L’Inter è più forte e anche per questo – al di là dell’autogol di Gatti – ha vinto. Di corto muso, a dar retta allo scarto; molto di più, se consideriamo il palo esterno di Calhanoglu – the best, con Pavard e Mkhitaryan – e le due paratone di Szczesny su Barella e Arnautovic. Inzaghi è il più moderno degli allenatori antichi; Allegri, il più antico degli allenatori moderni. Mai che faccia la prima mossa, contro certi avversari; Inzaghino, lui, una volta in vantaggio magari si rannicchia un po’ troppo, ma anche perché dispone di transizioni e contropiedi al curaro.
Direte: gran partenza della capolista, d’accordo, ma se sul coast to coast di McKennie Vlahovic non sbaglia lo stop, cosa avresti scritto? Sì, ma vogliamo parlare del «miracolo» di Bremer su Thuram? L’Inter ha afferrato la partita per la gola, la Juventus ha sistemato il canonico pullman, dal quale usciva di rado, alla ricerca di un Yildiz non perduto, ma dimenticato. Come spesso succede, il destino ha scelto un periodo di relativa calma per infliggere la pugnalata fatale: spioventino di Barella, corpo a corpo tra Thuram e Gatti, do di petto dello stopper.
Se il primo tempo è stato noioso, il secondo è stato più mosso, più equilibrato. Costretto a recuperare, Allegri attacca. Non con procedure capaci di strappare il tifoso dal sofà, se non in un paio di casi, ma attacca. E cambia. Persino Alcaraz, agli sgoccioli. E addirittura Miretti. Naturalmente, Chiesa: un po’ spalla del serbo, un po’ ala, ombra del miglior sé stesso. Una valigia dimenticata in deposito. La copertina se l’erano presa Martinez e Vlahovic: il film, in compenso, è stato di altri. Di Sommer non rammento un intervento, al di là dei rischi che le mischie seminano, comunque. Più 4 con un’Atalanta in meno: lo scudetto ha un indirizzo. Imploso il Napoli, quello noto.
Piango.
Come al solito, preso a ceffoni e muto, senza argomenti.
Giù dai tubi.
Rido (cit.)
Cheerleaders della Proallegrese, chiedete anche al Direttore (sempre sia lodato) che ovviamente parla ancora come fosse un dirigente (della Juve, e quindi ufficialmente avrebbe il dovere di dire quelle cose e difendere il proprio allenatore) come mai quando arrivò, alla fine della stagione 1993/94 che vide la Juventus arrivare seconda alle spalle della corazzata-mmmilan di Fabio Capello, peraltro pure demolitrice del Barcelona nella finale della UCL, non applicò lo stesso ragionamento e si tenne Matusalemme Trapattoni, invece di entrare 5 anni in anticipo nel nuovo millennio calcistico ingaggiando un poco più che promettente giovane allenatore come Marcellone.
Il Direttore è un grande, ma nemmeno l’Uomo Ragno riuscirebbe ad arrivare in cima allo specchio di questa questione.
Luscianone si dice abbia avuto un ruolo determinante nella scellerata decisione di AA nel riprendersi l’acciuga, che era a bagno maria da due anni col telefono che suonava solo per le pizze a domicilio.
L’ha quindi sempre difeso, perchè soprattutto difendeva e difende cosi la sua autorevolezza di consigliori. Eppure anche lui qualche volta ha perso la pazienza, avendo capito bene (basta rivedere alcuni interventi nella fantasmagorica campagna dell’autunno del 2022, dove il gran visir di tutti i cazzari tra monza haifa e simili diede il meglio di lavatisismo e pressapochismo).
Ma luscianone non può certo dire di essersi sbagliato. Non usa.
E vai ripresosi a malapena da tre estintori di Palermo e impossibilitato a saltare sul carro della Juve ecco il Cassano che non ce l’ha fatta che si ripresenta con un classico del suo repertorio:”fellatio al cialtrone”tramite copia incolla,unica soluzione visto il vuoto pneumatico tra le orecchie.
Su Allegri:
“Quando sento dire che Allegri sarà sostituito e vedo la classifica, vedo che è secondo, che l’Inter che è prima e sta facendo un grande campionato e che la Juve le sta alle calcagna, a quel punto dico, ma perché dovrei cambiare l’allenatore?” (il Direttore)
Unposso diggnente aragazzi, so’ statibbravi, passettino alla votta.
https://twitter.com/interesting_aIl/status/1755864633171202321
Magari se metto anche il filmatino…
La Proallegrese 2024/25, eccezionalmente in maglia rossa, al proprio in UCL mentre affronta il Bayern Monaco.
Ma anche il Maccabi Haifa (sic!)
https://www.tuttomercatoweb.com/serie-a/via-allo-scontro-tra-a-e-figc-ecco-i-perche-ma-la-massima-divisione-si-spacca-sulle-20-squadre-1933041