a Ceferin che gronda luoghi comuni da tutti i pori. Le domande scomode ci sarebbero pure, ma non c’è stata alcuna insistenza su certi temi. Addirittura Ceferin arriva ad elogiare il disastroso Gravina, con buona pace di ogni evidenza e di ogni dignità, come il salvatore del calcio italiano.
Prima i giornalisti facevano domande scomode, e quando la risposta era evasiva o palesemente inadeguata e non vera insistevano, mettendo alle corde i potenti; ora chi si permette un tale atteggiamento viene presto espulso da un sistema servile, clientelare e senza schiena per fare spazio alle promo-interviste.
Il Financial Times invece da voce ad Andrea Agnelli dopo un lungo silenzio. Il quale dice che la Superlega, alla quale lavora, non si fa “così, per magia”. Devono ancora raccogliere adesioni, prima di arrivare ai consumatori.
Non la pensavano così evidentemente l’aprile del 2021 quando, una domenica sera, se ne uscirono con quel comunicato che è stato la causa della potentissima vendetta di Ceferin con la complicità del prone Gravina e degli ancor più proni giudici sportivi.
Dall’intervista emerge una certa ingenuità, riferita alle valutazioni di quella mossa. Anche i tradimenti immediatamente successivi – “nessuno ha puntato il coltello per firmare il patto” – si spiegano così: il coltello lo devi avere, come Ceferin dimostra. Fa schifo ammetterlo, ma nei giochi di potere è così. Poi, per placare il disgusto, dipende molto come lo utilizzi e perché. Ma lo devi avere. Duole molto ammetterlo, ma Agnelli è andato alla guerra con un coltellino di plastica, buono solo per i pic nic.
Ma lui stesso ci ricorda che il tempo è galantuomo. E io gli auguro che lo sia anche in questo caso.
https://m.tuttojuve.com/calciomercato/rai-venerato-giuntoli-vuole-andare-avanti-con-allegri-ha-dato-disponibilita-al-tecnico-per-prolungare-contratto-ma-a-cifre-differenti-674653
Non so se la fonte sia più affidabile del cugino giardiniere della Continassa…
dubitare delle capacità
Non lo so dario ma spero che la società e in particolare il nuovo arrivato Giuntoli, al di là delle schermaglie dialettiche, diano un taglio e cambino direzione. Vederlo continuare o addirittura prolungare Allegri mi farebbe dubitare e capacità messe in mostra a Napoli.
Il mercato azzerato potrebbe essere anche letto così: non soddisfo nessuna richiesta del cialtrone perché l’anno prossimo si riparte con un nuovo tecnico. e pazienza se non si va oltre il posto Champions.
Se invece negli ultimissimi giorni di mercato vedessi arrivare un Bernardeschi o roba simile allora sarei seriamente preoccupato.
Leggo che si è trovato l’accordo con Felipe Anderson a parametro zero per la prossima stagione: a me piace, ma mi sembra inadatto allo schema del “cagon”. Per altro, lo stesso “cagon”, pare sia orientato a restare solo nel caso di un prolungamento di contratto, perché non disposto a farsi l’ultimo anno senza il culo parato per il futuro. Secondo voi che sta succedendo?
@ Alex : hai visto Detroit??? che peccato, si sono veramente sucidati con le loro mani , sopra di 17, un 4th down giocato ( e perso) invce di calciare… un fumble al primo gioco sulle proprie 25, dispiace, per i 9ers non hanno rubato niente!
Juve : ecco, la proprietà Juve riaqcuisterebbe un minimo di decenza se il prossimo anno in panca ci farebbe trovare Klopp.