C’erano una volta. La Juventus, da tre anni nel labirinto. Il Milan, decimato e con due ragazzini a tirar giù il sipario (Bartesaghi, Zeroli). Pioli e Allegri verso l’addio. L’uno, sgonfiato dal sesto derby perso (su sei) e aggrappato a un secondo posto non proprio in pugno, ma quasi; l’altro, nudo alla meta, finalista di coppa e sospeso su una zona Champions che Bologna, Roma e Atalanta continuano a insidiargli.
Lo 0-0 riassume una partita di livello medio basso, con un solo ammonito (Musah), una partita che, oggettivamente, Madama avrebbe meritato di vincere, ma ci sono vendemmie e vendemmie, idee e idee, piedi e piedi. Le pagelle dei portieri raccontano la sfida più e meglio di un trattato. Szczesny, senza voto. Sportiello, sostituto emergenziale di Maignan, reattivo sulla punizione di Vlahovic; svelto sul sinistro di Kostic e – prodigioso, addirittura – sul tap-in di Danilo; plastico sull’incornata di Milik. E quando ha bucato, ecco Thiaw, provvidenziale su Rabiot.
Yildiz e non Chiesa, all’inizio. E poi, nella ripresa, Yildiz più Chiesa più Vlahovic (Milik). Il primo tempo è stato Cassibile: un armistizio; l’ultima mezzora, lo sbarco in Normandia, con i marines della Vecchia (Chiesa, soprattutto) a buttarsi a corpo morto sulle trincee avversarie.
Spigolando: Bremer e Giroud, chi Laocoonte e chi i serpenti?, se le sono date in letizia; capitan Leao ne aveva sempre tre – Gatti, Weah, Cambiaso – e sempre tre, quelli lì, la difesa milanista doveva fronteggiare in fase di non possesso. Per un’ora, ogni palla persa generava una transizione; dopodiché, chi aveva più urgenza ha preso il sopravvento su chi poteva permettersi piccoli grandi calcoli.
Diceva Gandhi: «A furia di occhio per occhio, sono diventati tutti ciechi». Non c’entra un tubo, forse, ma mi piace troppo.
Scritto da Dylive il 30 aprile 2024 alle ore 10:35
https://www.esquire.com/it/cultura/film/a41962530/film-durata-lunghezza/
Ah, riguardo ad Oppenheimer, mi ha lasciato perplesso la parte da rincoglionito che hanno riservato ad Einstein, salvo rimettere tutto in discussione (spoiler) nella misteriosa scena finale.
Sulla lunga durata dei film, è una moda recente, anche i film meno impegnati come gli ultimi 007 o Mission Impossible durano dalle due ore e mezza in su, sembra che ormai sia in vigore l’equazione “più durata=più spettacolo”.
“Se volete divertirvi andate al cinema” (semi-cit…oppure versione aggiornata!).
Scritto da Cartesio il 30 aprile 2024 alle ore 09:37
E’ quello che (quasi) tutti chiedono qui dentro
sottoscrivo tutto, cartesio.
Scritto da Cartesio il 30 aprile 2024 alle ore 09:41
Mi trovo nella tua stessa identica situazione, concordo pienamente sui giudizi relativi ad Oppenheimer e su Robert Downey jr. , mi avete ricordato che debbo vedere al più presto “Killers of The flower moon”
non ho ancora visto Killers of the flower moon, mentre invece sto faticosamente venendo a capo di Oppenheimer: una lentezza infinita e spossante, tutto giocato in overacting fuori contesto. Discorso a parte per Robert Downey Jr.: un gigante.
Scritto da Causio il 30 aprile 2024 alle ore 08:56
JE ha avuto diverse fortune in vita sua, la prima è ovviamente quella di nascere nipote dell’Avvocato, la seconda, scusate se sono troppo crudo ma il concetto è questo, di non avere avuto reali “competitor” in famiglia per la guida dell’impero industrial-finanziario della Famiglia giacché la prematura e drammatica scomparsa nel 1997 di Giovannino Agnelli, figlio di Umberto, a soli 33 anni ha tolto di scena una figura che aveva fatto già intravedere , nei pochi anni che il destino gli ha concesso, un’indubbia statura manageriale , per cui, pur restando ovviamente invariate le rispettive “quote” azionarie dei vari rami della Famiglia stessa, Giovannino avrebbe preso naturalmente il posto che poi , giocoforza, e’andato a JE, last but not least JE si trova, non scelto da lui, un fenomenale manager quale Sergio Marchionne , fino a quel momento misconosciuto, alla guida dell’impero FIAT sull’orlo del collasso…Marchionne con una eccezionale visione strategica acquisisce la Chrysler , anch’essa sull’orlo del baratro, e con un turnaround storico e anche in alcuni aspetti spregiudicato, riporta in forte utile il centro della galassia Exor…in tutto ciò JE e’ fondamentalmente uno spettatore “interessato” visti i lautissimi dividendi che incassa il “suo” ramo familiare, ovviamente di maggioranza in ambito scatole societarie che per li rami sfociano in Exor…scomparso Marchionne l’Impero poggia ormai su basi solidissime, e JE può compiacersi della situazione, rimane quella “fastidiosa” presenza del cugino AA, l’UNICA figura di rilievo nella galassia Exor a portare il cognome Agnelli…come sappiamo , a tempo debito e grazie allo stesso AA, la questione verrà risolta…
Per Vlahovic, ma pure per buona parte dei giocatori in rosa (salvo mezzoni consolidati e di cui mi disferei appena possibile: Alex Sandro, De Sciglio, Rabiot, Danilo, e pure Sczeszny), vale il concetto della non giudicabilità. Per quel che hanno mostrato in potenzialità (i cosiddetti giovani della next gen), o per come li si ricorda in altri contesti (squadre precedenti o nazionali), andrebbero valutati con un’altra guida tecnica (o, almeno, con una guida tecnica). Per questo non vedo necessariamente grandissimi interventi sul mercato giocatori (valutare bene i rientri dai prestiti programmati e non – a me piace molto Barbieri, ora a Pisa, terzino ambidestro di grinta e corsa; ponderare inserimenti mirati, come Jorginho, why not?). A me basta una Juve che riacquisti la dignità di giocarsela con chiunque (e non prendere pallate da chiunque) e, con essa, l’amore di tifosi che meritano vedere la propria squadra giocare a calcio. Ricostruite questa dignità e il resto verrà di conseguenza, pure i risultati.
Oppenheimer bello ma sopravvalutato, non questo capolavoro epocale che i media sembrano suggerire. Ricostruzione peró scientificamente ben fatta anche se certi ruoli cruciali, come quello di Enrico Fermi, sono sminuiti.
“Killers of the flower moon” l’ho trovato tragicamente meraviglioso. Non l’ho trovato lungo, forse anche per la mia grande passione per l’argomento, avendo fatto per un breve periodo la guida nei territori del Southwest ed essendo appassionato di cultura e stoeia dei Nativi americani. Concordo con Causio riguardo la colonna sonora.
‘Oppenheimer”, invece, devo ancora vederlo.