L’Inter è più forte e anche per questo – al di là dell’autogol di Gatti – ha vinto. Di corto muso, a dar retta allo scarto; molto di più, se consideriamo il palo esterno di Calhanoglu – the best, con Pavard e Mkhitaryan – e le due paratone di Szczesny su Barella e Arnautovic. Inzaghi è il più moderno degli allenatori antichi; Allegri, il più antico degli allenatori moderni. Mai che faccia la prima mossa, contro certi avversari; Inzaghino, lui, una volta in vantaggio magari si rannicchia un po’ troppo, ma anche perché dispone di transizioni e contropiedi al curaro.
Direte: gran partenza della capolista, d’accordo, ma se sul coast to coast di McKennie Vlahovic non sbaglia lo stop, cosa avresti scritto? Sì, ma vogliamo parlare del «miracolo» di Bremer su Thuram? L’Inter ha afferrato la partita per la gola, la Juventus ha sistemato il canonico pullman, dal quale usciva di rado, alla ricerca di un Yildiz non perduto, ma dimenticato. Come spesso succede, il destino ha scelto un periodo di relativa calma per infliggere la pugnalata fatale: spioventino di Barella, corpo a corpo tra Thuram e Gatti, do di petto dello stopper.
Se il primo tempo è stato noioso, il secondo è stato più mosso, più equilibrato. Costretto a recuperare, Allegri attacca. Non con procedure capaci di strappare il tifoso dal sofà , se non in un paio di casi, ma attacca. E cambia. Persino Alcaraz, agli sgoccioli. E addirittura Miretti. Naturalmente, Chiesa: un po’ spalla del serbo, un po’ ala, ombra del miglior sé stesso. Una valigia dimenticata in deposito. La copertina se l’erano presa Martinez e Vlahovic: il film, in compenso, è stato di altri. Di Sommer non rammento un intervento, al di là dei rischi che le mischie seminano, comunque. Più 4 con un’Atalanta in meno: lo scudetto ha un indirizzo. Imploso il Napoli, quello noto.
Scritto da Riccardo Ric il 5 febbraio 2024 alle ore 00:04
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All’andata passammo in vantaggio e non durò molto.
Prendemmo il gol in contropiede? Ok, stavolta ce lo siamo fatti noi facendocelo carambolare sul petto a 1 cm dalla linea di porta, dove la nostra difesa era piazzata.
(vado a naso con i commenti dei radiocronisti eh, perchè non ho visto nulla e non ho intenzione di vedere niente sino a domani pomeriggio)
Il cosiddetto fortino sarebbe caduto, stante la prestazione, anche se Dusan ci avesse portato in vantaggio.
Se proprio proprio, cazzo metti dentro Chiesa e lascia dentro pure Yldiz, ti stai giocando il campionato, tenta il tutto per tutto…
Questo è un lavoro che ha solamente un biglietto da visita: quello di TONIO da Lecce e se macchieranno dell’ennesimo crimine lasciandolo andare ancora una volta a Milano, che Iddio provveda a fulminiare gli Elkann e gli Agnelli in primis, ed i loro subordinati a ruota.
Scritto da bilbao77 il 5 febbraio 2024 alle ore 00:02
Ecco.
Eh beh, certo che se loro non si mangiano 4 o 5 gol…nel culo ce lo possiamo mettere lo stop sbagliato di Dusan.
Scritto da bilbao77 il 4 febbraio 2024 alle ore 23:47
Vero, però era sullo zero a zero, se vai in vantaggio cambia il film ed il contesto tattico. Non ho scritto che si è perso a causa di quello stop, comunque clamoroso, sbagliato, sarebbe sciocco, ma senz altro è episodio da rimarcare che poteva indirizzare la partita.
Scritto da Giovanni il 4 febbraio 2024 alle ore 23:30
Lo rivedremo, lo rivedremo. Solo che farà come tutti gli altri giocatori appena arrivati, a volte solo dalla primavera, che sembrano dei fenomeni perché si muovono senza palla e giocano rivolti alla porta avversaria. Pure il tanto criticato miretti sembrava un fenomeno solo perché nelle giovanili gli avevano insegnato a farsi trovare libero per ricevere il passaggio cosa che nelle sapienti mani del cialtronazzo si disimpara rapidamente
I nodi vengono al pettine.
