Chi guarda il dito: visto? sono scesi subito dal pullman ma hanno perso lo stesso. Chi guarda la luna: sì, hanno perso, ma almeno hanno tirato e segnato, mica come la Vecchia di Allegri, tutta languori e tremori. Roma due Inter quattro ronza attorno a questi estremi, che diventeranno cerini e ciocchi per fior di dibattiti. Se interessa, viva i lunaioli.
La Roma di De Rossi non è più la Roma di Mourinho: con le sue risorse (pressing, velocità , coraggio) e con i suoi limiti (di tenuta, di ampiezza). In due minuti, già due tiri: di El Shaarawy, pizzicato da Sommer, e di Pellegrini, appena alto. C’era Farris, in panca, al posto dello squalificato Inzaghino: ma non penso che fosse questo il problema. Il problema era la Roma. Che però s’inchinava a una capocciata spuria di Acerbi, con Thuram in fuorigioco accanto a Rui Patricio, posizione ballerina e birichina che, se agitava il Var, non commuoveva Guida.
Leonina, la reazione della Lupa. Testa di Mancini su parabola di Pellegrini e contropiede fulminante inciso dal Faraone sui legni della porta. La notizia era la normalità di Calhanoglu. La pioggia batteva furiosa, indispettita, forse, dal poco di Dybala e dal pochissimo di Lukaku. In avvio di ripresa, l’Inter cambiava marcia. Adesso sì che Capitan Futuro (e allenator presente) era costretto a un simil catenaccio. Pareggiava Thuram, su cross dalla destra; il sorpasso lo firmava la ditta Angelino-Thuram, non lontano dal timbro Gatti-Thuram nel derby d’Italia, su cross da sinistra. A proposito di «larghe» intese.
Un palo di Pavard (e Pécuchet, parafrasi di Flaubert) incorniciava la giostra di una partita croccante e cavalleresca. Lukaku – sì, lui – si mangiava due gol, a conferma che non sempre i divorzi, come le ciambelle, riescono col buco. La transizione di Bastoni, ad avversari ormai scollegati, siglava un verdetto persin feroce. Morale: la voglia dei vinti, la forza dei vincitori. Non è poco.
Ma sono previsti tiri in porta nella strategia per pareggiare?
@dino zoff…appunto…è lunedì ed infatti perdiamo
Adesso dentro anche cerrri hasa anghele e qualche altro attaccante della next. Iccaccio gli è semplice.
Da quando si sono sparse le voci di rinnovo del cialtrone, stranamente la squadra ha smesso di giocare.
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Ecco, l’ho pensato pure io ed è un raggio di sole che squarcia la buia notte cialtronesca.
Detto ciò, speriamo di vincere, non so bene in che maniera.
Magari, col tridente…
Vabbè dai stiamo parlando di uno che quando arrivò il Pipita lo fece partire dalla panchina. Al Pipita. Figuriamoci cosa può fare con dei ragazzini.
infatti
tutto ok
perchè cambiare
tranquilli
tele mentecatti dice che nessuno si sta scaldando in maniera particolare.
Ma io non sono mica sicuro che la sfanghiamo.
Da quando si sono sparse le voci di rinnovo del cialtrone, stranamente la squadra ha smesso di giocare.
Cialtrone che peraltro ha talmente insistito sul quarto posto che ora giochiamo come una squadra da quarto posto.
Poi chiaramente Alcaraz prima di guocare bisogna allegrizzarlo, che sembrava corresse e non sia mai.
Yildiz non aspettava altro per panchinarlo di nuovo.
E Rugani non può giocare, deve per forza stare in campo il brasiliano sul viado del tramonto.
basta queste marchette al procuratore..alex sandro e improponibile, il gioco pure al solito…e non tutti i giorni è domenica…abbiamo sculato una serie di partite 1-0 senza sarebbe buio pesto
Scritto da Wolverine il 12 febbraio 2024 alle ore 21:30
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Ma non si era detto che oggi è lunedì?
Adesso non pare abbia chiesto a landucci mi si nota di più se urlo come un la gallina o se butto per terra il cappottino?