L’Inter è più forte e anche per questo – al di là dell’autogol di Gatti – ha vinto. Di corto muso, a dar retta allo scarto; molto di più, se consideriamo il palo esterno di Calhanoglu – the best, con Pavard e Mkhitaryan – e le due paratone di Szczesny su Barella e Arnautovic. Inzaghi è il più moderno degli allenatori antichi; Allegri, il più antico degli allenatori moderni. Mai che faccia la prima mossa, contro certi avversari; Inzaghino, lui, una volta in vantaggio magari si rannicchia un po’ troppo, ma anche perché dispone di transizioni e contropiedi al curaro.
Direte: gran partenza della capolista, d’accordo, ma se sul coast to coast di McKennie Vlahovic non sbaglia lo stop, cosa avresti scritto? Sì, ma vogliamo parlare del «miracolo» di Bremer su Thuram? L’Inter ha afferrato la partita per la gola, la Juventus ha sistemato il canonico pullman, dal quale usciva di rado, alla ricerca di un Yildiz non perduto, ma dimenticato. Come spesso succede, il destino ha scelto un periodo di relativa calma per infliggere la pugnalata fatale: spioventino di Barella, corpo a corpo tra Thuram e Gatti, do di petto dello stopper.
Se il primo tempo è stato noioso, il secondo è stato più mosso, più equilibrato. Costretto a recuperare, Allegri attacca. Non con procedure capaci di strappare il tifoso dal sofà, se non in un paio di casi, ma attacca. E cambia. Persino Alcaraz, agli sgoccioli. E addirittura Miretti. Naturalmente, Chiesa: un po’ spalla del serbo, un po’ ala, ombra del miglior sé stesso. Una valigia dimenticata in deposito. La copertina se l’erano presa Martinez e Vlahovic: il film, in compenso, è stato di altri. Di Sommer non rammento un intervento, al di là dei rischi che le mischie seminano, comunque. Più 4 con un’Atalanta in meno: lo scudetto ha un indirizzo. Imploso il Napoli, quello noto.
18 squadre con 4 retrocessioni. Sono stati i campionati più avvincenti, mai una partita che non avesse un valore per entrambe le squadre, prima che il business sopravanzasse l aspetto tecnico.
che poi va bene porsi il problema di spettacoli come empoli-genoa ma io prima di tutto mi pongo il problema dello spettacolo che offriamo noi.
https://it.blastingnews.com/calcio/2023/01/la-juventus-e-il-tabu-degli-scontri-diretti-negli-ultimi-anni-persi-29-punti-su-51-003627723.html
Voila ‘
Qui concordo.ho sempre scritto che la serie A puo “reggere”16 squadre massimo
poi volevo rispondere al sig, Teotino, che vorrebbe ridurre il campionato a 18 squadre – non per ridurre il numero di partite, ma per evitare spettacoli come Empoli Genoa e Udinese Monza…..
ora guardando la classifica cambierebbe un’emerita cippa dal punto di vista spettacolo…. anzi… al momento ci sono 5 squadre racchiuse tra i 19 e i 18 punti (più l’ultima a 13) – con 18 squadre stessa situazione di punteggio ma solo 4 squadre in lotta per tre posti (poi ovviamente meno partite meno punti presumibilmente ma le proporzioni quelle rimarrebbero)
con 16 squadre si, il quadro cambierebbe, perchè la salvezza coinvolgerebbe direttamente anche le squadre a 23 e 24 punti, e anche quelle a 29 non starebbero tranquillissime….
Padoin avrà giocato mezza partita da centrale ed hernanes fece tanta panchina. In quegli anni giocava Marchisio centrale, con Khedira e Pogba ai lati….cogliere le differenze con il centrocampo odierno….
solo a titolo di curiosità, noi, per dire 106, e ne avremmo giocate almeno altre 6 quest’anno, e negli ultimi quattro anni bui ne abbiam giocate 30 cui ne avremmo aggiunte almeno 6…..
Scritto da Alex drastico il 6 febbraio 2024 alle ore 11:33
con le medio grandi per ora ha perso solo con i mangiapipistrelli domenica e battuto milan roma lazio e napoli
Scritto da ezio maccalli il 6 febbraio 2024 alle ore 12:12
Guardati i dati dei primi due anni quando il Napoli era ancora una squadra e Milan Atalanta ed inda non si erano ancora indebolite sino a far scendere il livello della serie A di quest’anno ai minimi storici.
Scritto da DinoZoff il 6 febbraio 2024 alle ore 12:13
e sbagli, non e’ Marotta che sceglie i giocatori, non lo faceva alla Juve (tranne forse primo anno) e non lo fa dai Cartonati, c’e’ un area tecnica che lo fa , in primis il Mister che li prende e gli cambia ruolo, in particolare Chala, ed ha il coraggio di giocarsela a viso aperto Vs tutti , dall’Empoli al City , altro che non concedere il contropiede altrimenti e’ un massacro, Allegri non ha voluto Fagioli in mezzo, figuariamoci se ci avesse messo Chalanoglu, e non a caso Pirlo l’anno dopo se ne va, e noi partiamo con Padoin regista e finiamo con Hernanes, una roba che Pirlo un altro anno te lo faceva con una gamba sola
Il dato diventa clamoroso se si guarda all’esperienza in Champions: sugli 11 titolari in campo domenica sera l’Inter vince con 393 presenze contro 291 nella massima competizione. Ma attenzione, perché i numeri sono ancor più impressionati se scorporati al loro interno: sul totale di 291 presenze, in tre della Juve ne assommano ben 190 (di cui 68 Szczesny, un portiere, 62 Danilo e 60 Rabiot) mentre sei giocatori di movimento si fermano a meno di 10 e due di questi ne hanno zero. Solo uno dell’Inter, Thuram, era invece sotto le 20 presenze in Champions (14).
poi si può prenderli davanti o anche ne didietro…. ma i dati son dati
e diventa ancor più clamoroso se si considera che dal 2009 quella roba lì vestita di nerazzurro di partite di CL ne ha giocate solo70 e negli anni 2020 solo 33
quindi i suoi giocatori l’esperienza l’han fatta altrove