Chi guarda il dito: visto? sono scesi subito dal pullman ma hanno perso lo stesso. Chi guarda la luna: sì, hanno perso, ma almeno hanno tirato e segnato, mica come la Vecchia di Allegri, tutta languori e tremori. Roma due Inter quattro ronza attorno a questi estremi, che diventeranno cerini e ciocchi per fior di dibattiti. Se interessa, viva i lunaioli.
La Roma di De Rossi non è più la Roma di Mourinho: con le sue risorse (pressing, velocità, coraggio) e con i suoi limiti (di tenuta, di ampiezza). In due minuti, già due tiri: di El Shaarawy, pizzicato da Sommer, e di Pellegrini, appena alto. C’era Farris, in panca, al posto dello squalificato Inzaghino: ma non penso che fosse questo il problema. Il problema era la Roma. Che però s’inchinava a una capocciata spuria di Acerbi, con Thuram in fuorigioco accanto a Rui Patricio, posizione ballerina e birichina che, se agitava il Var, non commuoveva Guida.
Leonina, la reazione della Lupa. Testa di Mancini su parabola di Pellegrini e contropiede fulminante inciso dal Faraone sui legni della porta. La notizia era la normalità di Calhanoglu. La pioggia batteva furiosa, indispettita, forse, dal poco di Dybala e dal pochissimo di Lukaku. In avvio di ripresa, l’Inter cambiava marcia. Adesso sì che Capitan Futuro (e allenator presente) era costretto a un simil catenaccio. Pareggiava Thuram, su cross dalla destra; il sorpasso lo firmava la ditta Angelino-Thuram, non lontano dal timbro Gatti-Thuram nel derby d’Italia, su cross da sinistra. A proposito di «larghe» intese.
Un palo di Pavard (e Pécuchet, parafrasi di Flaubert) incorniciava la giostra di una partita croccante e cavalleresca. Lukaku – sì, lui – si mangiava due gol, a conferma che non sempre i divorzi, come le ciambelle, riescono col buco. La transizione di Bastoni, ad avversari ormai scollegati, siglava un verdetto persin feroce. Morale: la voglia dei vinti, la forza dei vincitori. Non è poco.
Prima della convention dei democratici, non della convenzione…Grazie T9
La cosa triste, ben rappresentata l’altro ieri da un efficace articolo di Federico Rampini sul Corriere della Sera, è che gli americani a novembre saranno prevedibilmente chiamati a scegliere tra un pericoloso delinquente e un rimbambito totale ( Rampini ha riportato esattamente questi termini, non come suoi ma come rappresentativi di quello che pensa la grande maggioranza dell’l’opinione pubblica americana ) chi sarà il prossimo Presidente degli Stati Uniti , con tutto quello che significa un Presidente USA nello scenario planetario…ciò a meno che non arrivi qualche elemento a “sparigliare” le carte ( tipo un ritiro “spintaneo” di Biden prima della convenzione dei democratici che nominerebbero un nuovo e più giovane candidato, o una condanna di Trump in uno dei processi che lo riguardano prima delle elezioni: non gli impedirebbe di partecipare ma lo danneggerebbe alquanto presso l’elettorato “indipendente” spesso ago della bilancia nelle elezioni presidenziali USA )
Scritto da Alex drastico il 11 febbraio 2024 alle ore 13:10
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L’azione, chiamiamola risoluta per usare un eufemismo, utilizzata da Putin fin dalla sua ascesa al Kremlino si è resa necessaria per le minchiate in serie perpetrate da quell’alcolizzato di Yeltsin, colpevole di aver iniziato un criminale processo di svendita a favore dell’occidente e di una classe di oligarchi spregiudicati arricchitisi con gli assets; tutto ciò a danno della gente comune, che ricordiamo bene negli anni ’90 essere letteralmente alla fame.
Da quello scempio e dalla totale accondiscendenza, peraltro mai ricompensata, verso le istituzioni politiche, economiche e militari occidentali, non poteva che venire fuori una figura forte, per chiudere i cancelli della stalla e rimettere a posto un gigante che stava crolllando in maniera umiliante.
Da quel punto di vista, la missione è stata compiuta e, se da un lato, sarebbe ormai auspicabile che in Russia ci fosse finalmente più pluralismo, il fatto che ciò possa portare chissà all’emergere nuovamente di vomitevoli personaggi smaniosi di compiacere USA e UE per diventare, come i nazisti ucraini, dei pupazzetti manovrabili (ma lautamente remunerati) beh…sta lì Vladimiro e non ti muovere.
(Sta lì, non Stalin)
Ah, e poi vanno a bombardare gli Huthi che attaccano le navi mercantili dirette verso Israele…quelli che hanno fatto saltare il gasdotto russo verso l’Europa…gli infamoni.
