Gentili Pazienti, nessuna analisi sui quarti di Champions ma appunti sparsi, visto che ho dato un’occhiata anche alla Virtus.
** Barcellona-Paris Saint Qatar 1-4. L’ha decisa, naturalmente, il rosso (corretto) ad Araujo.
** Poco Mbappé: anche se è sempre Mbappé. E comunque, una doppietta.
**Per una volta, Dembélé sicario e non lampadario. E quel Barcola, già incisivo e decisivo a livello di Under 21 (pure contro l’Italia, se non ricordo male).
** Joao Cançelo: palla al piede, mediamente da 7; palla agli altri, sistematicamente da 4.
** Grande Marquinhos. A ruota, Vitinha.
** Così così Donnarumma.
** Sono contento per Luis Enrique, hombre (e allenatore) vertical.
** Borussia Dortmund-Atletico Madrid 4-2. Tedeschi con merito. Sono sincero: non pensavo che ce l’avrebbero fatta. E quel muro giallo. E quel tifo.
** L’Atletico del Cholo: un passo indietro. In difesa, paradossalmente: la sua specialità.
“Allegri importantissimo, sono contento di essere stato, di essere allenato da lui”, ha detto poi correggendosi Cambiaso, mimando un sorriso dopo aver capito di aver fatto un pasticcio.
(Tuttojuve)
A me pare che lo scarso credito dato al Borussia, un consolidato peso medio europeo, con punte da medio-massimo, derivi dalla sopravvalutazione dell’atletico, ombra di quello che fu, basato ancora oggi su un ottimo ma chilometratissimo koke, un griezmann in finale di carriera, ed un alvarito che pure lui il meglio mi sa l’abbia dato. A catena, ovviamente, sopravvalutazione di chi l’atletico ha buttato fuori e che pure la real sociedad aveva inquadrato nella sua giusta dimensione, ovvero la cartonense scortata.
Nell’atletico correa, correa, fa ancora la sua figura, e la difesa è molto distante da quellla che fu.
Scritto da Alex drastico il 17 aprile 2024 alle ore 08:20
———
Ahahahah….. ahahahah….. è il tuo quale sarebbe?
Quello in cui sogni uno scudetto o una Champions vinta da Gasperini e De Zerbi?
Quando ti svegli il botto che fai cadendo dal letto è così forte che conti le Champions ed i mondiali per club vinti da Ancelotti…
E rientri nel mondo reale…..dove trovi Giorgetta tua, che fa finta di litigare con Elly, che fa finta di litigare con Conte..
Cartesio
Ottimo post.
Quando il city prese guardiola per sostituire un Mancini vincente lo fece perché non voleva limitarsi a vincere ma perché voleva creare un DNA che diventasse il simbolo del club.il city voleva diventare mes que un club.
Stesso discorso per il Dortmund e Liverpool con Klopp.l’Arsenal non vuole tornare a vincere,vuole farlo “alla Wenger”.
Poi ci sono i gusti personali ed io sono un lippiano,un kloppiano e ieri sera mi sono divertito tantissimo nel vedere il calcio heavy metal del borussia.
Aldilà dei gusti Guardiola è probabilmente il più grande allenatore di sempre perché ha saputo trasformarsi dal Titi kaka alla versione odierna,demolendo alcuni concetti che nel calcio erano postulati tipo il centravanti per arrivare infine all’annullamento dei ruoli.Guardiola unisce le rari doti di stakanovista del lavoro e genialità nello stesso tempo.la sua è una costante ricerca del perfezione che mai raggiungerà ma che mai smetterà di inseguire.non esiste allenatore nella storia del calcio che abbia inciso nelle sue squadra tanto quanto Pep.
Chi parla di Pep che si limita ad osservare i suoi con il sigaro in bocca non ha nessuna idea di cosa succeda su un campo di calcio.
Primario , sia pure nella non attentissima occhiata che ha potuto dedicare alla partita del Westfalenstadion non trova che i borussi in serate di grazia come questa assomiglino tanto, nel bene e ne male, ai suoi amati Reds di Mastro Jurgen?
Scritto da Giovanni il 16 aprile 2024 alle ore 23:24
Ciao Giovanni, Buongiorno Primario Beck,
notazione assolutamente appropriata, ho avuto la stessa impressione, a cui aggiungo che, nell’annosa questione delle categorie di allenatori, ci sono quelli che non lasciano traccia tangibile del loro passaggio, se non, quando va bene, nella bacheca, oppure, quando, va male, nel deserto tecnico che si lasciano alle spalle, e poi ci sono quelli che definiscono la cifra tecnica del club, nei modi e nelle forme di gioco e di atteggiamento e di disposizione. Questi ultimi, spesso anche al di là (e al di sopra) dei titoli vinti, fanno la storia del proprio club e del calcio in generale. Qualche esempio su tutti, oltre al già citato Klopp:
la prima Juve di Lippi, pure se la maledetta Coppa la portò a casa solo una volta, l’anno successivo era e rimaneva il punto di riferimento per il calcio europeo del tempo (concetti espressi a più riprese da Sir Alex Ferguson);
le squadre di Guardiola, al di là di Barcelona e City, anche dove non vinse (Bayern), hanno una impostazione filosofica che non si cancella;
l’Atalanta di Gasperini, pur nel passare delle stagioni, più o meno fortunate, e degli uomini, variamente ricambiati nelle logiche di sostenibilità finanziaria, ha una impronta inconfondibile e riconosciuta.
PS: purtroppo il lascito di Lippi alla Juve venne in gran parte disperso dalla restaurazione Capelliana e dakl tabula rasa di Farsopoli, per venire, solo parzialmente ripreso dalla prima Juve di Conte.
PPS: a volte al tifoso (a qualche tifoso) piacerebbe sostenere, oltre ai propri colori, anche un’idea di calcio riconoscibile e identitaria.
per quanto riguarda l’allenatore, fermo restando che l’importante è liquidare il cialtrone, pure per me la prima scelta sarebbe conte. dal punto di vista economico si potrebbe provare un’intesa con ingaggio a salire, per non fare pesare troppo il primo anno in cui si dovrà pagare anche il cialtrone. tra le nuove leve, come ho scritto più volte, il mio preferito è palladino. mi rendo conto che sarebbe una scelta più rischiosa, ma da un lato faccio il solito discorso sugli allenatori che sono diventati grandi da noi (dal trap a lippi e conte) dall’altro penso che uno deve riuscire a conquistare i giocatori con le idee e riportare entusiasmo, e questa cosa la può fare pure uno giovane e senza grossa esperienza in grandi club.
a proposito, l’espulsione è costata al barcellona anche la mancata qualificazione al mondiale per club. un vero e proprio disastro.
Ovviamente mi aspetto una gestione arbitrale molto creativa per le partite dell’Inda al mondiale per club organizzato dalla FIFA dell’ultras Infantino.
@Fabrizio: stessa cosa capitata lo scorso anno: la penalizzazione è arrivata giusta giusta quando ci si stava avvicinando ai friarielli (cit.) a -7 da loro, con lo scontro diretto in vista. Chi lo sa come sarebbe andata senza la porcata perpetrataci…
Wolverine, a quante società viene consentito di andare avanti con un patrimonio netto negativo di 162 milioni? Quante volte il proprietario dell’Inda ha iniettato soldi veri, cash, come quelli messi da Exor?