Chi guarda il dito: visto? sono scesi subito dal pullman ma hanno perso lo stesso. Chi guarda la luna: sì, hanno perso, ma almeno hanno tirato e segnato, mica come la Vecchia di Allegri, tutta languori e tremori. Roma due Inter quattro ronza attorno a questi estremi, che diventeranno cerini e ciocchi per fior di dibattiti. Se interessa, viva i lunaioli.
La Roma di De Rossi non è più la Roma di Mourinho: con le sue risorse (pressing, velocità, coraggio) e con i suoi limiti (di tenuta, di ampiezza). In due minuti, già due tiri: di El Shaarawy, pizzicato da Sommer, e di Pellegrini, appena alto. C’era Farris, in panca, al posto dello squalificato Inzaghino: ma non penso che fosse questo il problema. Il problema era la Roma. Che però s’inchinava a una capocciata spuria di Acerbi, con Thuram in fuorigioco accanto a Rui Patricio, posizione ballerina e birichina che, se agitava il Var, non commuoveva Guida.
Leonina, la reazione della Lupa. Testa di Mancini su parabola di Pellegrini e contropiede fulminante inciso dal Faraone sui legni della porta. La notizia era la normalità di Calhanoglu. La pioggia batteva furiosa, indispettita, forse, dal poco di Dybala e dal pochissimo di Lukaku. In avvio di ripresa, l’Inter cambiava marcia. Adesso sì che Capitan Futuro (e allenator presente) era costretto a un simil catenaccio. Pareggiava Thuram, su cross dalla destra; il sorpasso lo firmava la ditta Angelino-Thuram, non lontano dal timbro Gatti-Thuram nel derby d’Italia, su cross da sinistra. A proposito di «larghe» intese.
Un palo di Pavard (e Pécuchet, parafrasi di Flaubert) incorniciava la giostra di una partita croccante e cavalleresca. Lukaku – sì, lui – si mangiava due gol, a conferma che non sempre i divorzi, come le ciambelle, riescono col buco. La transizione di Bastoni, ad avversari ormai scollegati, siglava un verdetto persin feroce. Morale: la voglia dei vinti, la forza dei vincitori. Non è poco.
Scritto da Alex drastico il 11 febbraio 2024 alle ore 14:50
I dems sono in realtà abbastanza divaricati al loro interno, I dems delle due coste USA sono molto “radicali” e di sinistra , quelli degli Stati “interni” assai di meno, tutti costoro avevano infine trovato nella conferma della candidatura di Biden un più o meno sofferto punto d’equilibrio…il punto è che Joe Biden ha 81 anni e negli ultimi mesi sta dando segni sempre più preoccupanti di deterioramento della sua lucidità mentale, ormai le sue gaffes hanno superato i limiti del gossip e preoccupano seriamente il suo staff…fino a questo momento I dems avevano portato avanti un disegno abbastanza cinico, i molteplici processi intentati a Trump avevano ancor più radicalizzato la sua base , ma tanto più lo scontro si radicalizzava tanto più, era il calcolo dei dems, Trump cn le sue sparate risultera’ “indigeribile” all’elettorato moderato “indipendente “ che a quel punto voterebbe Biden…tanto che gli stessi sondaggisti americani erano arrivati alla conclusione che Trump fosse l’UNICO candidato repubblicano che l’ottuagenario Biden aveva la speranza di battere , mentre con qualsiasi avversario , uomo o donna , più giovane Biden aveva un’altissima probabilità’ di perdere…tutto ciò però aveva come presupposto un Biden che almeno in campagna elettorale risultasse sì magari un po’ “svanito” , circostanza fisiologica per un ultraottantenne, ma non addirittura palesemente rimbambito, come le ultime uscite di Joe Biden inducono a pensare…ecco allora che se tali “segnali” dovessero confermarsi e ingigantirsi il cambio di candidato in corsa diventerebbe per I dems un’imprevista e sgradevole NECESSITÀ, perché davvero sarebbe insostenibile la candidatura di un uomo palesemente in deficit cognitivo…c’è chi pensa, Rampini tra questi, che le divaricazioni ideologiche tra I dems cui accennavo prima potrebbero addirittura portare ad una vero e proprio lacerante conflitto nel partito democratico che potrebbe a quel punto addirittura implodere…insomma in conclusione I dems si debbono fortissimamente augurare che Biden recuperi una “lucidità “ appena appena accettabile per risultare “presentabile “ e che il suo rivale rimanga Trump , sempre che abbiano fatto bene i loro calcoli…
nel frattempo litigano su tutto…
comunque com’è precipitato il livello del nostro calcio… quasi tutte le partite sono inguardabili per valori tecnici, ritmo, intensità. ma quando li aprono ‘sti occhi? qui va rivoltato tutto come un calzino. e parlano di attrarre i giovani, ma per carità…
Ad ognuno il suo Moyes…..sullo 0-4 gente a frotte che abbandona il London stadium si vede raramente….
E questi vogliono fare un nuovo contratto a moyes….il calcio è un mondo di pazzi.
Alex Sandro, c’è ne fossero come lui…..Alcaraz verrà utile per il finale di stagione…..questo è ubriaco di perizomi da bordello.
azz, qui si è aperto il Parlamento e nessuno che pensi all’Udinese :-))
Sbalordisce la passività cialtronesca (ciao Ric! hihihihih
…ciao Bilbao
la UE è ben lieta di vedere i propri interessi calpestati politicamente e soprattutto economicamente dalla protervia americana (e nello scrivere ciò, ho portato i miei 2 pugni ai fianchi, gonfiato il petto e le labbra, sollevato il mento e facendo nel contempo oscillare il capo a destra e manca).
….mi sto sganasciando.
Ma più che la protervia americana l Europa vede i propri interessi calpestati da se stessa, dall incapacità sull altare del burocratismo e delle tante cazzate, di aver creato, sulle cose fondanti, un organismo compatto su tante materie. Riguardo agli USA, Trump persona e’ un imbecille, ma credo che a questo mondo occidentale un po’ di trumpismo non possa che far bene.
Giovanni
I dems non sono riusciti a trovare nessuno papabile negli ultimi 4 anni.impensabile lo possano fare adesso,tra l’altro mancherebbero anche i tempi tecnici per preparare una campagna adeguata per il nuovo candidato.
Believe me,it’s gonna be a shitshow(cit drastico)
Bilbao anch’io ho trovato interessante l’excursus storico(condivido la tua passione per la storia ma anche per la sua ramificazione antropologica),semplicemente lo trovo stucchevole come motivazione per aver invaso l’ucraina,come ho scritto ritengo molto più valide e meno propagandistiche le ragioni economico-militari.
Del tuo intervento delle 13:57 invece quoto anche le virgole magari con meno severità nei confronti di Eltsin,che dovendo continuare sul solco democratico tracciato da Gorby,si ritrovò travolto da una situazione non gestibile nell’immediato con la diplomazia.lo stesso Putin l’altra sera ha speso parole rispettose nei confronti di Eltsin.
Sul fatto che Vladimiro debba rimanere lì non ci piove.d’altronde non è che dopo di lui potrebbe arrivare Gandhi.
Non ti tedio oltre con Carlson in quanto il web ti può informare più velocemente e infinitamente meglio di come potrei fare io.