Nemmeno un campionato praticamente corso al ritmo della capolista ha dato sicurezza e coraggio tali da affrontarla alla pari.
Questo perchè i nostri giocatori si rendono conto che quando l’avversario non solo è al tuo livello tecnico (e a centrocampo pure superiore) ma in più corre armonicamente, con palla e senza, di più…quando ha un impianto di gioco mandato a memoria…quando mette un’aggressività che invece il Cialtrone quasi disprezza…il castello di cartapesta che il suddetto e la sua stampa compiacente ha costruito, crolla miseramente.
Questo è un lavoro che ha solamente un biglietto da visita: quello di TONIO da Lecce e se macchieranno dell’ennesimo crimine lasciandolo andare ancora una volta a Milano, che Iddio provveda a fulminiare gli Elkann e gli Agnelli in primis, ed i loro subordinati a ruota.
Ordine di scuderia: non giocare il più possibile questa partita e lasciare campo all’Inter. Lo spogliatoio fino alla partita di Empoli credeva allo scudetto e solo Allegri non ci credeva. Ha fatto di tutto per non farci credere la squadra e ci è riuscito. Continuano a parlare di percorso di crescita per arrivare quarti. Ora spero che mollino tutti e si esca dalla Champions, perché con questi giocatori, questa dirigenza e questo allenatore di oggi, usciremmo al primo turno. Io sono contrario al ritorno di Conte per come se ne è andato e per dove è andato dopo, ma stasera serviva un con il sangue agli occhi come lui. Vedere l’allenatore della Juventus ridere contento e felice dopo aver perso la partita scudetto con l’Inter mi fa venire il voltastomaco. Mi vergogno da Juventino a leggere che un DS della Juventus ha portato a Torino un giocatore della serie B inglese. Una v volta a gennaio arrivava un certo Edgar Davids. Trovate la differenza. Ora per un Allegri contento per non vincere lo scudetto, abbiamo uno spogliatoio scazzato che non lo seguirà e che lo mollerà .
Una dirigenza, assente e connivente con il palazzo, un DS che per un Kvara che non fa primavera, viene alla Juventus e non si allinea alle necessità di una grande squadra, dimostrando che non ha attributi e competenze da top team, non fanno sperare in un futuro roseo e di grandi prospettive.
La partita neanche la commento: senza terzini, specie a sinistra, senza un regista o una mezza punta di attacco, e senza il coraggio di giocare almeno con un 4-3-1-2 con Yldiz dietro chiesa -Vlahovic, non vai da nessuna parte. Poi c’è la differenza di qualità del centrocampo tra le due squadre, ma il cambio di modulo li avrebbe sorpresi e preoccupati.
Eh beh, certo che se loro non si mangiano 4 o 5 gol…nel culo ce lo possiamo mettere lo stop sbagliato di Dusan.
Ma per cortesia! In questo campionato di merda rivenceremo 6 delle prossime 7 partite (pareggiando l’altra) e viva il Cialtrone e la sua mediocrità istituzionalizzata.
Peccato, il goal e’ arrivato proprio quando stavamo uscendo dal guscio. La qualità e l esperienza superiori dell’ Inter si sono viste tutte. Si può anche discutere dell eccessiva arrendevolezza nella prima parte della partita, ma nel secondo tempo quando giocoforza abbiamo alzato il baricentro le occasioni per loro in contropiede sono fioccate. Sono partite, anche per tipologie di entrambe le squadre, dove il primo che la sblocca acquisisce un vantaggio tattico notevole. Delusione rammarico per essere tornati con i piedi per terra. Certo che se Vlahovic non sbaglia quello stop, ma se anche Miretti non sbaglia il cross proprio allo scadere,…. ma non è partita per la quale sarebbe giusto gettare la croce addosso a qualcuno. Ora restare compatti e ripartire.