L’Inter è più forte e anche per questo – al di là dell’autogol di Gatti – ha vinto. Di corto muso, a dar retta allo scarto; molto di più, se consideriamo il palo esterno di Calhanoglu – the best, con Pavard e Mkhitaryan – e le due paratone di Szczesny su Barella e Arnautovic. Inzaghi è il più moderno degli allenatori antichi; Allegri, il più antico degli allenatori moderni. Mai che faccia la prima mossa, contro certi avversari; Inzaghino, lui, una volta in vantaggio magari si rannicchia un po’ troppo, ma anche perché dispone di transizioni e contropiedi al curaro.
Direte: gran partenza della capolista, d’accordo, ma se sul coast to coast di McKennie Vlahovic non sbaglia lo stop, cosa avresti scritto? Sì, ma vogliamo parlare del «miracolo» di Bremer su Thuram? L’Inter ha afferrato la partita per la gola, la Juventus ha sistemato il canonico pullman, dal quale usciva di rado, alla ricerca di un Yildiz non perduto, ma dimenticato. Come spesso succede, il destino ha scelto un periodo di relativa calma per infliggere la pugnalata fatale: spioventino di Barella, corpo a corpo tra Thuram e Gatti, do di petto dello stopper.
Se il primo tempo è stato noioso, il secondo è stato più mosso, più equilibrato. Costretto a recuperare, Allegri attacca. Non con procedure capaci di strappare il tifoso dal sofà , se non in un paio di casi, ma attacca. E cambia. Persino Alcaraz, agli sgoccioli. E addirittura Miretti. Naturalmente, Chiesa: un po’ spalla del serbo, un po’ ala, ombra del miglior sé stesso. Una valigia dimenticata in deposito. La copertina se l’erano presa Martinez e Vlahovic: il film, in compenso, è stato di altri. Di Sommer non rammento un intervento, al di là dei rischi che le mischie seminano, comunque. Più 4 con un’Atalanta in meno: lo scudetto ha un indirizzo. Imploso il Napoli, quello noto.
Allora, la Ferrari conta un’emerita cippa, con la Juventus. La Ferrari è un costruttore di automobili con ricavi attorno ai 5 miliardi e utili superiori al miliardo. Già così potrebbe finanziare la F.1 senza problemi, in più prende valanghe di milioni dagli sponsor, e dalla sola torta F1 ha un ritorno diretto in money (esclusi sponsors) vicino ai 200 milioni di lire annui.
Il reparto corse cliente e storiche ( e parliamo dei programmi Ferrari Challange, FXX, Eventi sportivi auto da corsa soriche e restauri e mantenimento) fattura più o meno il doppio della Juventus.
Sì un Mancio già stufo del Medio Oriente potrebbe essere una soluzione a sorpresa, soddisfacente nel combinare finalmente ambizione con un nuovo modo di proporre calcio.
Allenatori di livello liberi, che si libereranno o facilmente liberabili ce ne sono finchè se ne vuole, in questo periodo.
Musetti
Il muserei di oggi partiva comunque sfavorito contro machac un emergente con la palla pesantissima e grande cattiveria agonistica.
Chiaramente il nostro deve in qualche modo reagire perché le cose vanno male da mo’.
A quanto pare sugli scenari futuri siano ipotizzabili due strade.
La prima: la società con JE in testa propone ad Allegri il rinnovo del contratto, che sarebbe di fatto un prolungamento, con una cifra di ingaggio spalmabile sui due esercizi successivi. Allegri sta facendo capire che sarà lui a decidere se prolungare, se restare a scadenza, o se rescindere consensualmente al termine di questa stagione. Opinione personale è che a JE fa comodo un allenatore aziendalista come Allegri, i due si annideranno un po’ e poi troveranno un accordo. Conte proporrebbe delle condizioni tecniche troppo onerose per il bilancio attuale, ergo si continuerà con l’allenatore attuale in quanto verrà declinato un progetto a lungo termine per la crescita di una prima squadra fatta di giovani low-cost. Verranno sacrificati sull’altare del bilancio Chiesa, Iling, e probabilmente Bremer. A JE in questo momento stuzzica più la F1, e l’arrivo di Hamilton.
Seconda ipotesi: Allegri ha già deciso di lasciare la Juventus a prescindere. Ergo si apre la caccia all’allenatore, che comunque, dal punto di vista economico deve rispettare determinati parametri economici. Non mi aspetto grandi nomi e non si illuda nessuno.
Un nome a sorpresa che potrebbe essere sulla panca dell’allianz è quello di Massimo Carrera, di scuola Lippiana, anche se non con un grande pedigree .
Personalmente, se dovesse rompere il contratto con gli Arabi, auspicherei per un progetto di medio-lunghi termine, Mancini.
Scritto da Giovanni il 7 febbraio 2024 alle ore 14:59
sì, parrebbe che Musetti sia avviato ad un’ottima carriera da maestro di tennis
Giù le mani dal Loca e cacciate il Cialtrone
https://twitter.com/17Reazy/status/1755230182011519303/mediaViewer?currentTweet=1755230182011519303¤tTweetUser=17Reazy
Continua, inesorabile, la discesa agli inferi del “ragazzo padre” Lorenzo Musetti, eliminato al secondo turno dell’ATP 250 di Montpellier dal ceco Machac numero 66 della classifica ATP…avanti così Lorenzo, di trionfo in trionfo con l’immancabile Maestro Tartarini ad asciugare lacrime e contare le sconfitte…sarà ora o no di CAMBIARE COACH??!!
*un altro anno, sorry
Conte, è arcinoto, vuole stare in Italia per essere accanto alla famiglia, che sta a Torino. Quindi, se a Torino non lo vogliono, Milano è accettabile.
Per quanto riguarda noi, errare humanum, perseverare diabolicum.