L’Inter è di un altro pianeta, il Napoli è imploso (tranne uno: Kvara, eroico) e la Juventus? Scomparsa il 27 gennaio. Da quel sabato: 1-1 con l’Empoli, 0-1 con la capolista, 0-1 con l’Udinese, 2-2 al Bentegodi. Per la cronaca, e per la storia: due punti tra Empoli, Udinese e Verona. La coda, non la crème. Repetita iuvant, ci insegnavano a scuola: a patto di non annoiare gli astanti. O di indisporre i tutori.
Lo spogliatoio non sarà tranquillo, ma neppure così acerbo come millanta Allegri, o così paralizzato dal famigerato rosso a Milik come suggeriscono le talpe. Le capriole economiche del padrone avevano costretto il Verona a un mercato invernale d’emergenza. Costretto a ridisegnarlo, Baroni ha riposto le torri per liberare la velocità e l’aggressività . Punte mobili, il sinistro di Suslov, re del metro quadro, e quel gran gol di Folorunsho a spaccare l’equilibrio: smash al volo di sinistro, dal limite, senza se e senza ma. Splendido. Chapeau.
Madama è fuori dall’Europa e dunque sarebbe lecito aspettarsi approcci e cadenze in grado di giustificare l’ozio settimanale. Se glielo impongono, la Juventus attacca. Ma con idee scarne e zero lanciatori. Una scorza di Cambiaso, due chicchi di Yildiz e, paradossalmente, un atteggiamento degli avversari così coraggioso da offrire domande di riserva (traduzione: contropiedi) a concorrenti che non hanno mai fatto del «giuoco» una bandiera.
Il rigore di Vlahovic, propiziato da una sbracciata di Tchatchoua su tiro di Kostic, recapitava alla Vecchia un pareggio per il quale, sin lì, pochi postini avevano suonato. Nella ripresa, Verona ancora a petto in fuori, come ribadito dall’azione del raddoppio di Noslin. Il mancino di Rabiot sembrava spalancare chissà quali scenari. Stavolta, se non altro, i cambi non peggioravano il casino. E nemmeno la zattera del 4-3-3 (guarda guarda…). Al’ex Sandro a parte. Alcaraz, finalmente: un lumino che, in un buio così pesto, pareva un lampadario. E Chiesa: un paio di occasioni (la seconda, murata da Montipò). E Vlahovic, al rientro? Sostituito da Milik, non prima di essersi mangiato, di testa, una rete probabile.
L’Hellas ci ha dato dentro sino alla fine. Con Henry, con il cuore, con riserve non altezza di Folorunsho. L’ordalia, vibrante, ha confuso spesso il blasone dei duellanti. Chi il Verona e chi la Signora? Se l’Inter gioca a memoria, la Juventus gioca «alla memoria». L’eredità di Allegri (e non solo) si annuncia scabrosa.
Dimenticavo: zero ammoniti. E occhio al quinto posto, sul serio.
“Questo pareggio ci serve per ripartire a fare un punto in trasferta e poi per preparare la meglio la partita col Frosinone. Il calcio è bello da una parte e brutto dall’altra. Ci metti tanto per costruire, poi in poco tempo riesci a distruggere”
Questo il credo calcistico del bastardo cialtrone
Monteroooooooo! Brambilla, chiunque piuttosto di questo fattore afflittivo.
come si fa a dare la colpa all’allenatore. innanzitutto bisognerebbe averne uno. e poi che colpa avrebbe il cialtronazzo se chiesa e vlahovic non segnano nelle ben due occasioni da rete propiziate (oltre ai goal)?
Yldiz fuori sul 2 2
toglie cambiaso
mette il trans
Non basta esonerarlo
dev’essere citato per danni
Tra il penosi ed il penosi. Ancor peggio delle partite contro Empoli e Udinese. Partite che mi auguro servano da ispirazione alla dirigenza ed al mister (chiunque sarà ) per capire cosa manca. E manca tanto, sia di tecnico che di caratteriale che di agonistico. Che mancasse l aspetto tecnico, inteso come bravura tecnica dei giocatori, era oramai conclamato, ma almeno sul piano caratteriale ed agonistico sembrava che fosse squadra top. Se si azzerano anche queste caratteristiche, resta niente.
Leggo ora dell’entusiasmante secondo punto conquistato in quattro partite, tre delle quali contro sauadre in lotta per non retrocedere.
L’allenatore d’altronde ha già fatto i miracoli fin qui, mica puó far tutto lui.
Come ha scritto il Primario, occhio, perchè a forza di autodeprimerci magari facciamo rientrare anche le ridicole squadre che lottano per il quarto posto.
Rinnovatelo per 10 anni!
https://www.fanpage.it/sport/calcio/tifosi-della-juve-pagano-per-mostrare-allegriout-sugli-schermi-a-times-square-quanto-e-costato/
EROI
Un giornalista superficiale può tranquillamente ironizzare sulla poca efficacia del 433.
Chissà se lo hanno mai provato in allenamento più di 10 minuti…
Ma soprattutto si può attaccare solamente a quello, pur di non parlare ancora una volta del Cialtrone e sguazzare come sempre nel suo atavico cerchiobottismo.
Scritto da bilbao77 il 17 febbraio 2024 alle ore 20:32
:)))
Lapsus freudiano dell’accoun twitter della Juve che, prima di correggerlo, aveva scritto:
“Finisce così al BENGODI”.
Il luogo da dove 3 anni abita quel cesso del Cialtrone.