Ciao Alex, la vediamo più o meno alla stessa maniera sul’intervista di Putin e sullo scenario internazonale attuale ma ti ringrazio per la nota su Carlson che, ripeto, avevo solo sentito nominare come trumpiano.
Ribadisco che nell’ascoltarlo nel lancio del suo scoop e poi nell’intervista non mi ha fatto una cattiva impressione, ma mi limito solo a quello. Da cavallo dell’ultradestra e per di più, mi dici, con venature razzistiche e xenofobiche…e beh lì, va diritto nella pattumiera.
Sulla stucchevole preambolo storico di Putin, ok capisco perfettamente la tua posizione.
A me invece è piaciuto molto perchè la storia (assieme a geografia e lettere) è sempre stata la mia più grande passione scolastica che non mi ha mai abbandonato e da avido consumatore dei video dell’immenso Prof. Barbero, ho ascoltato volentieri quel lungo excursus (ossimoro, ma lui aveva chiesto 30 secondi o 1 minuto…hihihi) sulla storia della Russia che mi riprometto di approfondire, magari da fonti un po’ meno coinvolta.
PS: Sul attentato terroristico del North Stream beh sono stati ovviamente gli americani e/o gli inglesi (dei quali ho notoriamente parecchia stima per molte cose, ma non certamente per essere i fidi cagnolini di quelli là, oltre che per il passato colonialista) che ne avevano interesse.
Sbalordisce la passività cialtronesca (ciao Ric! hihihihihi) con la quale quel coacervo di magnaccioni che costituisce la UE è ben lieta di vedere i propri interessi calpestati politicamente e soprattutto economicamente dalla protervia americana (e nello scrivere ciò, ho portato i miei 2 pugni ai fianchi, gonfiato il petto e le labbra, sollevato il mento e facendo nel contempo oscillare il capo a destra e manca).
Dal 2014, inizio della guerra in Donbass, cioè fin dai tempi dell’esilarante Premio Nobel per la Pace Barak Obama, gli americani promettevano gas più economico di quello russo, che di per sè era già piuttosto a buon prezzo.
https://st.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-03-26/obama-se-russia-continua-conseguenze-sempre-piu-gravi-150327_PRN.shtml
Ora tra guerra, sanzioni ed attentati terroristici ce l’hanno fatta ma chissà perchè, per lo meno a partire da quando ci hanno imposto il loro, il gas yankee era il 50% più caro di quello russo. Onestamente non saprei se le cose siano migliorate nel frattempo.
L’argomento trattato era la guerra in Ucraina non la statura morale di Putin o le sue terribili malefatte.
Ovviamente questo tipo di interviste sono sempre staged.l’interlocutore accetta di misurarsi su un certo tipo di terreno e non può uscire dal seminato.
La sensazione è quella di un leader,dittatore finché vogliamo e si questo non ci piove,che ha bene chiaro in testa cosa fare.
Quando sei privo di una qualsiasi commodity e sei costretto ad importarla,sei “schiavo”di chi te la vende al prezzo migliore.
Le ragioni di Putin ci sono come e’ vero che l occidente è l Europa in particolare hanno colpevolmente sottovalutato il problema Crimea e zone di confine ucraine. Come è vero che si è reso dipendente da gas e petrolio russi, come è presumibile ritenere che con Trump l invasione russa in Ucraina non sarebbe avvenuta. Questo non significa certo accettare e giustificare Putin. Pure Mussolini ed anche Hitler avevano delle ragioni, così come all epoca Francia e UK sottovalutarono i malumori e la crisi economica tedesca
.. Ma tra avere un po’ di ragione e trasformarsi in dittatori sanguinari ce ne corre eh
Mi piacerebbe se lo Scansuolo se ne andasse giu’.ma non succedera’, hanno comunque una cifra tecnica Una squadra figlia degli intrallazzi di mercato, disonesta,che gioca solo quando ha voglia di giocare e di farsi vedere ; galleggiando a meta’ classifica se lo può ‘ permettere, quest’anno un po’ meno.e Berardi? Ma ne ha sempre una, fuori un mese.questo qui gioca 15 20 partite all’anno massimo, (possibilmente contro inter juve e Milan ) .ha 30 anni.basta.
“Thuram bravo ma continuo a preferire Lukalu”.e fin qui.. passi.” Lo preferisco perche’ se il belga si trova davanti al portiere la sentenza e’ gia’ scritta”.Ecco , la gente che opprime il giornalismo italiano con il servilismo e la faziosita’ .
Beh, Alex, ha anche giustificato(Putin) l’invasione nazista della Polonia con l’arroganza politica dei Polacchi non citando, anzi, ‘eliminando’, il celeberrimo patto Molotov-Ribbentrop.
Sulla statura del personaggio nulla da dire, preferisco tuttavia personaggi meno carismatici e più democratici.