Dopo il Milan, uscito già nei gironi, la Lazio. Dopo la Lazio, il Napoli. Non ci resta che l’Inter, attesa dall’Atletico cholista. Era un Barcellona senza centrocampo e senza Camp Nou, con Cubarsì in difesa (classe 2007, voto 8) e Yamal (idem, voto 7) all’ala. Eppure: 3-1. La partita è stata divertente e il Napoli, per una settantina di minuti, all’altezza.
Come era nei voti, l’uno pari del Maradona ha liberato risorse e limiti. Pressing dolce, occasioni a ogni ribaltamento. Gli opliti di Xavi subito in cattedra, Raphinha scatenato, rete di Fermin Lopez e raddoppio di Joao Cançelo nel giro di 2’. Il secondo, fiuuu, in flagrante contropiede. A conferma di un tiki-taka non escluso dal menu, ma deposto dal rango di dogma.
Calzona è stato tradito da Osimhen (in offside, spesso), da Kvara e dai cambi. Era tornato in partita, il Napoli, lungo l’asse Politano-Rrahmani, e ci ha dato dentro, e ha avuto le sue occasioni. Una, soprattutto, sul 2-1: sciupata di testa, clamorosamente, da Lindstrom (tipo Immobile in Baviera). Il danese: uno dei subentrati. Come Sergi Roberto: lui sì decisivo. Nel disarmare Lobotka, nell’assist a Lewandowski. Con il senno di poi, non avrei tolto Politano («sottratto» persino a Sky da Adl). Nello stesso tempo, va detto che sino all’ipotesi del due pari il Barça aveva ripreso a soffiare come Eolo, a impegnare Meret.
Il Napoli, per la cronaca, aveva rischiato di prenderne cinque da Madama: il pericolo, dunque, era nell’aria. E così, al di là della riffa legata al pestoncino di Cubarsì al totem africano (Acerbi-Osimhen, nulla; Nonge-Osimhen, rigore), poco da aggiungere. In attacco, Calzona ha recuperato brani del Napoli spallettiano; in difesa, viceversa, siamo ancora lontano. La traversa di Olivera è stata l’ultima cartolina dal Montjuïc. Ciao quarti, ciao Champions, ciao Mondiale per club.
Dimenticavo: non è mai troppo Nardi. Complimentissimi.
I suini dovrebbero ringraziare che al posto di un allenatore abbiamo un pagliaccio. Altrimenti pure la stellina di cartone sarebbe in dubbio. Però abbiamo un pagliaccio in panca, e quindi…
Scritto da Giovanni il 13 marzo 2024 alle ore 23:47
Il nuovo Mastelloni con vestaglia rosa trasparente ha parlato.
A gambe larghe su. Andare.
“es una gran noche para l’atletico,
incluso para la liga que mete tres equipos en los cuartos de final”
Ahi ahi ahi
la rinasicta italica è già morta
Pasquale spiaze ma stasera devi passare sotto di giogo di noi sanniti, hihihi
Scritto da De pasquale il 13 marzo 2024 alle ore 23:49
—-
Voi lo siete stati per un decennio. Un decennio.
Clinica sciamano di Giovanni!!!!!
E adesso godetevi la stellina di cartone
Scritto da madfool il 13 marzo 2024 alle ore 23:44
Ce la godremo, non tema.
Comunque bello vedervi ridotti cosi’.
Comunque due partite vinte grazie ai miei consigli, in diretta, a Xavi,che li ha raccolti con un po’ di ritardo, e poi al Cholo che in effetti non ne necessitava, ma io glieli ho forniti lo stesso…hai visto mai,,,le partite, i momenti delle partite, vanno saputi leggere,,,,i love football
la rinascita del football italico è già finita?
dove sono le nostre magnifiche 4 in champions?
Inquadratemi ancora nicolino ino ino berti
por favor!!